CRV – Presentata a Palazzo Ferro Fini la piattaforma informatica Oculus
03 Maggio 2022 17:46
Presentata quest’oggi a palazzo Ferro Fini sede del Consiglio regionale del Veneto la piattaforma Oculus realizzata dall’Università di Venezia di Ca’ Foscari grazie alle borse di studio istituite dal Consiglio regionale in memoria di Gloria Trevisan e Marco Gottardi, morti nell’incendio della Grenfell tower di Londra il 14 giugno 2017. All’evento hanno partecipato i familiari dei due giovani architetti oltre a consiglieri regionali e funzionari regionali. “Le due borse di studio hanno permesso a due studenti di presentare un prodotto articolato – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale del Veneto – che consente un’ampia, approfondita e dettagliata informazione su diversi temi attingendo a diverse banche dati permettendo così ai consiglieri regionali di assolvere all’indicazione di Luigi Einaiudi, ‘Conoscere per deliberare’. Una realtà complessa come l’attuale necessita di strumenti adeguati e di mezzi di approfondimento capaci di dare indicazioni sulla realtà e Oculus risponde a questa esigenza”. Alle parole del presidente ha fatto eco il vicepresidente del Consiglio regionale, promotore nel 2017 della mozione votata all’unanimità da parte dell’intera assemblea che dette l’avvio al percorso con cui si istituirono le borse di studio all’interno i un percorso coordinato con l’Università di Ca’ Foscari. “Vidi in Gloria e Marco la storia di tantissimi nostri ragazzi – ha detto il vicepresidente del Consiglio – quei giovani che hanno la voglia e la volontà di vivere esperienze nuove, approfondire la loro formazione, ma anche il desiderio di ritornare poi a casa dopo aver fatto tesoro di quanto si era imparato. Pensando a Gloria e Marco abbiamo avviato un progetto con giovani studenti dell’Università di Venezia guidati dal professor Stefano Campostrini. Le borse di studio, unite alla possibilità di lavorare con le Istituzioni, sono strumenti importantissimi per la formazione e la ricerca dei giovani e oggi qui vediamo la riprova di un lavoro notevole di grande rilevanza”. La Consigliere segretaria dell’Ufficio di presidenza del Consiglio che segue la materia ha ripercorso il cammino che ha portato all’istituzione delle borse di studio “all’interno di un quadro di collaborazione con l’Università di Venezia che prevede attività di ricerca, analisi ed elaborazione dati inerenti alla realtà economica e sociale della realtà veneta, collaborazione che è stata recentemente rinnovata su base triennale rifinanziando così l’iniziativa dedicata a Gloria Trevisan e Marco Gottardi prevedendo la possibilità di trasformare la borsa di studio in assegno di ricerca. Oculus, che oggi presentiamo è una meta banca dati, ed è solo l’inizio di un percorso nel segno delle ricerca e dello studio messo a disposizione dei consiglieri regionali”. Quest’ultimo concetto è stato ripreso anche dal professor Stefano Campostrini che, dopo aver citato Bernard G. Shaw “Per ogni problema complesso c’è una soluzione semplice che è sbagliata”, ha spiegato come “una realtà complessa esige risposte complesse e articolate. Oggi la missione dell’Università non è più solo quella della didattica e della ricerca, ma il mettere a disposizione degli attori socio-economici e delle Istituzioni i risultati dei nostri studi, affinché la ricerca sia effettivamente utile e possa concretarsi in interventi incisivi: in questo contesto è giusto che i processi decisionali, che affrontano una realtà complessa, devono essere supportati da una ricerca sempre più approfondita. Ecco allora il senso della giornata odierna quando presentiamo un prodotto forse non è sofisticato da un punto di vista tecnologico ma di certo raffinato nella sostanza perché dà la possibilità ai consiglieri di leggere i dati e interpretarli e comprenderli” La piattaforma è stata poi illustrata nel dettaglio dalla professoressa Stefania Porchia dell’università di Ca’ Foscari. E’ toccato infine a Giacomo Gottardi, babbo di Marco, parlare a nome dei genitori dei due architetti morti a Londra: “Iniziative di questo genere per noi sono molto importanti perché non solo ricordano una tragedia ma anche sensibilizzano le coscienze sulla sicurezza, sul valore della tutela del territorio e dell’ambiente. Per noi, poi, è l’occasione per ricordare una bellissima storia, di due ragazzi che ce l’avevano fatta, che avevano dato tante soddisfazioni alle loro famiglie: questa storia deve essere un motore, uno stimolo per tanti ragazzi. Gloria e Marco, laureati allo Iuav qui a Venezia con il massimo dei voti, erano andati all’estero per approfondire la loro cultura, perfezionare la lingua inglese, imparare. Noi siamo convinti che vada premiato il merito, perché solo con il merito e la cultura si potrà migliorare la nostra società”.
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