Concorto, l’Asino d’oro parla tedesco: trionfa l’animazione di Katharina Huber
28 Agosto 2021 23:58
Si è conclusa con grande successo di pubblico la XX edizione di Concorto Film Festival, il concorso internazionale di cortometraggi, che si svolge ogni anno a Pontenure, nella tradizionale cornice di Parco Raggio, e a Piacenza, da quest’anno presso Palazzo XNL e Galleria Ricci Oddi.
A contendersi il prestigioso Asino d’Oro 48 film, fra cui 31 prime italiane, provenienti da 29 diversi Paesi, selezionati dalla direzione artistica di Simone Bardoni e Claudia Praolini. Il premio principale è stato assegnato alla regista tedesca Katharina Huber.
Ecco tutti i vincitori e le relative motivazioni:
- Asino d’Oro (premio per il miglior film):
The natural death of a mouse di Katharina Huber
Seguendo la logica del sogno, per cui una logica non-logica, questa animazione meravigliosa e complessa ci ha esaltato per la sua freschezza e maturità. Con simboli grandiosi del nostro inconscio collettivo che si uniscono alle nevrosi iper-personali dell’inconscio individuale, con paesaggi naturali che fanno da sfondo a una corsa animata, con immagini di archivio che saltano fuori appena prima o dopo un attacco di panico, Huber è riuscita a discutere in modo unico e personale di universali domande esistenziali, allo stesso tempo sottolineando l’importanza della sanità mentale.
- Premio Speciale della Giuria:
Noir-Soleil di Marie Larrivé
Quando la forza della natura rivela un segreto sepolto nel passato, obbliga un padre e una figlia a riallacciare i rapporti e a vedersi sotto una luce differente. Questa straordinaria animazione unisce, naturalismo, bellezza nostalgica e simbolismo malinconico, aprendo un mondo completamente nuovo attraverso gli occhi dei protagonisti. Gli acquerelli à la Hopper rendono viva la vicenda ambientata a Napoli e fanno sì che temi pesanti e complessi come le violenze domestiche e la morte possano respirare in questo sentito e tenero ritratto di famiglia.
- Menzione Speciale della Giuria:
Maalbeek di Ismaël Joffroy Chandoutis
Questo drammatico documentario sull’attacco alla stazione metro di Maalbeek a Brussels prende una piega personale, trattando temi come il potere della memoria e l’amnesia, dando una nuova prospettiva e mostrando chi – come la protagonista – sta vivendo questa condizione. La tecnica composta da una animazione ibrida intesse immagini di archivio con animazioni 3D e coinvolge lo spettatore portandolo attraverso i vari livelli di realtà per esplorare il trauma, la memoria, il lutto.
- Premio L’Onda della Giuria Giovani:
I’m afraid to forget your face di Sameh Alaa
Per la sua capacità di rappresentare un dramma sia personale che politico-culturale tramite uno sguardo poetico, lucido ed intimo.
- Menzioni della Giuria Giovani:
Wenn ich tanze, wackelt die Welt( Quando ballo la terra trema) di Otto Reuschel
Per l’originalità con cui riesce a far immergere chi guarda nel crocevia di culture berlinese, al confine tra racconto del reale e finzione.
Noir-Soleil di Marie Larrivè
Per la maestria tecnica e il valore espressivo con cui l’autrice è riuscita a dar vita ad un’atmosfera enigmatica ed evocativa.
- Premio del Pubblico
Greetings From Nigeria di Peter Hoferica
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