CRV – Al vaglio lavori pubblici di interesse regionale, vendita alloggi erp, monitoraggio Prac
29 Settembre 2022 15:07
La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Monatanariello (Pd), acquisito il parere favorevole della Prima commissione sulla clausola di neutralità finanziaria, (clausola che è stata votata dai commissari), ha definitivamente licenziato, a maggioranza, senza voti contrari, il Disegno di legge della Giunta regionale n. 150/2022 “Modifiche alla Legge regionale 7 novembre 2003, n. 27, ‘Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni in zone classificate sismiche’ e relative disposizioni transitorie”. Per l’esame dell’aula consiliare è stato nominato Relatore il consigliere Zecchinato (Lega/LV), Correlatore Zanoni (Pd).
Con questo provvedimento, vengono superate le disposizioni organizzative regionali in materia di nomina dei collaudatori di lavori e opere pubbliche di interesse regionale, con l’obiettivo di semplificare e accelerare le procedure di conferimento degli incarichi, in particolare per quanto attiene all’individuazione dell’organo competente al conferimento dell’incarico di collaudo dei lavori pubblici, di competenza dell’amministrazione regionale. Le relative competenze passano così in capo alle strutture regionali che hanno la responsabilità nelle varie materie. Da sottolineare, tra le prescrizioni introdotte, la soppressione dell’elenco regionale dei collaudatori e la previsione in base alla quale la struttura regionale competente per materia affida gli incarichi di collaudo dei lavori pubblici di competenza regionale secondo le modalità previste dal Decreto legislativo n. 50 del 2016 e successive modificazioni. Sempre nell’ottica della semplificazione e della velocizzazione dei procedimenti amministrativi, è stato votato un articolo aggiuntivo, in seguito a un emendamento presentato dal consigliere Zecchinato – che ha ottenuto il parere favorevole di ANCI – per supportare gli Enti Locali a effettuare variazioni urbanistiche in caso di realizzazione di opere pubbliche che comportino l’esproprio, attraverso il ricorso allo strumento della Conferenza di Servizi.
Approvata a maggioranza, senza voti contrari, la PAGR n. 203/2022 “Piano Vendita di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) del Comune di Concordia Sagittaria (VE)”, ai sensi dell’articolo 48 della Legge regionale n. 39/2017. Il Comune ha approvato una proposta di Piano di vendita, di durata quinquennale, per l’alienazione di 3 alloggi, sfitti e vetusti, stimando l’introito derivante in euro 184.950,00. I proventi saranno totalmente destinati alla manutenzione/ristrutturazione degli immobili.
Alla presenza dell’Assessore regionale Gianpaolo Bottacin, è stata votata, a maggioranza, senza voti contrari, la presa d’atto del Rend n. 66/2021 “Trasmissione sintesi dati statistica attività di cava, rapporto di monitoraggio del Piano regionale dell’attività di cava (PRAC) e relazione sulle modalità di applicazione della Legge regionale n. 13/2018”.
Il Rend si compone di due documenti: il monitoraggio del PRAC, con dati del 2019, e la relazione che contiene alcune proposte di modifica dello stesso, indirizzate alla Giunta regionale, per introdurre eventuali accorgimenti. Nella relazione particolare valenza assume il rapporto ambientale. Alla presa d’atto del Rend è stato allegato un estratto del resoconto della seduta, con le osservazioni emerse in merito ai risultati prodotti nei primi tre anni e mezzo di vigenza della normativa e con alcune prescrizioni destinate alla valutazione dell’Esecutivo regionale, finalizzate a migliorare l’applicazione della Legge.
L’Assessore Bottacin e il presidente Rizzotto hanno ricordato che la L.R. 13/2018 è intervenuta per disciplinare la materia dopo ben 36 anni dalla normativa del 1982, la quale tuttavia non aveva mai approvato un PRAC. Bottacin e Rizzotto hanno anche osservato come, a distanza di alcuni anni, sia ora fisiologico valutare eventuali modifiche alla pianificazione, alla luce dei risultati prodotti e dello studio dei dati emersi in seguito al monitoraggio. La normativa, infatti, è munita della clausola valutativa: la Giunta regionale riferisce periodicamente all’Assemblea legislativa sulle modalità di attuazione della legge e sui risultati ottenuti in termini di pianificazione e controllo dell’attività di cava, al fine di apportare i necessari aggiustamenti, normativi e di pianificazione. Questo, in vista del raggiungimento degli obiettivi di riduzione del consumo di suolo, di tutela e salvaguardia dei giacimenti, di limitazione degli impatti dell’attività estrattiva sull’ambiente, di riduzione delle emissioni delle sostanze climalteranti di gas e polveri nell’aria, del contenimento del consumo dei materiali di cava.
Dal monitoraggio del PRAC sono emerse alcune criticità, tra le quali, in materia ambientale, si evidenzia come il recupero di materiale inerte da rifiuto, quantificato in circa 4 milioni di tonnellate (più del 50% del materiale inerte prodotto dalle cave), non rappresenti la quantità effettivamente utilizzata in sostituzione della risorsa non rinnovabile costituita dal materiale di cava, come invece auspicato dalla pianificazione.
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