CRV – Consumo dei prodotti agricoli a chilometri zero anche nei servizi di ristorazione collettiva
07 Settembre 2022 17:58
Nel corso della seduta odierna, la Terza Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto ha illustrato il Pdl n. 120 di iniziativa della Giunta regionale “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 25 luglio 2008, n. 7 “Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli a chilometri zero””. Di fatto, a distanza di oltre dieci anni si rendono necessarie alcune modifiche ed integrazioni alla legge regionale 25 luglio 2008, n. 7, alla luce anche degli orientamenti della Corte Costituzionale in tema di norme volte a preferire i prodotti della cosiddetta “filiera corta”. Occorre considerare che, dal 2008 ad oggi, è mutato il contesto economico e sociale, caratterizzato da una maggiore sensibilità della collettività sul tema del consumo di prodotti locali rispettosi dell’ambiente che si traduce in una richiesta al legislatore nazionale e regionale di norme capaci di assicurare la disponibilità nel mercato di prodotti a “chilometro zero”. Non si parla più di “prodotti agricoli a chilometro zero” ma di “prodotti a chilometro zero”, che racchiudono complessivamente i prodotti agricoli, della pesca, dell’acquacoltura. E’ previsto l’utilizzo dei prodotti a “chilometro zero” nei servizi di ristorazione collettiva, ovvero, nei servizi di ristorazione scolastica e nei servizi di ristorazione delle Università, le caserme, strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive e l’utilizzo degli stessi rappresenterà titolo preferenziale negli appalti pubblici di servizi o di forniture di prodotti alimentari destinati alla ristorazione collettiva. Viene previsto anche un intervento specifico per incentivare il consumo di prodotti vegetali freschi, promuovendo iniziative che favoriscano la distribuzione di frutta fresca a “chilometro zero” nelle scuole mediante distributori automatici e l’erogazione del prodotto in buste monoporzioni. L’attuazione della presente legge non prevede nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione.
Successivamente, la Terza Commissione permanente ha illustrato ed esaminato il Pdl regionale n. 146 “Modifica della legge regionale 7 febbraio 2014, n. 6 “Disposizioni per la qualificazione delle imprese che svolgono attività agromeccanica””, rimandando al parere della Prima Commissione per l’esame dell’art. 4. In sintesi, le imprese agromeccaniche, forniscono prestazioni con mezzi meccanici ad alta innovazione e si pongono in un rapporto di intensa collaborazione con le aziende agricole, svolgendo quindi una funzione di rilievo in agricoltura poiché alleviano le imprese agricole dagli onerosi investimenti fissi in macchinari, il cui utilizzo sarebbe circoscritto solo ad alcune lavorazioni agricole, che si concentrano talvolta in specifici e ristretti periodi dell’anno. Considerata la premessa, con il progetto di legge regionale si introduce un sostegno alle imprese agromeccaniche prevedendo che la Regione, possa concedere contributi per l’acquisto di macchine e attrezzature al fine di sostenere l’ammodernamento delle imprese agromeccaniche iscritte all’albo. Si prevede, inoltre, l’istituzione di un albo delle imprese agromeccaniche con modifica ai requisiti che esse devono possedere per poter essere iscritte.
Infine, la Terza commissione permanente ha espresso a maggioranza, senza voti contrari, parere favorevole alla Sesta Commissione consiliare relativamente al Pdl n. 131 “Salvaguardia della tradizione culinaria veneta “a tavola con il leone””. L’identità di un territorio trova nella cucina locale una delle sue espressioni più importanti e i piatti tradizionali della cucina veneta costituiscono parte integrante della identità storica e culturale della Regione del Veneto. Tra le finalità che si prefigge la proposta legislativa è quello di salvaguardare la tradizione culinaria veneta e i sui piatti tipici, di promuovere eventi ed iniziative per il mantenimento dei piatti tradizionali della cucina veneta, favorendo di fatto l’utilizzo degli ingredienti originali, quasi esclusivamente prodotti tipici del nostro territorio. A tal proposito si vuol costituire, un Comitato per la tutela e la valorizzazione dei prodotti gastronomici, promuovere la diffusione dei prodotti veneti, a livello regionale, nazionale e internazionale, redigendo un disciplinare per l’inserimento nell’elenco dei piatti tradizionali della cucina veneta.
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