A Coli si candida Emilio Covati: “Migliorerò la vita e il decoro del paese”
03 Maggio 2024 00:44
“Affidabilità, coerenza e onestà” sono le tre parole con cui Emilio Covati presenta la sua candidatura a sindaco di Coli per la lista civica “Rinnovamento in comune”.
Covati, 57 anni, originario di Perino, ha trascorso tutta la vita in paese, dove ora svolge l’attività di geometra in libera professione dopo aver lavorato per anni in diverse aziende.
Padre di un figlio ventenne studente di ingegneria elettronica, Covati spiega di avere deciso di scendere in campo per la prima volta nella corsa alla poltrona di sindaco spinto “dall’amore per il posto in cui vivo da sempre e che ora si trova in uno stato di abbandono”. E aggiunge: “La situazione è nettamente peggiorata in questi ultimi cinque anni di amministrazione Torre. E poi, se non adesso, quando?”.
Covati assicura che la sua squadra, i cui nomi saranno resi noti in seguito, è composta “da esperti in imprenditoria edile, agricoltura e contabilità. Non manca chi ha già esperienza pregressa all’interno di amministrazioni comunali, ma anche chi si accinge ora per la prima volta a intraprendere questo cammino”.
LE DICHIARAZIONI DI EMILIO COVATI
Al centro delle sue preoccupazioni, Covati mette i servizi per i cittadini, a partire dai giovani, passando per la fascia dei lavoratori, e fino agli anziani.
“Si parla tanto di che cosa si è fatto – precisa il candidato sindaco – ma si tratta di aria fritta. Un servizio è tale se effettivamente funziona. Avere messo la fibra, ma impiegare 30 minuti per spedire un file di media grandezza è solo millantare di aver offerto un servizio. Il mio desiderio principale è di semplificare la vita ai miei concittadini e di lasciare il segno al termine dei cinque anni attraverso un arredo urbano migliorato, non soltanto nella piazza centrale di Perino”.
A questo proposito lamenta che sono stati “consegnati all’abbandono marciapiedi, bidoni per i rifiuti e tutto quello che riguarda il decoro cittadino”. Covati pensa a un mercato per “i contadini coraggiosi, quelli della montagna – specifica – che riescono a spremere persino i sassi per fare il miele e coltivare la terra.
Un mercato che affianchi quello settimanale, nell’ottica di fare conoscere le potenzialità del posto oltre i suoi confini”. Per i giovani, Covati pensa che manchino gli spazi per l’aggregazione: “I bar non bastano – afferma – servono spazi in cui potere svolgere una ricerca on line, sfogliare i libri. La vecchia chiesa, ora in gestione alla curia, potrebbe essere il luogo ideale per una biblioteca con accesso a computer e quindi a internet”.
Quanto al centro polifunzionale di Perino, Covati pensa che debba essere dedicato a un centro diurno per gli anziani autosufficienti. Per il centro abitato di Coli, invece, si pone il problema della ricettività, poiché manca ancora una soluzione permanente per l’Ostello, con la conseguenza che “se vuoi andare a bere un caffè in paese, devi sperare che te lo offra qualche buon’anima, perché non c’è nulla di aperto”. Per l’Ostello pensa a “una conduzione familiare come forma ideale per la gestione della struttura”. Tra i suoi obiettivi c’è anche la riapertura della piscina di Coli.
Per Covati “il benessere del comune passa necessariamente per il benessere dei privati e questo sarà il nostro obiettivo centrale”.
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