CRV – Ciambetti: “L’approvazione dei programmi Fesr e Fse Plus momento qualificante legislatura
15 Febbraio 2022 20:23
“Un dibattito intenso e denso di valori e considerazioni: approvando la Proposta di deliberazione amministrativa n. 36 con la programmazione 2021-2027 per i Fondi europei di sviluppo regionale e del Fondo sociale plus, il Consiglio regionale del Veneto ha preso una delle decisioni più importanti di questa legislatura, mettendo a disposizione della nostra comunità ben due miliardi di €”. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, è particolarmente soddisfatto “sia del dibattito, animato con intelligenza da tutte le forze politiche, sia del risultato finale. Adesso questi programmi vanno all’esame di Bruxelles e le risorse che verranno liberate dopo l’approvazione da parte della Commissione europea rimarranno nel nostro territorio, verranno posti al servizio dei cittadini, delle famiglie, e delle piccole e medie imprese, nella fase di innovazione e transizione verso una economia circolare compiuta. E’ una applicazione corretta del principio di sussidiarietà, un intervento che unisce Veneto alla migliore Europa. Sono decine e decine di milioni all’anno per cogliere risultati importanti a iniziare dalla lotta alla disoccupazione femminile e giovanile, innovando il tessuto socio-economico, contribuendo alle strategie per la lotta ai mutamenti climatici e la transizione verso forme energetiche meno inquinanti e meno costose. Ma c’è un altro dato che, non va sottovalutato, e che è emerso nel corso dei lavori odierni: la volontà da parte del Consiglio regionale di partecipare in prima persona ai processi conseguenti all’adozione dei Fesr e Fse Plus a iniziare dalle verifiche dello stato di avanzamento. Anche questo è un segnale chiaro di un ruolo di garanzia che non viene ad appesantire i procedimenti, anzi. Una giornata molto importante, quindi, quella odierna. Una giornata in cui il Veneto ha dimostrato di essere una Regione d’Europa pronta ad affrontare le sfide dell’innovazione e delle risposte alle emergenze climatiche rispettando i tempi e le scadenze previste dall’Unione europea”.
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