Pomodoro da industria, al via la campagna. Rabboni: “Pianificazione rispettata”
24 Luglio 2020 16:55
Riparte la campagna del pomodoro da industria nel bacino del nord Italia, e Piacenza è ancora una volta capofila per ettari coltivati: 10.025, una volta e mezzo quelli di Ferrara (6.788) e oltre il doppio di quelli di Parma (4.238).
“Il dato delle superfici effettive (oltre 37mila ettari in totale) – commenta Tiberio Rabboni, presidente dell’OI Pomodoro da industria del Nord Italia – attesta che c’è stato il pieno rispetto della programmazione definita da parte agricola e parte industriale durante la contrattazione sia in termini di obiettivi generali, visto che le superfici effettive rispettano gli accordi, sia in termini specifici visto che le verifiche compiute dall’OI, su mandato degli accordi del contratto quadro, accertano che gli impegni sono stati rispettati dalle singole Op (Organizzazioni di produttori) ed imprese di trasformazione”.
A dimostrare l’ottima programmazione anche il fatto che le superfici effettive di quest’anno, ossia le superfici reali in campo, sono diminuite solo del 2,6% rispetto alle superfici contrattate ad inizio campagna, rispetto ad una diminuzione che, di solito, è in media del 4%.
Le superfici effettive del 2020 sono in linea con quelle dello scorso anno visto che si registra soltanto un lieve aumento (+1,3%) rispetto alle superfici effettive del 2019, legato soprattutto alla crescita del biologico (ora pari a 3.451 ettari) trainata dai dati del territorio Ferrarese. Ora, avviati i primi conferimenti della materia prima negli stabilimenti di trasformazione, verrà valutato l’andamento della campagna per la verifica della programmazione anche in merito agli impegni sul quantitativo prodotto.
A metà febbraio era stato fissato a 88 euro la tonnellata – in aumento rispetto agli 87 euro dello scorso anno – il prezzo di riferimento per la campagna 2020.
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