Lungo le vie di New York i poster politici dell’artista Castagnetti
12 Novembre 2020 03:07
C’è la creatività dell’artista piacentino Michele Castagnetti in alcuni poster che si incontrano lungo le vie di New York e Washington. Le opere sono in esposizione anche al Center for Contemporary Political Art di Washington e, inoltre, sono state raccontate in un articolo del Washington Post uscito poco prima delle elezioni americane.
“Un’opera di Michele Castagnetti – si legge sul quotidiano online – presenta un teschio con uno zipper sulla bocca con un numero “200.000+“ che nel settimo mese della pandemia non ha bisogno di alcuna spiegazione. Castagnetti, non si considera nè del partito democratico nè di quello repubblicano, spera che il suo lavoro possa influenzare l’opinione pubblica. “Penso che le persone possano essere ancora influenzate,” spiega l’artista, “e che l’arte che spinge verso una direzione d’illuminazione o che rivela un tipo di realtà di cui non si è al corrente porti sempre ad un certo tipo dialogo”.
Abbiamo raggiunto via Skype l’artista di origini piacentine che vive a Los Angeles. “Le mie ultime opere sono di carattere politico, è un’arte provocatoria – spiega Castagnetti – l’America si presta ad essere presa in giro su alcuni aspetti. Qui si parla dell’acquisto di una pistola come se fosse un paio di jeans, per noi europei è qualcosa di strano, per loro è normale, non hanno questo paragone”.
L’ormai ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ispirato tanti artisti “come creativi ci siamo divertiti molto ad inventare opere su di lui” ha dichiarato Castagnetti che confessa di non aver ancora pensato a un’opera dedicata invece al neo presidente Biden. “Gli ultimi mesi qui in America con le elezioni sono stati molto stressanti per tutti, se mi guardo allo specchio mi sembra di aver perso cinque anni in poco tempo. Qui in America abbiamo semplificato tutto ma non riesco proprio a capire questo complicato sistema di conteggio delle schede”.
Castagnetti dopo quasi 30 anni tra New York e Los Angeles ha doppia cittadinanza ma ogni anno torna a far visita ai parenti nel Piacentino. Nel 2020 il viaggio è saltato a causa della pandemia.
Michele Castagnetti è approdato negli Stati Uniti nel 1991. L’idea di trasferirsi è nata all’età di 19 anni durante un viaggio organizzato per far visita allo zio, il generale Fabrizio Castagnetti già Capo di stato maggiore dell’Esercito italiano (morto nel 2018), allora impegnato negli Stati Uniti in una scuola di formazione. Michele Castagnetti si è laureato in belle arti al Fashion Institute of Techology di New York. Dopo aver lavorato come art director per numerose agenzie di New York si è trasferito a Los Angeles dove ha intrapreso la carriera artistica in tandem con quella pubblicitaria. Da qui in avanti, il percorso di Castagnetti procede spedito con mostre di arte, fotografia e pubblicazione di libri dei diversi progetti. Il premiato cortometraggio “I close my eyes and walk away” di Castagnetti é stato nella shortlist per l’ Oscar® della Academy of Motion Pictures. Michele Castagnetti vive e lavora a Los Angeles come artista multidisciplinare dove espone frequentemente in diverse gallerie.
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