Guerra dell’acqua per il Rivo Villano, Bonifica contro Parco del Trebbia
05 Aprile 2019 17:44
Prosegue la “guerra dell’acqua” nella zona di Rivergaro, in particolare per chi si serve del Rivo Villano.
Dopo la protesta dei giorni scorsi legata alla bocciatura del progetto presentato dal consorzio di Bonifica per una traversa utile all’irrigazione a Sant’Agata, lo stesso consorzio attacca duramente l’Ente Parco del Trebbia per “prescrizioni nuove, inaspettate e molto limitanti“.
Nello specifico, in vista della stagione irrigua, “potranno essere eseguiti solo i lavori di modificazione morfologica del corso d’acqua in prossimità della presa, strettamente necessari per permettere la derivazione mediante trattrice e idrovora meccanica, così come già previsto dal richiedente in caso di abbassamento del livello dell’acqua in alveo. Il cantiere di sollevamento dovrà essere organizzato in modo tale da evitare qualsiasi sversamento di carburante e lubrificante”.
Fausto Zermani, presidente del consorzio di Bonifica di Piacenza, critica duramente questa determina: “E’ un attacco al nostro territorio di cui non capiamo i connotati. Paradossalmente il Parco invece di favorire l’ambiente lo inquina. Come si evince dalla prescrizione, infatti, il sollevamento dell’acqua (dal Trebbia al Rivo Villano) deve avvenire grazie ad un trattore che, acceso 24 ore su 24, permette alle acque di entrare nel rivo irriguo provocando un grande consumo di combustibile e un elevato inquinamento acustico. Stiamo parlando di acqua – aggiunge – che non è solo un bene vitale per l’agricoltura, ma per l’intero ambiente circostante in quanto, circolando nei canali, va ad alimentare la falda e a preservare la flora e la fauna che creano quel bel paese che ci emoziona quotidianamente”.
Piena condivisione alle parole di Fausto Zermani è espressa dalle associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia con i loro presidenti Marco Crotti, Filippo Gasparini e Franco Boeri.
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