Il Collettivo 6Tu arriva a Podenzano per una tappa de Lultimaprovincia

07 Settembre 2024 01:13


E’ la vivacità creativa del Collettivo 6Tu a caratterizzare la tappa odierna de Lultimaprovincia di Manicomics Teatro. Questa sera alle ore 21, a Podenzano in piazza Ghisoni, si esibisce la compagnia nata nel 2018 frequentando il corso professionale per artisti di circo contemporaneo presso la Fondazione Cirko Vertigo. I sei artisti funamboli presentano lo spettacolo “Krama”: “E’ una parola greca che – spiegano – deriva dal verbo antico “kerannimi’’. Vuol dire mescolare. Essenzialmente è la lega che costituisce due o più elementi, di cui almeno uno è un metallo, il cui materiale risultante, attraverso soluzioni o miscele, finisce per avere proprietà differenti da quelle dei relativi componenti. Tutto funziona grazie all’equilibrio tra gli elementi. Non c’è prevalenza di un elemento a discapito dell’altro ma tutto sta in piedi perché ogni componente dà e riceve le proprie emozioni e quelle dei compagni. La reciproca fiducia permette di creare atmosfere armoniche nelle quali è possibile cogliere energia, affiatamento, sostegno. Tutti ingredienti fondamentali alla realizzazione di un percorso condiviso e solido. Diverse personalità che fondendosi danno vita a situazioni nuove e uniche”.

Il gruppo, formato daAlessandro Campion, Federico Ceragioli, Rachele Grassi, Emanuel Caro, Sara Frediani, Eleni Fotiou, si è scelto un nome che racchiude un ampio spettro di significati: “Perchè 6Tu? Quello che vogliamo portare in scena siamo noi stessi, il nostro vissuto e le nostre emozioni, 6Tu perché la nostra voglia di sostenerci a vicenda è la stessa voglia che abbiamo di intraprendere questo percorso di vita insieme, ma anche perché crediamo fortemente nelle potenzialità di ognuno di noi e crediamo che insieme si possa dar vita ad una fusione di sfumature, peculiarità e personalità che ci contraddistinguono, esaltandole singolarmente e mettendole a disposizione dello spettacolo». La passione per il circo contemporaneo è nata in momenti e in modi differenti: «Per qualcuno – confermano gli artisti del collettivo – è nata durante l’adolescenza potendo già frequentare lezioni e avendo la possibilità di assistere a spettacoli di circo contemporaneo nelle proprie città, per altri è nata più avanti, negli anni di studio professionale. Ciò che comunque è comune è la gratitudine per la libertà che il circo contemporaneo regala. La possibilità quindi di poter esprimere con il nostro corpo, con il nostro attrezzo, singolarmente e in relazioni con i compagni, ciò che abbiamo dentro, nel bene e nel male, senza giudizio”.

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