Decreti aiuti, Nesci (Udicon): “Fumo negli occhi degli italiani pur di non riformare
03 Maggio 2022 13:55
“I due decreti anti crisi che hanno impegnato lungo tutta la giornata di ieri il Governo contengono misure importanti ma restano provvedimenti tampone. Buona l’iniziativa sugli extraprofitti ai big energetici che pagheranno parte del nuovo giro di aiuti, anche perché era una nostra idea che avevamo lanciato da tempo, ma ancora non basta per renderci soddisfatti, anzi. Avevamo chiesto delle misure in grado di fermare la fiammata inflazionistica e salvaguardare il potere di acquisto dei consumatori e invece questo sembra essere il solito fumo negli occhi da parte dell’esecutivo per non prendere provvedimenti strutturali di lungo periodo – cosi in una nota Denis Nesci, Presidente nazionale Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori).
“Ci aspettavamo misure più decise contro il carovita, come il taglio definitivo dell’Iva e delle accise, o sanzioni più rigide contro la speculazione. E invece nel Decreto sul caro energia compare solo il rinnovo fino all’8 luglio del taglio di 30 centesimi sui carburanti mentre l’andamento prezzo alla pompa in questi giorni continua a restare volatile anche in presenza di un calo delle quotazioni del petrolio. Si capisce chiaramente che il senso di questo Governo è l’incertezza – continua Nesci.
Il Presidente nazionale Udicon si sofferma anche sul contributo di 200 euro una tantum per chi guadagna meno di 35 mila euro: “Rispetto agli aumenti a cui stiamo assistendo restano sicuramente utili ma sono paragonabili a mancette. Siamo stufi di una politica industriale programmata sui bonus: ci aspettavamo un deciso cambio di marcia dal Presidente Draghi e invece sembra marciare sulla stessa linea tracciata da Conte. Siamo convinti che gli utenti consumatori non vogliano aiuti ed elemosine una tantum ma riforme in grado di dare respiro alle famiglie, determinare nuove prospettive di futuro e far ripartire il tessuto produttivo italiano – ha concluso Nesci.
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