CRV – Prima commissione – Illustrata la Nota di aggiornamento del Defr per il triennio 2022-2024
20 Ottobre 2021 14:03
Illustrata oggi nella Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Luciano Sandonà (Zaia Presidente), Vicepresidente Vanessa Camani (Partito Democratico), dall’Assessore regionale al Bilancio Francesco Calzavara, la Proposta di deliberazione amministrativa n. 31 relativa all’adozione della Nadefr, la Nota di aggiornamento del Defr, il Documento di Economia e Finanza Regionale, il principale strumento di programmazione destinato a fornire il panorama strategico-politico regionale nel triennio 2022-2024. Dopo l’odierno incardinamento della Pda n. 31, l’analisi completa della prossima manovra di bilancio regionale potrà proseguire anche presso le altre Commissioni permanenti del Consiglio.
In sintesi, la Nadefr 2022-2024 tiene conto dello scenario complessivo offerto dai documenti di programmazione (programma di governo, Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile, Piano Regionale di Ripresa e Resilienza, Programmazione comunitaria 2021-2027, programmi operativi regionali che prevedono il cofinanziamento per mezzo di fondi europei, missioni e programmi regionali, indirizzi a società e a enti), dal quadro economico congiunturale (che tiene conto degli effetti della pandemia da Covid-19) e dall’attività di monitoraggio della Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile, attività che rappresenta anche l’elemento di novità di questo documento. Almeno due gli aspetti essenziali sottolineati dall’Assessore Calzavara nel corso della presentazione del provvedimento: il segno positivo dei dati economici generali e l’andamento del PIL regionale, in aumento nel 2021 del 5,9% rispetto all’anno precedente, e previsto in ulteriore crescita nel corso del 2022, dato cui sarà possibile aggiungere, in prospettiva, gli effetti determinati dall’applicazione del PNRR per il Veneto, stimabili in un incremento di un ulteriore mezzo punto di Pil regionale.
La presentazione della Nota di aggiornamento del DEFR è stata preceduta dall’illustrazione della Pda n. 28, d’iniziativa dell’esecutivo regionale, ‘Approvazione del bilancio consolidato 2020’. Si tratta di un adempimento contabile previsto dal D. lgs. n. 118/2011 che stabilisce l’obbligo per la Regione di redigere il bilancio consolidato dei propri enti e organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate: in sostanza, il consolidato rappresenta la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dei soggetti compresi nel perimetro di consolidamento 2020, consentendo una visione d’insieme dell’attività svolta dall’ente attraverso il gruppo. Il perimetro delle consolidate comprende 8 società (Immobiliare Marco Polo, Veneto Acque, Veneto Innovazione, Sistemi Territoriali, Concessioni Autostradali Venete – CAV, Veneto Sviluppo, Veneto Strade, Infrastrutture Venete), e 21 tra enti e agenzie (le sette Ater, Veneto Agricoltura, Agenzia Interregionale per il Fiume Po – AIPO, Arpav, Avepa, gli Enti Parco del fiume Sile, dei Colli Euganei, del Delta del Po, il Parco Naturale della Lessinia, Veneto Lavoro, gli Esu di Padova, Venezia e Verona, l’Istituto Regionale per le Ville Venete, la Fondazione Veneto Film Commission). In linea generale, la Regione, attraverso le proprie società, mantiene un trend sostanzialmente positivo, che subisce gli effetti della pandemia, ma che si mantiene, come nelle annate immediatamente precedenti, oltre la soglia dei 3 miliardi di euro con riferimento al patrimonio netto (3,026 miliardi di euro nel 2020, a fronte dei 3,283 miliardi di euro nel 2019 e di un valore negativo superiore ai 700 milioni di euro nel 2016, dato che risentiva delle fasi iniziali dell’applicazione di questo strumento contabile). Anche questo documento verrà approfondito e ulteriormente analizzato nel corso delle prossime sedute delle Commissioni.
Di seguito, la Commissione, con la partecipazione del Vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Finco – delegato dall’Ufficio di Presidenza dell’assemblea legislativa ai rapporti con il Corecom Veneto – ha approvato a maggioranza, senza voti contrari, la Proposta di deliberazione amministrativa n. 27 ‘Programma di attività del Comitato regionale per le Comunicazioni del Veneto – Corecom per l’anno 2022 e previsione finanziaria’. Relatore per l’Aula, la Consigliera Milena Cecchetto (Liga Veneta); correlatore, il Capogruppo del Partito Democratico Giacomo Possamai. Il Vicepresidente Finco, nel corso del proprio intervento, ha ricordato una delle sfide più importanti legate alle funzioni tipiche del Comitato, ovvero quella di accompagnare i cittadini veneti allo switch off – ovvero, al passaggio alla nuova tecnologia digitale che riguarderà le trasmissioni televisive – attività che prevede una interlocuzione costante con il Mise per quanto riguarda la tempistica della transizione al nuovo sistema, la soluzione delle criticità nelle zone del Veneto a confine con altre regioni, e l’avvio di una campagna di informazione a favore degli utenti veneti, con particolare riguardo agli anziani. Il Programma è stato illustrato dal Presidente del Comitato Marco Mazzoni Nicoletti che, nel corso del proprio intervento, ha ricordato i compiti – che saranno sviluppati ulteriormente nel corso del 2022 – del Comitato stesso, compiti eterogenei e derivanti da fonti normative nazionali, regionali, legislative, regolamentari o derivanti da deliberazioni dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – Agcom, nonché le funzioni di cui il Comitato è titolare, funzioni ‘proprie’ e ‘delegate’ in base a una convenzione specifica sottoscritta con la stessa Agcom, tra le quali – a titolo meramente esemplificativo – la tutela e la garanzia dell’utenza, con particolare riferimento ai minori, attraverso iniziative di studio, analisi ed educazione all’utilizzo dei media tradizionali e dei nuovi media (aspetto affrontato dal componente del Corecom Edoardo Figoli, che ha ricordato le attività di help web reputation e di contrasto al cyberbullismo), l’applicazione della par condicio (affrontata dal componente del Corecom Enrico Beda), l’esercizio del diritto di rettifica con riferimento al settore radiotelevisivo locale (tema sviluppato dal componente del Corecom Fabrizio Comencini), lo svolgimento del tentativo di conciliazione e della definizione delle controversie tra enti gestori dei servizi di comunicazione elettroniche e utenti (argomento trattato dal componente del Corecom Stefano Rasulo, che ha ricordato a tal proposito alcuni dati: dal 2011, il valore delle conciliazioni in Veneto è pari a circa 15 milioni di euro; il numero di istanze è in progressivo aumento, dalle iniziali 2mila alle quasi 9mila, per un valore, allo stato attuale, di circa 1,5 milioni di euro per l’anno in corso, e un valore medio di indennizzo di circa 955 euro), la gestione delle posizioni degli operatori nell’ambito del Registro degli Operatori di Comunicazione, il cd. ROC.
Proseguirà, infine, nel corso delle prossime sedute della Commissione, l’esame del Progetto di legge n. 76, prima firmataria la Vicepresidente Camani, “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno dell’occupazione femminile stabile e di qualità”.
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