CRV – Ok al bando sul riuso temporaneo del patrimonio edilizio e al report 2022 sul consumo di suolo
01 Settembre 2022 15:52
La Seconda commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto, nel corso della seduta odierna alla quale ha partecipato l’Assessore regionale al territorio, ha approvato all’unanimità il Parere alla Giunta regionale n. 197 relativo al Piano di vendita di 51 alloggi (di cui 37 sfitti, 14 occupati) di edilizia residenziale pubblica del Comune di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Di seguito, la Commissione ha dato via libera unanime anche al Parere n. 191, ovvero al primo bando regionale finalizzato a promuovere iniziative di riuso temporaneo del patrimonio edilizio esistente; l’art. 13 della L. reg. n. 34/2021 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2022” prevede, infatti, la possibilità di erogare contributi a supporto degli interventi previsti dall’art. 8 della L. reg. n. 14/2017, in base al quale il comune può consentire l’uso limitato nel tempo di volumi dismessi o inutilizzati – ubicati in zona diversa da quella agricola, con esclusione di ogni uso ricettivo – che mirano a sviluppare l’interazione tra creatività, innovazione, formazione e produzione culturale, creando opportunità di impresa e occupazione. Il riuso è consentito, a determinate condizioni, per una sola volta e per un periodo di tempo non superiore a tre anni, prorogabili di altri due, dalla data di agibilità degli immobili oggetto di intervento. I soggetti che hanno facoltà di partecipare al finanziamento sono i comuni, mediante convenzionamento in partenariato con soggetti del terzo settore, imprese culturali e privati. Il finanziamento è commisurato all’80% delle spese previste nelle proposte progettuali di riuso temporaneo, fino all’importo massimo di 25mila euro per ciascuna iniziativa.
L’Assessore regionale, inoltre, ha illustrato le risposte relative alle Interrogazioni a risposta in Commissione n. 12 – che, nel porre il tema dell’emergenza abitativa in provincia di Venezia, chiedeva cosa intende fare la Giunta per rendere disponibili gli alloggi (circa 2mila) di proprietà Ater a oggi sfitti – e n. 13, volta a chiedere alcuni chiarimenti relativi al pagamento del canone d’affitto di un particolare alloggio di proprietà dell’Ater di Venezia dato in concessione al comune di Chioggia.
La Commissione, di seguito, ha approvato a maggioranza, senza voti contrari, il Progetto di legge n. 75, d’iniziativa dell’esecutivo regionale, relativo alle disposizioni concernenti le concessioni di grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico in attuazione dell’art. 12 del D. Lgs. n. 79/1999 ‘Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica”, già esaminata nel dettaglio nel corso delle sedute precedenti e che definisce, in sintesi e in sostanza, l’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico in scadenza o scadute e non ancora riassegnate, oppure decadute o oggetto di rinuncia. Il Pdl può così essere inserito all’ordine del giorno dei lavori d’Aula.
Approvata a maggioranza, senza voti contrari, infine, la presa d’atto della Rendicontazione n. 107 sullo stato di attuazione della L. reg. n. 14/2017 ‘Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e modifiche della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 ‘Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio’, monitoraggio aggiornato al 31 marzo scorso che, come ha precisato l’Assessore regionale di comparto, riveste un ruolo rilevante rispetto a una legge che è destinata ad esplicare i propri effetti nel medio-lungo periodo in una regione che è al secondo posto nazionale per consumo di suolo. È stato evidenziato, in sede di illustrazione della Rendicontazione, anche il ruolo dei comuni che sono chiamati a trasmettere alla Regione la variante di adeguamento prevista dall’art. 13, comma 10, della L. reg. n. 14/2017: al 31 marzo, sono state 356 le amministrazioni comunali che hanno inviato detto adeguamento, ovvero il 63% del totale, e ciò ha consentito l’ulteriore riduzione di 2.045 ettari di suolo consumato rispetto alla quantità di suolo consumabile previsto, pari a 12.134 ettari, stabilita da una serie di provvedimenti di Giunta che si sono susseguiti a partire dal 2017, anno dal quale – in base ai report di Arpav – si registra peraltro una progressiva diminuzione del consumo di suolo.
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