L’allarme della Cisl: “A rischio il posto di 100 bancari piacentini”
26 Luglio 2017 15:50
“Cento piacentini che lavorano negli istituti bancari del nostro territorio rischiano seriamente di essere in esubero“. L’allarme arriva da Giorgio Camoni, segretario provinciale della First-Cisl. “Si tratta di un’ecatombe occupazionale – aggiunge – è come se una delle più grandi aziende piacentine avesse deciso in questi mesi di lasciare a casa i suoi dipendenti. Uno stillicidio che, anche se non avviene in un’unica soluzione, non rende la situazione meno pesante, anche dal punto di vista previdenziale e sociale”.
Nei giorni scorsi la First ha diffuso a livello nazionale una ricerca che prende in considerazione tutti gli aspetti di questa crisi in un settore che, fino a poco tempo fa, era ritenuto immune da ogni ciclicità. In Italia si calcola in 17.500 i nuovi esuberi decisi solo in questa prima parte del 2017 nel settore bancario. “Non si può continuare così – ha dichiarato il segretario generale First, Giulio Romani – e soprattutto è ora di smetterla di pensare che il taglio del personale sia diretta conseguenza delle problematicità del credito o della digitalizzazione. Il vero problema è che le banche intervengono sui processi organizzativi senza investire su prodotti e servizi, che invece sono la leva necessaria per agire sul versante dei ricavi e per rilanciare la fiducia della clientela e anche l’occupazione del settore”.
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