Ausl Piacenza, passo avanti in Pneumologia: eseguita la prima broncoscopia rigida
14 Febbraio 2025 11:47
Per la prima volta all’ospedale di Piacenza è stata eseguita una broncoscopia rigida, una tecnica innovativa che permette di trattare ostruzioni delle vie aeree senza dover ricorrere a trasferimenti fuori provincia. L’intervento è stato realizzato dal team della Pneumologia e Unità di Terapia Intensiva Respiratoria (UTIR).
“La possibilità di eseguire questa procedura a Piacenza è una elemento qualificante rispetto ai nostri pazienti – spiega il direttore del reparto, Cosimo Franco -. Fino a oggi, chi necessitava di un intervento di questo tipo doveva spostarsi in altre città, con tutti i disagi che ne conseguono. Ora possiamo garantire cure tempestive e di alto livello direttamente nel nostro ospedale”.
L’intervento è stato eseguito su un paziente affetto da tumore polmonare, la cui trachea si era ridotta da 16 a 5 millimetri, compromettendo la respirazione. Grazie alla broncoscopia rigida, il team medico ha potuto inserire uno stent, ovvero un piccolo tubo per mantenere aperte le vie aeree migliorando significativamente la capacità respiratoria del paziente.
La procedura è stata eseguita dalla pneumologa Sara Chiesa, sotto la supervisione del professor Angelo Gianni Casalini, ex direttore di Pneumologia ed Endoscopia toracica di Parma, insieme al dottor Cosimo Franco, al direttore di Medicina nucleare Massimiliano Casali e al direttore del dipartimento di Emergenza urgenza Ruggero Massimo Corso.
Il broncoscopio rigido è uno strumento innovativo che consente sia diagnosi avanzate sia interventi terapeutici, come la rimozione di ostruzioni o il posizionamento di dispositivi tracheali. Viene utilizzato per trattare patologie tumorali e non tumorali, migliorando la qualità della vita dei pazienti con difficoltà respiratorie.
“La broncoscopia rigida diventerà una procedura di routine nel nostro ospedale”, conclude Franco. “Prevediamo di trattare numerosi pazienti nei prossimi mesi, allineandoci agli standard delle strutture più avanzate della regione”.
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