CRV – Strategia OMS eliminazione cancro cervice uterina: Ferro Fini illuminato di verde il 17/11
16 Novembre 2021 16:23
Il 17 novembre 2021 ricorre il primo anniversario dal lancio della “Strategia globale per l’eliminazione del cancro della cervice uterina” promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ed approvata dai 194 Paesi membri.
“Nessuna donna dovrebbe morire per il tumore della cervice uterina. Disponiamo degli strumenti tecnici, medici e politici per eliminarlo” scrivono gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Con questa premessa, il 17 novembre 2020 è stata lanciata la “Strategia globale per accelerare l’eliminazione del tumore cervicale come problema di salute pubblica” per eradicare globalmente la malattia entro il 2050.
Il tumore della cervice uterina (collo dell’utero) è una delle patologie che più riflettono le diseguaglianze sociali. Infatti, nelle aree in cui sono attivi programmi organizzati di screening della popolazione, la mortalità ha raggiunto i minimi storici, mentre laddove tali interventi sono sporadici o assenti, il tumore del collo dell’utero giunge a rappresentare la quarta causa di morte per cancro – secondo i dati del 2018 le vittime sono state 300.000 – in donne tra l’altro giovani e nel pieno della propria vita.
In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione del tumore della cervice uterina il Consiglio regionale del Veneto aderisce alla giornata di sensibilizzazione sulle possibilità di prevenzione del tumore della cervice uterina e per questo motivo palazzo Ferro Fini verrà illuminato con fasci di luce verde.
Ampiamente prevenibile e curabile, il cancro della cervice uterina miete il 90% delle sue vittime nei Paesi a medio e basso reddito, dove l’accessibilità alla prevenzione e alla cura è scarsa o del tutto assente. Per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato una strategia globale per l’eliminazione del tumore del collo dell’utero, che ha l’obiettivo finale di portare la mortalità per questa patologia al di sotto della soglia di 4 ogni 100.000 donne. L’iniziativa si incardina su tre pilastri da raggiungere entro il 2030:
– vaccinazione – target 90% delle ragazze vaccinate in modo completo contro l’HPV entro i 15 anni d’età;
– screening – target 70% delle donne con un test ad alta performance entro i 35 anni d’età e poi ancora una volta entro i 45 anni;
– trattamento – target 90% delle donne con una lesione pre-cancerosa trattate e 90% delle donne con tumore invasivo inviate a intervento e/o terapia.
In Europa sono in atto programmi di sanità pubblica per la lotta al tumore della cervice uterina, pur nelle differenze tra Paesi e Regioni, e questo si riflette sui dati di incidenza e mortalità. In Italia, si stima che in un anno si verifichino circa 1.500 nuovi casi e 700 decessi. E’ fondamentale promuovere la partecipazione di quelle donne che per varie condizioni tendono a sfuggire dal sistema di invito allo screening e alla vaccinazione
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