CRV – Quarta commissione – Audizioni per approfondire gli infortuni sul lavoro nel settore edile
07 Aprile 2022 16:44
La Quarta commissione consiliare permanente, presieduta da Andrea Zanoni (Pd), vicepresidente Roberto Bet (Lega/LV), ha ospitato in audizione il direttore di ANCE Padova, Leonardo Pesadori, e il dirigente di Confindustria Vicenza, Andrea Crisci, in merito agli infortuni sul lavoro nel settore dell’edilizia.
Prosegue così l’impegno della commissione di approfondire il fenomeno degli infortuni sul lavoro nella nostra regione, al fine di comprendere come intervenire, eventualmente anche in sede legislativa, per porre in essere gli interventi necessari.
Andrea Crisci e Leonardo Pesadori sono intervenuti in rappresentanza di ANCE Veneto e hanno fornito informazioni utili per migliorare le politiche di prevenzione e di contenimento degli infortuni sul lavoro nel settore edilizio; un settore particolarmente a rischio ed esposto, sia in termini economici che di perdita di risorse umane, che richiede quindi attenzioni particolari.
Gli auditi hanno sottolineato come negli ultimi anni si è registrato un andamento pressoché stazionario del numero degli infortuni. Deve tuttavia essere sottolineato come i dati raccolti, almeno quelli relativi al 2020/2021, sono stati fortemente condizionati dal fenomeno pandemico, che ha inevitabilmente rallentato il settore dell’edilizia: i numeri vanno quindi presi con cautela. Nel settore edilizio si è comunque registrata una riduzione degli infortuni mortali. Induce un cauto ottimismo il fatto che anche negli anni immediatamente precedenti la pandemia, la curva degli infortuni mortali era in discesa. Sembra aver prodotto buoni risultati il lavoro svolto dalle parti sociali, anche grazie alla peculiare caratteristica della bilateralità del settore edile, dove sono coniugati assieme la formazione e l’adozione di procedure di sicurezza nei cantieri, due elementi strettamente connessi. Particolarmente prezioso è il lavoro dei consulenti di cantiere: questi professionisti visitano i cantieri, esaminano le condizioni di sicurezza, rilevano i disallineamenti e le lacune presenti, per programmare eventuali interventi correttivi. Importante sarà anche diffondere i contratti collettivi di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, per garantire il rispetto delle regole contrattuali, prodromiche al contenimento dell’aspetto infortunistico. Alla luce di questo, si auspica in futuro una progressiva riduzione del numero di infortuni sul lavoro: la strada intrapresa è corretta ma c’è ancora molto lavoro da fare.
È altresì importante rendere ancora più stretta la collaborazione tra le parti sociali e le istituzioni preposte alla vigilanza, per migliorare la sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è un rafforzamento del sistema delle notifiche preliminari in ordine all’apertura di nuovi cantieri, per poi poterli geolocalizzare e monitorare. Andrebbero notificati con maggiore velocità i dati ai soggetti destinatari: Ispettorati del lavoro, Spisal, Casse edili e Prefetture.
La sicurezza nei cantieri è un caposaldo dell’economia. E la prima frontiera per garantire la sicurezza è la formazione. Ci sono sette scuole edili, una per ogni provincia veneta, espressione del sistema ANCE – organizzazioni sindacali. Le scuole sono chiamate a garantire il rilancio del settore delle costruzioni, rendendolo profittevole, in particolare sotto l’aspetto della crescita professionale delle nuove generazioni. I capisaldi sono: qualità del lavoro, formazione, sicurezza e salute, corretta applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Va combattuta la concorrenza sleale da parte di chi non rispetta le regole di lavoro, comprese quelle che investono la sicurezza.
A margine della seduta, il presidente Zanoni ha evidenziato come “anche oggi, gli auditi hanno fornito informazioni utili per comprendere il fenomeno degli infortuni sul lavoro e per migliorare la sicurezza nei cantieri. Evidentemente, serve snellire e accelerare le procedure burocratiche per le notifiche, a tutte le autorità preposte, dei nuovi cantieri edili. Inoltre, credo che sia opportuno rendere più trasparenti tutti i cantieri, in particolare quelli di medio- piccole dimensioni, dove operano aziende spesso al di fuori dei circuiti più noti, quindi più tutelati e monitorati, in quanto aderenti a contratti collettivi di lavoro maggiormente strutturati. Resta comunque il fatto che i controlli devono essere rafforzati, a 360 gradi”.
Il vicepresidente Bet ha sottolineato “l’importante lavoro portato avanti da ANCE Veneto, da tutte le associazioni di categoria. Con il loro straordinario impegno quotidiano, contribuiscono alla crescita economica del Veneto. Le audizioni di oggi hanno evidenziato come sia necessario investire nella sicurezza del lavoro: dobbiamo vigilare ancora di più affinché vengano individuate e sanzionate quelle imprese che non rispettano le regole contrattuali, in primis quelle della sicurezza nei cantieri. Va contrastata la concorrenza sleale, premiando, anche con incentivi fiscali, quelle realtà produttive sane, rispettose delle norme”.
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