Ezio Greggio a Castel San Giovanni: “Una vita sullo schermo, torno a Striscia”
06 Dicembre 2024 09:15
Ezio Greggio, uno dei volti più amati e popolari della televisione italiana, arriva, sabato 7 dicembre, alle ore 21, al Teatro Verdi di Castel San Giovanni con lo spettacolo “Una vita sullo schermo”. L’attore, conduttore e comico porta sul palco tutta la sua energia e il suo inconfondibile senso dell’umorismo, coinvolgendo il pubblico in un viaggio attraverso aneddoti, personaggi e storie che hanno segnato la sua carriera: “Amo profondamente il mio mestiere – racconta – la passione per la comicità mi accompagna da sempre e non c’è nulla di più gratificante che vedere il sorriso del pubblico, da nord a sud, da Milano alla Sicilia. È la mia fonte di energia, la carica che mi spinge a dare sempre il massimo, sia sul palco che davanti alle telecamere”.
Ezio, come descriverebbe il progetto teatrale in scena al Verdi?
“È un one man show che fa una sintesi della vita artistica, un mix di comicità, riflessione e ricordi che si intrecciano con suggestioni inedite. Si parte in punta di piedi, per poi lasciarsi travolgere da 40 anni di televisione, cinema e teatro. È come una mareggiata di esperienze che ho cercato di mettere in fila, con alcuni passaggi completamente nuovi che sorprenderanno anche chi mi segue da sempre. Tra i momenti più attesi ci sarà l’Asta Tosta, dove tornerà il leggendario Teomondo Scrofalo, il pittore fittizio diventato un cult grazie al Drive In. Al termine dello spettacolo, dopo i bis, mi piace incontrare il pubblico per un piccolo bagno di folla: è il mio modo di ringraziare chi è venuto a condividere il copione con me”.
Lei è noto per i suoi tormentoni, alcuni hanno fatto la storia dello spettacolo e del costume italiano.
“Senza dubbio. Ad esempio “È lui o non è lui? Certo che è lui!” è entrato nell’immaginario collettivo e, ancora oggi, me lo ripetono per strada”.
E’ imminente il suo ritorno alla conduzione di Striscia la Notizia. Cosa l’emoziona ancora oggi dopo tanti anni?
“Dal 9 dicembre tornerò con Enzino Iacchetti, e ogni volta è come la prima che fu nel 1988. La televisione che mi ha formato è quella di maestri come Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, tutta sostanza e professionalità. Ricci ha saputo mantenere quella tradizione portando una ventata di innovazione”.
© Copyright 2025 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE