Coli, Ester Pugni si candida a sindaca: “In cinque anni io ho fatto tanto”
06 Aprile 2024 18:45
Potrebbe essere lei la prima sindaca donna del Comune di Coli, una cosa eccezionale, anche se Ester Pugni se la fa scivolare con una battuta, considerando che oggi l’Italia abbia già raggiunto la parità di genere.
Prima di ogni dichiarazione, però, Pugni ci tiene a chiarire la sua posizione nell’indagine che travolse l’Alta Val Trebbia nel febbraio 2022 e che la vedeva tra gli indagati. “Assicuro che non è iniziato alcun processo contro di me”, spiega.
“Se eletta, sarò a capo dell’amministrazione per i cinque anni del mandato. Ci sono tutte le premesse per una richiesta di archiviazione da parte della stessa Procura. Invito quindi chi afferma il contrario di preoccuparsi di fornire programmi concreti, invece di raccontare inesattezze sul mio conto”.
LE DICHIARAZIONI DI ESTER PUGNI
Per quanto riguarda il programma elettorale, Pugni, in questi anni vicesindaca prima del ritiro delle sue deleghe da parte del sindaco Renato Torre, ha le idee chiare. “Abbiamo un territorio interessato da grandi dissesti che in questi cinque anni abbiamo, anzi, ho gestito con un certo impegno. Questo resterà nostra prerogativa”.
Infatti, Pugni, di professione architetta, intende portare le proprie capacità all’interno dell’amministrazione, “come ho già fatto durante questi cinque anni come vicesindaca. Non solo. Vogliamo creare un fondo agricolo e incentivare gli agricoltori a tenere pulite le proprie terre, per ridurre i movimenti franosi. Un fondo sarà destinato anche alla scuola, per salvaguardarla. La nostra politica giovanile si concentra sulla realizzazione di un consiglio comunale dei giovani, ovvero una rappresentanza in dialogo diretto con l’amministrazione per esprimere idee relative al territorio.
Il tavolo territoriale locale, invece, vedrà riuniti rappresentanti delle frazioni, per dare voce direttamente ai bisogni di chi il territorio lo vive. Gli anziani sono, per noi, risorsa da preservare, sono la nostra storia, pensiamo di mettere a loro disposizione attività mirate”. L’opera di cui si sente più orgogliosa? “Difficile sceglierne una”, specifica Pugni. “Ogni progetto portato a termine è una vittoria. Scartoffie, passaggi burocratici complessi, ecco, districarsi e raggiungere l’obiettivo dà soddisfazione. Tuttavia, credo di poter nominare due cose di cui mi sono occupata in prima persona e sono riuscita a portare a termine. Una è ultimata, l’altra è in corso, ma quello che era da fare è stato fatto. La prima è la frana di Pradella, un problema che attendeva risoluzione da decenni.
La seconda è l’antenna a Coli. Finalmente c’è. Coli ha segnale per i cellulari”.
Per la sua squadra, Pugni punta su persone che vivono sul territorio, “che sanno i problemi veri di quelle 840 anime che ho conosciuto nei nostri paesi”. Infine: “Noi siamo persone umili e semplici, ma abbiamo tanta voglia di fare grandi cose insieme”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE