Giuseppe Lastaria, dopo vent’anni tra editoria e scrittura, ora è tempo di cinema
31 Luglio 2022 21:47
Una carriera da sempre immersa nella scrittura e nell’editoria, che lo ha portato a pubblicare libri in tutto il mondo. Italia, Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo, Russia, Sudafrica, Australia, Stati Uniti, sono i Paesi in cui i diversi marchi che fanno capo all’editore romano operano con successo.
Una rete capillare, costruita negli anni, che conta sulla collaborazione con alcuni dei più importanti distributori italiani e internazionali, a partire da Messaggerie – leader nostrano del settore – fino ad Hachette per la Francia o Ingram per il Regno Unito, soltanto per citarne alcuni.
“La nostra rete distributiva raggiunge oggi decine di migliaia di librerie nel mondo. Da sempre riteniamo che la distribuzione rappresenti il fulcro di ogni strategia editoriale, per questo quando abbiamo deciso di condurre la nostra esperienza oltre i confini nazionali, ci siamo posti l’obiettivo di affidarci solo a realtà di primo livello. Sarebbe stato inutile, del resto, presentarsi ai lettori di altri Paesi senza arrivare efficacemente in libreria”.
Tra case editrici italiane e internazionali, sono oltre venti i marchi legati a Giuseppe Lastaria, l’ultimo dei quali porta il suo cognome. “Lastaria Edizioni è un progetto giovane, nato cinque anni fa dall’idea di fondare una casa editrice che sapesse raccontare il nostro tempo. Pochi titoli annui ma estremamente mirati”. E sembrerebbe proprio che i lettori abbiano apprezzato questa scelta. A partire dalla prima opera pubblicata, Dentro l’Is, di Jürgen Todenhöfer – il diario di viaggio del primo reporter occidentale ad aver avuto accesso al Califfato ed essere tornato indenne -, le uscite Lastaria hanno sempre suscitato l’interesse di pubblico e critica.
Diversi libri targati Lastaria, inoltre, sono diventati progetti cinematografici, da Aldo Moro Il Professore, di Giorgio Balzoni, da cui è stata tratta la fortunata docufiction RAI interpretata da Sergio Castellitto, a Le farò un po’ male, il best seller internazionale di Adam Kay, che ha ispirato la serie tv dal titolo originale This Is Going to Hurt, prodotta e trasmessa dalla BBC, che ha già fatto il pieno di ascolti nel Regno Unito e sta per arrivare in Italia grazie a Disney Plus.
“È indubbio che gli adattamenti cinematografici o televisivi offrano un incremento di visibilità e maggiore longevità alle opere letterarie, soprattutto quando si tratta di produzioni di una certa rilevanza” spiega Giuseppe Lastaria “perché permettono di raggiungere anche quella fetta di pubblico che non frequenta con regolarità le librerie”.
Un binomio, quello tra letteratura e cinema, che ha dato più di una soddisfazione all’editore romano, negli anni sono stati infatti numerosi i film di successo tratti da opere da lui pubblicate, che hanno coinvolto anche registi di caratura internazionale come Patrice Leconte.
Ma è possibile prevedere in anticipo quali libri diventeranno film, operando quindi delle scelte in fase di selezione che possano tenere conto di questo fattore? “Evidentemente ci sono opere che per struttura, stile e tematiche si prestano più di altre a un adattamento cinematografico, tuttavia le scelte che portano una produzione o un regista a puntare su un titolo sono spesso imprevedibili” precisa Giuseppe Lastaria, che poi aggiunge “un libro deve essere valutato soprattutto per le sue qualità letterarie, perché soltanto se saprà stabilire un forte legame con i lettori potrà ritagliarsi ulteriori opportunità diffusive”.
E tra le varie opportunità di un editore c’è anche quella di estendere il proprio margine d’azione puntando sulla produzione diretta di opere cinematografiche. È la strada che è stata scelta dall’editore romano, che lancerà nei prossimi mesi la Giuseppe Lastaria Cinema. “Si tratta di un progetto a cui stiamo lavorando da tempo e che è ormai prossimo alla formalizzazione. Unendo le forze dei diversi marchi che compongono il nostro Gruppo editoriale, stiamo dando vita a una nuova realtà, che operi esclusivamente in ambito cinematografico. Va detto che sono diversi anni che ci cimentiamo in produzioni televisive e in parte cinematografiche, ma sempre legate all’universo libro. Questa attività, invece, si occuperà di cinema a 360 gradi”.
Tornando ai libri, invece, non mancheranno le novità, prima tra tutte l’apertura di uno spazio nella capitale dedicato agli eventi letterari, ma non solo. Anche mostre, spettacoli, cineforum, dibattiti, arricchiranno il programma di Libri Live, un ambiente versatile, a metà strada tra il classico bookstore e la sala lettura.
Una programmazione totalmente free per i romani, che potranno sia assistere al ricco cartellone di eventi in programma, sia limitarsi alla consultazione di un buon libro sulle comode sedute della sala lettura.
“Lo scopo” precisa Giuseppe Lastaria “è quello di ristabilire il clima delle vecchie librerie cittadine, che con la loro capacità di instaurare un legame profondo col territorio, rappresentavano un vero viatico culturale”.
Libri Live non sarà un semplice punto vendita. “Per quello ci sono le librerie di catena e Amazon” riprende l’editore “vorremmo che questo spazio si rivelasse soprattutto un punto di incontro, di scambio e di crescita tra persone accomunate dalla passione per la letteratura, e più in generale per qualsiasi espressione artistica. Si sta tornando a respirare una grande voglia di aggregazione, di partecipazione, tra i lettori, un’istanza che riteniamo sia importante che gli operatori del settore sappiano cogliere e valorizzare” .
Sembrerebbe una scelta in contrapposizione rispetto alla tendenza del nostro tempo, in cui tutto si sta spostando verso il digitale. Ma è davvero così?
“Non scherziamo, il dualismo tra ‘fisico’ e ‘virtuale’, che spesso ci viene proposto come il grande tema della nostra epoca, in editoria non esiste. Si tratta di due approcci sinergici, e nient’affatto conflittuali, al mondo dei libri. Grazie ai social abbiamo più possibilità di organizzare efficacemente eventi in libreria, non certo meno”, sentenzia Giuseppe Lastaria.
“Soprattutto in tempi di grandi trasformazioni tecnologiche, del resto, bisogna saper apprendere dalle nuove generazioni” conclude l’editore “ad esempio mia figlia, anni fa, mi ha fatto scoprire il potenziale di Wattpad e delle fanfiction ben prima che queste diventassero un business model per l’editoria ufficiale. Frequentava ancora le scuole medie e io, inizialmente, manifestai il mio scetticismo circa la possibilità che quelle opere potessero davvero incontrare l’interesse dei lettori. Poi, incalzato dalle sue argomentazioni, approfondii il tema, studiandone i numeri. Qualche giorno dopo dovetti bussare alla sua porta in ritirata, aveva ragione lei, si trattava di un fenomeno che non poteva essere sottovalutato. Eravamo ufficialmente entrati nel suo tempo, quello che lei iniziava a comprendere meglio di me”.
Un tempo che scorre nei libri, questi oggetti millenari che ci raccontano, pagina dopo pagina, chi siamo e cosa diventeremo.
La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di NEW LIFE BOOK
© Copyright 2024 Editoriale Libertà