CRV – Prima commissione – Via libera per l’Aula alla Politica regionale di coesione 2021-27
09 Febbraio 2022 16:41
La Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Luciano Sandonà (Lega-LV), Vicepresidente Vanessa Camani (Partito Democratico), alla quale ha partecipato l’assessore Francesco Calzavara, ha approvato a maggioranza, senza voti contrari, la Proposta di deliberazione amministrativa n. 36, d’iniziativa della Giunta, relativa alla Programmazione regionale 2021-2027 – Obiettivo ‘Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita’ – FESR e FES+. La Pda può così essere inserita all’ordine del giorno dei lavori consiliari; relatore per l’Aula, il Presidente Sandonà, correlatore, il Capogruppo del Partito Democratico Giacomo Possamai. Il provvedimento in questione era stato presentato all’inizio dello scorso mese di novembre, incardinato presso la Prima Commissione all’inizio del nuovo anno e sottoposto nelle ultime settimane sia all’attenzione dei portatori d’interesse, appositamente invitati in audizione, sia al parere delle altre Commissioni consiliari permanenti che si sono espresse, dopo un’approfondita analisi, nell’ambito delle materie di propria competenza.
Il provvedimento, in via generale, indica gli obiettivi strategici di coesione economica, sociale e territoriale, e le azioni che il Veneto intende perseguire nei prossimi anni, tenuto conto che la politica di coesione rappresenta la principale politica di investimento dell’Unione Europea e mira a ridurre le disparità tra le regioni dell’UE. Come già anticipato nel corso delle sedute precedenti, le risorse complessive vengono suddivise tra FESR e FSE+ e superano, nel complesso, i 2.062 milioni di euro; il tasso di cofinanziamento UE è del 40% (825 milioni di euro), il nazionale del 42% (866 milioni di euro), il regionale del 18% (371 milioni di euro). Tra i diversi elementi caratterizzanti il periodo di programmazione in analisi, la complementarietà con le diverse forme di sostegno – come il Fondo di sviluppo e coesione, Horizon, Life, Recovery fund – e la c.d. concentrazione tematica, ossia l’indicazione di priorità sugli interventi-chiave vincolate a determinati parametri (a titolo meramente esemplificativo, in ambito FESR, i vincoli ambientali, in forza dei quali il 30% delle risorse del PR devono contribuire al raggiungimento di obiettivi climatici).
In sintesi, la proposta di programma FSE+ 2021-27 (dotazione complessiva superiore a 1.301 mil. di euro) – a fronte dell’aumento dei tassi di disoccupazione giovanile, di giovani NEET e di persone a rischio povertà – propone priorità (occupazione, istruzione e formazione, inclusione sociale, occupazione giovanile) e concentrazioni tematiche (ad esempio, il 28% delle risorse sono dedicate all’inclusione sociale – il requisito di concentrazione tematica da rispettare a livello nazionale è del 25%; il 24%, all’occupazione giovanile – il requisito nazionale è del 12,5%).
In maniera analoga – e con la medesima dotazione finanziaria – la proposta di programma regionale FESR 2021-27 prevede priorità (un Veneto più: intelligente e competitivo, con particolare riferimento agli investimenti in transizione 4.0, internazionalizzazione, accesso al credito, valorizzazione turistica e culturale per consolidare la competitività delle PMI e rafforzare l’attrattività del Veneto; resiliente, verde e a basse emissioni; connesso attraverso la mobilità urbana sostenibile; sociale e inclusivo; vicino ai cittadini) e concentrazioni tematiche
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