Pomodoro da industria, siglato l’accordo quadro: 142,5 euro/tonnellata

28 Gennaio 2025 16:39

E’ stato siglato oggi, 28 gennaio, l’accordo quadro del pomodoro da industria per il distretto del Nord Italia. Una trattativa particolarmente sentita a Piacenza che con i suoi 10mila ettari è la seconda provincia Italiana (dopo Foggia) per superfici dedicate alla coltura. Quella del pomodoro da industria è una delle filiere cardine dell’agroalimentare Italiano e vede la nostra nazione prima produttrice in Europa con 5 milioni di tonnellate, la metà prodotte nel distretto del Nord Italia.

Il prezzo di riferimento per la campagna 2025 sarà 142,5 euro/tonnellata più una scaletta qualità migliorata, che potrebbe valere fino ad un massimo di 2,5 euro tonnellata.

“Al di là delle quotazioni che sono quelle riconosciute del mercato – commenta il presidente di Confagricoltura Piacenza, Umberto Gorra – abbiamo finalmente un accordo sottoscritto in tempo utile per procedere con una programmazione ragionata. Le Op si sono mosse unite, con coerenza e questo ha premiato. Nel complesso, l’intera filiera ha mostrato così di avere a cuore il proprio prodotto. La stagione si sa – conclude Gorra – sarà decisa in campo e dipenderà da mille fattori, ma intanto, almeno i presupposti ci sono e sono costruiti su una ragionevolezza dimostrata da tutte le parti coinvolte nella trattativa per il bene del settore”.

“Le OP unite e un prezzo già definito prima delle semine – commenta il  direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli – sono indubbiamente fattori molto positivi e gettano le basi per una programmazione coordinata responsabile delle superfici e delle tempistiche, a beneficio della competitività del comparto. Definire un prezzo di riferimento condiviso già ad inizio anno, permette infatti alla parte agricola di pianificare la coltivazione avendo una certezza del prezzo di vendita e anche agli industriali serve per avere maggiori certezze sulle quantità della materia prima conferita”.

“Ora sarà determinante una programmazione seria delle semine – prosegue Gallizioli -, per far fronte ad un’annata che, viste le avversità climatiche degli ultimi anni, si preannuncia lunga e complicata. Coldiretti – conclude – continua la battaglia in Europa alla difesa di questo prodotto eccellenza del nostro Made in Italy e fiore all’occhiello del territorio piacentino, chiedendo la revisione del codice doganale che consente con una minima lavorazione di spacciare per italiani prodotti che non lo sono”.

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