CRV – Seconda commissione – Contrasto al degrado nel quartiere Altobello di Mestre
03 Febbraio 2022 14:21
La seduta odierna della Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), si è aperta con l’illustrazione dell’interrogazione a risposta in commissione n. 4 “Quali provvedimenti la Regione intende mettere in atto per contrastare il degrado degli alloggi ATER in via dello Squero e concludere gli impegni assunti con il contratto di quartiere Altobello di Mestre?”, di cui è primo firmatario la consigliera Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo). L’atto è stato sottoscritto anche da Cristina Guarda (Europa Verde), Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis (Partito Democratico).
Il primo firmatario ha osservato in particolare come “nonostante siano passati 14 anni dalla sottoscrizione del Contratto di Quartiere e l’investimento fatto superi i 9 milioni di euro, restano ancora molte opere incompiute”. L’Assessore regionale Cristiano Corazzari ha risposto all’interrogazione, informando che è stato chiesto all’ATER di Venezia di fornire elementi utili per dare riscontro agli interrogandi. L’Ente ha dato riscontro fornendo un quadro aggiornato, dettagliato e puntuale degli interventi già realizzati e di quelli tutt’ora in valutazione per la riqualificazione urbanistica dell’area interessata.
La commissione ha espresso a maggioranza, senza voti contrari, parere favorevole alla Prima sulla Proposta di Deliberazione Amministrativa n. 36 della Giunta regionale “Programmazione 2021-2027, obiettivo ‘Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita’ – PR FESR e PR FSE+ della Regione del Veneto per il periodo 2021-2027”, in attuazione dei Regolamenti UE 2021/1060, 2021/1058 e 2021/1057.
La politica di coesione rappresenta il principale investimento dell’Unione europea per ridurre le disparità tra le regioni. In questo ambito, vengono individuati, a livello regionale, diversi obiettivi strategici di carattere economico, sociale e territoriale. Con riferimento alle materie di competenze della commissione, sono state analizzate le strategie regionali e fatto il punto sugli interventi posti in essere per tutelare l’ambiente, difendere il suolo dal rischio idrogeologico, valorizzare le aree interne, migliorare la qualità dell’aria, favorire la mobilità sostenibile e la rigenerazione urbana.
È stata votata a maggioranza, senza voti contrari, la presa d’atto del Rend n. 65/2021 “Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali, trasmissione del rapporto annuale sulla gestione dei rifiuti urbani in Veneto” (anno 2020).
L’Osservatorio regionale Rifiuti, sulla base della normativa regionale, predispone annualmente un rapporto sulla gestione dei rifiuti in Veneto con l’aggiornamento dei dati e degli indicatori di monitoraggio del Piano da trasmettere alla Giunta e al Consiglio regionale. Questo documento consente di fare il punto sulla gestione dei rifiuti nel territorio, mettendo in evidenza i punti di forza e gli aspetti principali su cui intervenire, in un’ottica di miglioramento continuo del sistema e in rapporto agli obbiettivi previsti dalla pianificazione regionale. L’annualità 2020, relativa al primo anno dell’incidenza della pandemia, presenta un set di dati e indicatori che in parte ha risentito delle disposizioni assunte per il contenimento della diffusione del virus, a livello nazionale e locale. La chiusura del comparto produttivo e commerciale durante il primo semestre, la limitazione agli spostamenti e la conseguente riduzione dei flussi turistici hanno inciso sui macro indicatori della produzione e gestione dei rifiuti a livello regionale, determinando risultati non direttamente correlabili ad un miglioramento delle performance. Il 2020 risulta pertanto un anno difficilmente utilizzabile per effettuare valutazioni puntuali, sia complessive che dettagliate, sulle performance relativamente alla gestione dei rifiuti. Ad ogni modo, la produzione totale di rifiuti urbani è stata di 2.229 mila t, in diminuzione (-3,5%) rispetto all’anno 2019. La produzione pro capite è stata pari a 456 kg (1,25 kg/ab per giorno). La percentuale di raccolta differenziata è stata del 76,1%: il Veneto si conferma un’eccellenza a livello nazionale. La provincia di Treviso ha raggiunto il valore più alto, con l’88%, seguita da Belluno con 85%. I Comuni che hanno superato l’obiettivo nazionale, al 2012, del 65%, sono stati 537, pari al 88% della popolazione, mentre 400, pari al 63% della popolazione, hanno già raggiunto l’obiettivo previsto dal Piano Regionale Rifiuti approvato nel 2015, ovvero la soglia del 76%. Quanto al rifiuto residuo, che costituisce un parametro utile a verificare l’efficienza gestionale, il dato è 109 kg di residuo pro capite. Il 72% dei Comuni (405) ha raggiunto il target di Piano fissato a < 100 kg. L’obiettivo di Piano, < 100 kg, è stato raggiunto da 6 Bacini su 12 (50%). 3 bacini hanno presentato un RUR (Rifiuto Urbano Residuo) di < 80 kg. È stata elevata la diffusione del sistema di raccolta secco-umido, che interessa 559 comuni su 563. Il Porta a Porta ha interessato l’82% della popolazione. I costi del servizio si sono assestati sui 176 euro per abitante a livello nazionale, che si abbassano a 155 euro nel Nord Italia (dati ISPRA).
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