Ausl in consiglio: “Sanità in difficoltà, tempi rispettati per il nuovo ospedale”

24 Marzo 2025 17:32

Nuovo ospedale, qualità della sanità piacentina, accessibilità a servizi importanti come quelli erogati dal consultorio femminile, programmazione futura e malcontento dei professionisti sanitari. Sono le tematiche al centro dell’audizione del direttore dell’Ausl di Piacenza Paola Bardasi che nel pomeriggio di oggi, lunedì 24 marzo, è intervenuta all’interno del consiglio comunale. Mentre all’interno di Palazzo Mercanti si discuteva del futuro del sistema sanitario piacentino, all’esterno un gruppo di cittadini protestava contro la costruzione del nuovo ospedale, definendolo “un progetto privato che porterà all’abbandono dell’attuale e funzionante presidio di via Taverna”.

“La sanità piacentina è in caduta libera” le parole utilizzate dall’ex sindaca Patrizia Barbieri nel richiedere l’audizione di Bardasi prima nella conferenza dei capigruppo dello scorso 27 febbraio e poi durante le comunicazioni iniziali del consiglio del 10 marzo. L’audizione in merito alla situazione della sanità piacentina era stata richiesta dall’ex sindaca Patrizia Barbieri.

Nel suo intervento, Bardasi ha riconosciuto le difficoltà che il sistema sanitario pubblico sta attraversando, sottolineando come il sottofinanziamento incida sulla qualità dei servizi. “Non è un momento facile, ma abbiamo margini organizzativi da esplorare e la riorganizzazione dell’azienda sanitaria è alla base del nostro lavoro”, ha dichiarato.

Tra i temi caldi, quello del consultorio femminile, per cui la direttrice ha evidenziato un problema di organico. “I giovani medici non vogliono più lavorare nei consultori, ma preferiscono attività più complesse in ospedale”, ha spiegato, aggiungendo che la soluzione attuale “prevede l’unione delle risorse disponibili per garantire la continuità di un servizio fondamentale”.

00:00
-02:42

sanità, le priorità dell’Ausl

Bardasi ha anche rivendicato il successo dell’accordo con l’istituto Rizzoli insediato a Castel San Giovanni, definendolo “un risultato prezioso”, grazie al quale 637 piacentini hanno potuto accedere a interventi ortopedici di alta specializzazione.

“Tra le priorità indicate per il futuro, la prevenzione, lo sviluppo della telemedicina e il riordino delle strutture sanitarie per migliorare i servizi ai cittadini” ha evidenziato Bardasi. Sul fronte dei numeri, la direttrice ha evidenziato un aumento delle attività: “Dal 2023 al 2024 i ricoveri sono cresciuti dell’1,4%, il day hospital del 3,6% e le sedute operatorie del 12,6%, senza riduzioni nel numero di posti letto”.

Tra i risultati positivi vantati da Bardasi anche quello che riguarda l’anestesia: “La situazione di anestesia faceva spavento quando siamo arrivati – le sue parole – con un organico di appena 32 medici. Abbiamo intrapreso un lungo percorso in sinergia con il primario e oggi la tendenza si è invertita, grazie all’assunzione di giovani che adottano procedure innovative a servizio dei pazienti. Adesso siamo arrivati a un organico di 52 unità”.

“A breve, inoltre, verrano designati i nuovi primari di chirurgia generale e di chirurgia oncologica” ha annunciato il direttore generale.

Nuovo ospedale: il bando entro aprile

Uno dei punti più attesi dell’audizione ha riguardato il nuovo ospedale di Piacenza. Bardasi ha confermato che entro il 7 aprile verrà pubblicato il bando per la selezione del promotore, con la nomina prevista entro la fine dell’anno attraverso al scelta che verrà effettuata da apposita commissione. Ha inoltre risposto alle perplessità mosse dal Comitato “Salviamospedale”, ribadendo che il “project financing non prevede ingerenze da parte di soggetti privati nella gestione della sanità locale”.

Criticità ancora da risolvere

Se da un lato la sanità piacentina si distingue per le sue eccellenze in chirurgia oncologica e cardiologia, dall’altro restano criticità come i lunghi tempi d’attesa, il ridotto numero di professionisti – soprattutto in dermatologia – e il completamento dei Cau, centri di assistenza e urgenza. Mentre quelli di Piacenza, Bobbio, Fiorenzuola e Podenzano (attivo H12) sono già in funzione, mancano ancora quelli di Castel San Giovanni, San Nicolò e il secondo punto di Piacenza.

Il dibattito in consiglio

Il tema del nuovo ospedale continua a dividere la politica locale. Massimo Trespidi, della lista civica Barbieri-Liberi, ha definito il progetto “un’occasione unica per affrontare strutturalmente i problemi della sanità piacentina”, ma ha avvertito che “l’opinione pubblica non capirebbe un ospedale nuovo con vecchi problemi”, sottolineando la necessità di servizi innovativi e di maggiore qualità. Il consigliere comunale della Lega Luca Zandonella è invece intervenuto in merito all’area dove sorgerà il nuovo ospedale ribadendo la necessità che il consiglio venga nuovamente interpellato.

L’attenzione di Andrea Fossati (Pd) è andata sulla problematica legata alla carenza del personale sanitario sia a livello nazionale che locale e sul futuro dell’attuale ospedale di via Taverna: “Abbiamo la responsabilità di costruire tutte quelle condizioni per incrementare i servizi a favore della popolazione” le sue parole. “Non nascondiamoci dietro a un dito – ha affermato Sara Soresi (Fratelli d’Italia) -. Le problematiche sono molto e nell’ultimo periodo la situazione mi pare peggiorata. La qualità dei servizi nei consultori è disastrosa e da maggio saranno solo quattro i medici attivi”.

Durante la seduta, partecipata anche dai rappresentanti dei sindacati e da diversi cittadini, Patrizia Barbieri (Civica Barbieri-Liberi) ha definito “dovere molare” intervenire in merito allo stato di salute della sanità piacentina: “Dobbiamo investire in ricerca e nella promozione di maggiori servizi come ci eravamo ripromessi durante il tragico periodo del Covid” ha evidenziato l’ex sindaca. Per Claudia Gnocchi (Gruppo misto) “c’è grande preoccupazione in merito alla problematica delle liste d’attesa e alla mancanza di organico in diversi reparti che si traduce in maniera evidenza nella carenza di servizi”.

© Copyright 2025 Editoriale Libertà