Coronavirus, come superare la crisi: le richieste di Coldiretti Piacenza
22 Maggio 2020 15:44
Anche Coldiretti Piacenza partecipa al Tavolo sul lavoro promosso in ogni provincia dalla Regione per fronteggiare l’emergenza Covid-19 e raccogliere indicazioni da sottoporre al Governo, in merito alla gestione in sicurezza della ripresa delle attività economiche in tutti i settori.
Un confronto importante anche per affrontare in modo sinergico la crisi della nostra economia causata dalla gravissima pandemia, crisi che ha spinto Coldiretti Piacenza a evidenziare le maggiori criticità del settore agricolo, avanzando al contempo le sue proposte per consentire agli specifici comparti di superare questa situazione così difficile.
Tra le istanze prioritarie portate avanti da Coldiretti Piacenza in collaborazione con le altre associazioni di categoria ci sono gli interventi a favore degli agriturismi, la cui attività per due mesi è stata quasi completamente azzerata a causa del lockdown e per i quali Coldiretti ha chiesto aiuti concreti, come un sostegno economico legato alle mancate presenze effettive.
“Ai comuni piacentini – commenta il direttore Claudio Bressanutti – chiediamo di sospendere il pagamento della tassa sui rifiuti (Tari) e una ulteriore agevolazione nel periodo di ripresa”.
In forte criticità anche il settore vitivinicolo. Il lockdown ha pesato anche sul nostro territorio, con ingenti danni economici. Normalmente in primavera complici la festività di Pasqua, i ponti festivi e le cerimonie, gli ordini da parte dei ristoranti si intensificavano, mentre quest’anno con le chiusure forzate è rimasto tutto fermo. Iva agevolata e un credito di imposta per i crediti inesigibili derivanti dalla crisi Covid -19 sono alcune delle proposte formulate dalla Coldiretti a sostegno del settore.
Coldiretti Piacenza rimarca anche l’importanza di interventi a favore della manodopera nei campi.
“L’intesa raggiunta sulla regolarizzazione dei migranti – afferma il presidente Ugo Agnelli – non è risolutiva dei problemi del mondo agricolo anche per i tempi che non combaciano con quelli delle imprese. Gli effetti della regolarizzazione si vedranno più avanti, ma più volte abbiamo sottolineato come l’agricoltura abbia bisogno di risposte efficaci subito. Per questo – sottolinea il presidente di Coldiretti Piacenza- è necessaria subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne”.
Tra i temi evidenziati da Coldiretti Piacenza vi sono anche le richieste di sospensione degli adempimenti tributari dell’anno di imposta in corso, lo snellimento e la semplificazione delle procedure burocratiche e misure di sostegno al credito e alla liquidità delle imprese.
Come Coldiretti – ricorda il direttore Bressanutti – abbiamo avviato specifiche azioni quali:
una campagna di comunicazione #MangiaItaliano per promuovere il consumo di cibo italiano a favore del Made in Italy agroalimentare e del turismo; la lotta alle strumentalizzazioni e alle speculazioni sui prezzi dei beni di prima necessità; iniziative solidali come la “Spesa sospesa del contadino a domicilio”, direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica e l’impegno a svolgere interventi di sanificazione utilizzando macchine agricole e la promozione dell’alleanza “Salva spesa Made in Italy” tra agricoltori, industrie alimentari e distribuzione.
“La crisi generata dal Coronavirus – prosegue il direttore – ci spinge a ribadire la necessità di dare finalmente risposta ad alcuni problematiche annose per l’agricoltura, quali la revisione delle norme che regolano il Minimo Deflusso Vitale nei torrenti e un piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgano tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n’è poca ai fini di regimazione della acque, irrigui, ambientali e dell’accumulo/produzione di energia idroelettrica. L’agricoltura italiana – conclude il direttore – ha bisogno di una robusta iniezione di liquidità come evidenziato da tutti a più riprese più sia a livello nazionale sia a livello locale. Rastrellare risorse è possibile. Ci sono, per esempio circa 12 miliardi di risorse dello Sviluppo Rurale, il secondo pilastro della Politica agricola comune che si affianca agli aiuti diretti. Si tratta di fondi non spesi per una quota dei quali si rischia addirittura il disimpegno. E ora quelle risorse potrebbero essere impegnate efficacemente”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE