CRV – Il 24 maggio 1922 nasceva a Este la Scuola Mobile all’aperto
27 Aprile 2022 16:39
Cento anni fa, il 24 maggio 1922, su iniziativa del professor Mario Cacciavillani, nasceva a Este il progetto della Scuola Mobile all’aperto, per cercare di arginare la diffusione della tubercolosi, particolarmente virulenta tra fine Ottocento e i primi anni del Novecento, e superare le problematiche delle classi elementari sovraffollate che favorivano inevitabilmente il diffondersi del morbo. Questa singolare esperienza didattica era stata sperimentata già nei primi anni del secolo scorso in diverse città europee e italiane (a Padova nacque nel 1905).
In questi ultimi due anni, purtroppo un altro temibile virus, il Covid, ha messo ancora una volta duramente alla prova il nostro sistema scolastico. Per arginare la diffusione della pandemia, grazie a internet e ai moderni strumenti di comunicazione, è stata sperimentata la DAD, la Didattica a Distanza. E oggi, il presidente della Prima commissione consigliare permanente, Luciano Sandonà (Lega/LV), ha presentato a palazzo Ferro Fini, sede dell’Assemblea Legislativa Veneta, il convegno ‘Scuola Elementare Giovanni Pascoli 1922 – Scuola Mobile all’aperto – 2022, Didattica a Distanza’, programmato per sabato 28 maggio, a Este, presso il Teatro Farinelli, messo a disposizione dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso atestina. L’evento, curato dalle dirigenti scolastiche Paola Morato ed Emanuela Veronese, si avvarrà della collaborazione della Nuova Pro Loco Este 2020; sarà aperto a tutti i docenti ed approfondirà le problematiche e le potenzialità della Didattica a Distanza. D’intesa con il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale ‘Giovanni Pascoli’, la dottoressa Paola Morato, verranno coinvolti gli alunni delle scuole Primarie di Este in un concorso di disegni: il tema saranno i ricordi vissuti dai giovani allievi durante la DAD.
L’iniziativa della Scuola Mobile all’aperto venne ripresa a Este nel dopoguerra grazie all’impegno di alcuni maestri della scuola elementare Pascoli: all’interno del calendario scolastico vennero programmate alcune giornate di scuola all’aria aperta, nei giardini pubblici e nella Pineta che sovrasta la città atestina. I banchi erano stati costruiti appositamente per poter essere ripiegati e trasportati da ciascun alunno sulle spalle, come uno zaino, con tanto di seggiolino che si inseriva e si estraeva. Una preziosa testimonianza di quell’esperienza didattica è offerta da un documentario dell’Istituto Luce, girato nel 1949. Un giorno ‘storico’ fu il 21 giugno 1954, quando alcune classi della Scuola Pascoli vissero la suggestiva esperienza di un’uscita didattica a Venezia, in piazza San Marco, circondate dalle bellezze architettoniche della città e da turisti piacevolmente sorpresi. Fu una vera lezione quella tenuta dal maestro Gallana, pur nel contesto di una gita e di un’esperienza ludica; un’autentica testimonianza di come la scuola pubblica dell’epoca era in grado di educare bene i giovani allievi, impartendo loro ordine e disciplina.
Il presidente Sandonà ha sottolineato “la straordinaria esperienza educativa e formativa che ha rappresentato la Scuola Mobile all’aperto, nata a Este nel 1922, che ha visto l’apoteosi in una giornata del 1954, quando si tenne una lezione in piazza San Marco a Venezia, con la partecipazione di tantissimi alunni. Un’esperienza che poi è proseguita nel corso degli anni nei giardini pubblici, quindi all’interno del castello di Este, e in altre zone della città”. Il consigliere regionale ha anche “ringraziato Riccardo Piva, presidente della Nuova Pro Loco Este 2020, che ha lavorato con grande impegno per organizzare il convegno, la poetessa Maria Luisa Rosina, ideatrice e referente del progetto, curatrice di un documentario storico sulla giornata del 21 giugno 1954 e che ha raccolto testimonianze di questa esperienza didattica unica con protagonista la città di Este. Un plauso va anche al regista del video documentario, il giovane artista Giacomo Spoladore”.
Il presidente della Pro Loco, Riccardo Piva, ha posto l’accento sul “parallelismo tra la tubercolosi che ha flagellato i primi anni del Novecento e il Coronavirus: entrambi hanno stravolto il mondo della scuola ma hanno dato il ‘là’ alla sperimentazione di nuovi modelli educativi. È stato immediato il raffronto con quanto le scuole hanno dovuto sopportare negli ultimi due anni. Il convegno in programma il 28 maggio si avvarrà del prezioso lavoro di Maria Luisa Rosina e della collaborazione dell’Istituto Comprensivo Statale scolastico di Este; cercherà di recuperare l’esperienza maturata dai docenti in questo biennio per comprendere e analizzare le difficoltà e le potenzialità della didattica a distanza. Abbiamo coinvolto nell’iniziativa anche l’istituto San Benedetto di Montagnana”. “Come Pro Loco – ha chiosato il suo presidente – siamo attenti a dare voce e a valorizzare l’impegno profuso dalla grande rete del volontariato attiva nel territorio”.
L’imprenditore e consigliere comunale di Este, Aurelio Puato, ha ricordato “la personale esperienza di alunno della scuola Pascoli. Serbo nitidi ricordi di come la scuola di allora non era limitata alla sola attività d’aula: ci portavano a visitare i giardini, i musei e i monumenti della città. Il 4 novembre ricordavamo e onoravamo i caduti della Grande Guerra all’interno dei cimiteri. Queste iniziative didattiche portate all’aperto, fuori dai rigidi binari della scuola tradizionale, avevano una notevole valenza formativa: per questo, grazie anche all’amico Luciano Sandonà, abbiamo voluto dare il giusto risalto al progetto della Scuola Mobile all’aperto, concluso nei primi anni Sessanta”.
La serietà, il rigore e la valenza formativa della Scuola all’aperto sono stati testimoniati da chi sperimentò in prima persona quelle lezioni così singolari, come il signor Valter Pieressa che ha condiviso i suoi ricordi a margine della presentazione del convegno.
Un video, curato dal giovane regista Giacomo Spoladore, nome d’arte James D. Dawson, documenta molto bene quell’esperienza con interviste ad alcuni ex alunni della Pascoli, protagonisti di quel giorno così speciale del 1954, “a iniziare dalla partenza in treno dalla stazione ferroviaria di Este, con direzione Venezia Santa Lucia, e poi attraverso le calli, fino alla splendida piazza San Marco. Questo documentario ha rappresentato per me una importante esperienza umana e professionale”.
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