Sandro Colombi (Uilpa): Green pass obbligatorio? Che non sia un alibi per allentare la sicurezza

07 Settembre 2021 10:58

Apprendiamo dalla stampa che il governo si accinge a predisporre l’obbligatorietà del green-pass per tutti i dipendenti pubblici e privati al fine di permettere l’accesso ai luoghi di lavoro. In proposito ribadiamo la nostra posizione: è interesse dei dipendenti pubblici, prima di tutto in quanto cittadini, essere vaccinati contro il Covid-19.

Da un lato, ci è difficile comprendere le ragioni che ancora trattengono il governo dall’emanare una legge generale sull’obbligo a vaccinarsi e, dall’altro, constatiamo che la campagna di vaccinazione nei luoghi di lavoro (avviata a seguito del protocollo firmato dai sindacati il 6 aprile scorso) non sembra aver riscosso grande entusiasmo da parte dei vertici delle amministrazioni pubbliche, forse per una questione di costi o di organizzazione.

In ogni caso, già oggi la stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici ha ricevuto almeno la prima dose del vaccino. Salvo casi di controindicazioni, il raggiungimento della copertura totale appare a portata di mano. E anche in questa circostanza il comportamento delle lavoratrici e dei lavoratori del settore pubblico è stato esemplare.

Va però detto con estrema chiarezza che la sicurezza nei luoghi di lavoro non si garantisce semplicemente esibendo il green-pass all’entrata. Occorre ben altro. E questo “altro” è scritto nei protocolli interconfederali sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che devono continuare ad essere applicati in maniera rigorosa in tutta Pubblica Amministrazione.

Perciò il nostro messaggio è chiaro: nessuno si sogni di nascondersi dietro l’obbligo vaccinale per allentare le misure previste dai protocolli sulla sicurezza.

Il problema è tanto più importante, quanto più numerosa è la presenza dei dipendenti negli uffici pubblici. Con il ridimensionamento dello smart-working annunciato dalla Funzione Pubblica gli uffici torneranno presto a ripopolarsi di dipendenti, personale esterno, nuovi assunti (cha andranno a coprire i vuoti di organico) e utenti.

Sotto l’aspetto organizzativo, bisogna anche disciplinare accuratamente tutti gli aspetti di carattere pratico legati al rilascio e all’utilizzo del green-pass negli uffici pubblici, alle situazioni di impossibilità ad ottenerlo e al diritto alla privacy.

Per l’insieme di questi problemi chiediamo al più presto l’apertura di uno specifico tavolo di confronto con la Funzione Pubblica.

Sandro Colombi, Segretario generale Uil Pubblica Amministrazione

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