Coldiretti: “Crescono le imprese giovanili, +7% negli ultimi cinque anni”
31 Ottobre 2021 03:01
Saldo positivo per l’agricoltura con 35 aziende al mese dal 2015 che si sono insediate in agricoltura nella nostra regione e di queste 1863 hanno usufruito di fondi del PSR (Piano di Sviluppo Rurale).
È quanto emerge dal “Primo rapporto sui giovani in agricoltura” realizzato dal Centro Studi Divulga promosso da Coldiretti e presentato in occasione di Oscar Green 2021 Emilia Romagna, il concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa dedicato all’innovazione in agricoltura e riservato alle aziende condotte da under 35, tenutosi nella mattinata di mercoledì 27 ottobre con la premiazione regionale organizzata da Coldiretti Emilia-Romagna presso l’Ex Convento di San Francesco, a Bagnacavallo di Ravenna.
Alla presentazione dello studio, illustrato dal responsabile della ricerca dott. Riccardo Fargione di Divulga, hanno preso parte l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi, la delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Veronica Barbati, il segretario nazionale di Giovani Impresa, Stefano Leporati e Andrea Degli Esposti, delegato di Giovani Impresa regionale, davanti a una platea di oltre 100 giovani provenienti da tutta la regione.
Il primo macro dato è che mentre a livello nazionale cala il numero di giovani nei vari settori produttivi (- 11%) il settore agricolo al contrario registra un andamento positivo con un + 8%. Un segnale importante che testimonia il deciso orientamento delle nuove generazioni verso il settore, ripagato anche dai risultati conseguiti nel periodo pandemico, quando la crisi sanitaria ha sensibilmente danneggiato buona parte dei settori economici italiani.
Trend confermato anche nella nostra regione con una crescita del 7% nonostante la pandemia che nel periodo COVID ogni 10 aziende giovani in agricoltura che hanno chiuso ne ha visto aprire 64, dimostrando una maggiore resilienza dei giovani nel comparto agricolo rispetto a tutti gli altri settori produttivi.
“La nostra associazione – ha detto il direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri – da sempre pone attenzione ai giovani promuovendo politiche sindacali che vogliono ottenere norme e risorse volte ad agevolare il loro insediamento. Non ultima la misura prevista nella manovra finanziaria del Governo per il 2022 che prevede, tra le molte altre, la decontribuzione per i giovani imprenditori agricoli under 40 neo insediati”.
Andrea Degli Esposti, delegato di Coldiretti giovani impresa regionale ha detto: “I dati esposti raccontano la vitalità di un settore, quello agroalimentare, che ha saputo reagire, proprio sotto la spinta delle nuove generazioni di agricoltori, alle difficoltà innescate dall’emergenza sanitaria mettendo a valore azioni fondamentali per combattere il cambiamento climatico, contrastare gli sprechi alimentari e, ovviamente, creare posti di lavoro”.
Una vitalità, quella mostrata dai giovani imprenditori, che trova conferma nei dati del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) della nostra regione – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – da cui emerge che dal 2015 si sono insediati, usufruendo delle risorse appositamente stanziate, oltre 1860 giovani, il 52% dei quali rappresentato da Coldiretti. Ma un dato ancora più interessante è che il 40% di queste neo imprese si sono insediate in zona montana e collinare. Ciò crea un beneficio per tutta la collettività – ribadisce Coldiretti regionale – poiché rappresenta un presidio e una tutela per il territorio che va oltre il dato puramente economico.
“L’impegno per il sostegno all’agricoltura giovane è imprescindibile”, ha detto l’Assessore all’agricoltura Alessio Mammi. “È stato importante aver pagato tutte le domande in graduatoria così come non mancherà l’impegno nel portare avanti la legge regionale sull’agricoltura sociale. Sono priorità che condivido, ma sulle quali Coldiretti ha fatto in modo, con il suo lavoro, che l’attenzione non venisse mai meno”.
“La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo” afferma Stefano Leporati, segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, nel sottolineare che “occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”.
“I giovani portano all’agricoltura competenza e un modo diverso di guardare al nostro mondo” ha detto Veronica Barbati, delegata nazionale Coldiretti Giovani Impresa, che ha aggiunto “lungo la pandemia hanno saputo dimostrare una straordinaria capacità di cogliere le opportunità che sono riusciti a trovare anche in un momento di grande fragilità. Credo che questo sia un motivo di speranza non solo per l’agricoltura, ma per tutta l’economia nazionale”.
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