Morfasso, Calestani si ricandida: “La nostra montagna è viva”
25 Aprile 2024 18:50
“Guardi, ora la neve è caduta sulle piante già in foglia, stiamo tribolando non poco, ci sono anche strade ferite”, dice subito al telefono senza troppi giri di parole. Il sindaco di Morfasso Paolo Calestani, di certo, non sta fermo un attimo. L’ultima emergenza si chiama neve fuori stagione, ma nei dieci anni che si è portato sulle spalle (più i cinque, prima, da consigliere) ne ha viste parecchie: le frane, la pandemia, la vita in montagna tanto bella quanto in salita.
LE DICHIARAZIONI DI PAOLO CALESTANI
Addirittura destinata a finire, secondo certe analisi: “No, no, la montagna è viva, eccome. Certo, ha i suoi problemi. Ma il mio motto, che ripeto ad ogni incontro pubblico, è questo. La montagna è viva”, spiega convinto il sindaco, pronto a ripresentarsi agli elettori per il terzo mandato.
I suoi elettori sono letteralmente nel mondo: Morfasso conta infatti 1.050 iscritti all’Anagrafe dei residenti all’estero, soprattutto a Londra, figli e nipoti di emigrati tanti anni fa, ma che cercano di tornare ogni estate nell’unico luogo che sentono casa, la Valdarda. I morfassini che vivono invece in paese sono circa 900.
Eppure il sindaco, considerato che al momento non si vede sfidante all’orizzonte, non ci pensa nemmeno a creare una lista “finta”, parallela alla sua, per evitare il rischio di commissariamento in caso di mancato raggiungimento del quorum.
Non ci sta, Calestani, anche solo a fare qualcosa di consentito in realtà dalla normativa, la lista cosiddetta civetta: “Dovrò invitare di sicuro tutti i cittadini al voto e spiegare loro che anche se non c’è una lista alternativa serve il supporto di tutti per essere eletti. Comunque i parametri normativi si sono ammorbiditi sul rischio quorum in caso di lista unica. Mi rassicura. E se ci sono cittadini che hanno un progetto per il nostro territorio e vogliono fare una lista possono ancora farsi avanti”.
Papà e titolare di un agriturismo in località Oddi, se si guarda indietro si sente grato di aver potuto conoscere “ogni famiglia e ogni centimetro del territorio”. Ringrazia la popolazione, le associazioni, i consiglieri tutti, i dipendenti: “Non ci sono distinzioni qui, la gente deve sapere che siamo un’unica splendida famiglia, così come lo siamo nella lista, civica”. Il sì alla ricandidatura è arrivato – aggiunge – sentendo un inaspettato affetto intorno a sé: “Anche amministratori di altri Comuni mi hanno manifestato stima, e non è per nulla scontato. Anzi tutto questo mi ha commosso”.
L’affetto Calestani lo aveva sentito soprattutto quando, nel 2015, il cuore all’improvviso era andato in arresto cardiaco a soli 38 anni: un periodo di dolore e preoccupazione, per la sua famiglia, che ha dovuto guardare in faccia nel 2019 anche la lacerante perdita della sorella di Calestani, Annalisa, insegnante. Le volevano bene tutti, e al sindaco è sembrato gli si fermasse ancora il cuore: “Però sono andato avanti, lo stesso. Proprio grazie alla solidarietà di molti e all’amore per questa terra”, spiega. In cinque anni sono stati tanti gli investimenti, con il chiodo fisso dell’asilo nido in crescita, dei servizi sociali, dell’aiuto diffuso, delle strade “sane”: “Milioni di euro. Poi sono in corso lavori per 800mila euro, già appaltati”.
Un sogno sta per diventare realtà: riguarda nei prossimi mesi la valorizzazione degli scavi archeologici destinati a portare Morfasso anche nell’occhio turistico nazionale. “Lasciamo un futuro importante alla nostra comunità, penso sempre di non fare abbastanza, ma a volte è invece il caso di dirsi, guardando i dati, che ce l’abbiamo sempre fatta”.
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