CRV – Quinta commissione: sotto la lente la nuova figura di Oss con competenze infermieristiche
28 Aprile 2022 17:28
La commissione Sanità del Consiglio veneto, guidata da Sonia Brescacin (Lega Lv), ha avviato con l’assessore di comparto l’esame del nuovo percorso di formazione per operatori sociosanitari con competenze di ambito infermieristico: operatori da inserire nelle case di riposo e nei centri diurni per anziani con compiti esecutivi a supporto delle figure infermieristiche. Giovedì prossimo la commissione approfondirà compiti e formazione della nuova figura professionale incontrando i rappresentanti degli ordini professionali, delle organizzazioni sindacali e degli enti di assistenza.
Nella proposta della Giunta in esame il nuovo percorso formativo sarà di 400 ore e verrà organizzato da Azienda Zero, con il supporto della Fondazione Scuola di sanità pubblica per il pacchetto formativo, e in collaborazione con le aziende sanitarie del territorio per i tirocini. L’obiettivo è formare 510 Oss specializzati, con competenze aggiuntive rispetto al tradizionale profilo dell’operatore socioassistenziale, in modo da rispondere alle esigenze delle strutture assistenziali per anziani messe in difficoltà dalla gestione della pandemia e dalla fuga degli operatori verso la sanità pubblica. “Si tratta di una figura che non va a sostituire quella degli infermieri, e che andrà ad integrare la rete delle figure assistenziali, come già sperimentato in altre regioni, come Liguria, Toscana e Sardegna”, ha chiarito l’assessore regionale alla Sanità. Manuea Lanzarin,ha voluto sottolineare che l’inserimento degli Oss con la terza ‘s’ dovrà avvenire in dialogo con tutte le categorie e gli enti coinvolti e che si potrà qualifica ulteriormente il livello di assistenza del sistema pubblico e privato.
La nuova figura degli operatori socio-assistenziali ‘specializzati’ dovrà essere formata alla rilevazione di parametri e funzioni, alla somministrazione di farmaci per via intramuscolare o sottocutanea, alla sorveglianza nelle infusioni, all’alimentazione ai pazienti che sono nutriti per via enterale, all’assistenza ai pazienti tracheostomizzati o con stomìe. Il costo del percorso per Oss con formazione complementare è quantificato in 700 euro pro capite, in parte a carico delle aziende sanitarie (tirocini) e in parte a carico del datore di lavoro. Ma non è esclusa la possibilità che possa provvedervi, in alternativa, il singolo partecipante.
Insieme al percorso formativo teorico-pratico per Oss con nuove competenze il provvedimento in esame prevede anche un corso di formazione per gli infermieri che guideranno e affiancheranno gli Oss ‘specializzati’ nell’inserimento nelle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani.
Tra gli aspetti sollevati dai consiglieri della commissione Sanità al primo esame ci sono l’inquadramento contrattuale e retributivo del nuovo profilo, le responsabilità professionali, le mansioni attribuite, il fabbisogno effettivo del sistema assistenziale veneto e la necessità di coinvolgere attivamente gli ordini professionali, le rappresentanze sindacali e gli enti di assistenza nella programmazione delle professioni sanitarie.
Sempre in materia di assistenza ad anziani e disabili la commissione ha accolto con parere favorevole (le opposizioni si sono astenute) l’accreditamento di 191 nuovi posti letto in strutture residenziali per non autosufficienti e di 16 posti in comunità per dipendenze patologiche. Nel Bellunese (Ulss 1) alla casa Charitas di Lamon la Regione riconosce 14 posti letto accreditati in più, nel Padovano (Ulss 6 Euganea) il Centro servizi Tiepolo di San Martino di Lupari ottiene l’accreditamento di 120 posti letto, il centro Mantegna di Campodarsego vede riconosciuti 24 posti letto in aggiunta agli 84 già accreditati, e la casa di riposo delle suore elisabettine ‘don Luigi Maran’ di Taggì (Villafranca) qualifica ulteriormente la propria offerta con la trasformazione di 7 posti letto in livello di alta assistenza. Nel Vicentino (Ulss 8) l’Ipab ‘Suor Diodata Bertolo’ di Sandrigo ottiene l’accreditamento della nuova sede (46 posti letto) e la casa di riposo Michelazzo di Sossano può portare a 85 il numero di posti per ospiti non autosufficienti. Aumentano a 30 posti le possibilità di accoglienza del centro diurno per disabili di Anconetta, a Vicenza, gestito dal Nuovo Ponte. Nell’ambito delle comunità e dei servizi per persone con dipendenze il provvedimento approvato dalla commissione aggiorna le possibilità di accoglienza per il progetto Pegaso, gestito dalla Fraternità Landris di Belluno (4 posti accreditati), e per il centro semiresidenziale di Altivole (12 posti), gestito dalla cooperativa Sonda.
Via libera unanime, invece, da parte della commissione alla relazione del Garante regionale dei diritti alla persona Mario Caramel sull’attività 2021, dedicata a funzioni di difesa civica (in un anno sono 336 le istanze esaminate, di cui oltre un terzo relative al diritto di accesso agli atti), alla tutela dei minori (457 domande ricevute dai Tribunali per la nomina di tutori volontari e 190 fascicoli aperti su casi o situazioni che riguardavano minori e adolescenti) e alla tutela dei diritti dei detenuti (66 casi affrontati).
Infine la commissione ha dato avvio all’iter della proposta di legge presentata dal gruppo Pd, prima firmataria Francesca Zottis, per la tutela delle donne affette da endometriosi. L’iniziativa legislativa intende agevolare le attività di prevenzione, di diagnosi precoce, di ricerca e miglioramento delle cure e istituire un registro regionale per una patologia che interessa dal 10 al 15 per cento delle donne in età fertile e il 30-35 per cento delle donne con difficoltà di concepimento.
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