CRV – Il presidente Zaia è intervenuto in Aula consiliare
13 Dicembre 2022 15:27
Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia è intervenuto in Aula consiliare per spiegare le scelte che l’amministrazione regionale ha fatto nella manovra di bilancio, “funzionali alla nostra visione del Veneto”, replicando in particolare all’intervento del Correlatore Camani.
“Ricordo che il Bilancio regionale è di oltre 17 miliardi di euro, di cui più di 9 destinati alla sanità, ambito in cui ci confermiamo Regione di assoluta eccellenza – ha esordito Zaia – Siamo i primi sul fronte dei Livelli Essenziali di Assistenza. Oltre 14,2 milioni nel 2023 e 1,97 milioni nel 2024 e nel 2025 serviranno a finanziare i livelli aggiuntivi di assistenza (extra-LEA). Certo, mancano i medici, ma ricordo che solo nel 2022 abbiamo assunto 5220 professionisti in ambito sanitario, a fronte di 5008 cessazioni, per un delta positivo di 212 posizioni. Abbiamo deciso, negli ultimi anni, di non aumentare l’incidenza del Privato nella nostra Regione. E sull’istituto di cura e riabilitazione Pio XII di Misurina, respingo con forza la tesi sostenuta da chi afferma che vogliamo chiudere la struttura per realizzare un albergo per le olimpiadi: si tratta di una fake news; la verità è che oggi Misurina non ha pazienti”.
“Abbiamo attenzionato le esigenze delle persone disabili e delle loro famiglie – ha continuato il presidente – Sul fronte delle olimpiadi, tengo a precisare che la Regione non paga la pista da bob, la quale non graverà sul nostro bilancio. Piuttosto, grazie alle olimpiadi potremo finanziare molte opere importanti per la nostra Regione. Ricordo anche i 300 milioni per il nuovo ospedale di Padova, per potenziare ulteriormente la nostra sanità e dare una nuova visone di sviluppo alla città di Padova. Rivendico l’importanza dello stanziamento di 31 milioni per le scuole paritarie, che arriveranno a 33 milioni, risolvendo così il problema di tanti bambini che non possono trovare posto nelle scuole pubbliche. Sottolineo altresì i 6,2 milioni per le borse di studio, i 10 milioni per il rafforzamento degli ESU e i 3 milioni per il buono scuola, i 78 milioni stanziati nel triennio per il sistema della formazione professionale, che in Veneto ha caratteristiche peculiari”.
“E rammento i 16,5 milioni per far fronte al rischio idrogeologico vista la grande fragilità dei nostri territori – ha aggiunto Zaia – Senza dimenticare i 17,3 milioni nel 2023 e gli 8,2 milioni nel 2024 per interventi a favore dei Comuni volti a migliorare la mobilità e la sicurezza stradale, gli 8,3 milioni nel 2023 e i 2 milioni nel 2024 per l’adeguamento della rete viaria regionale, i 10,3 milioni complessivi nel biennio 2023-2024 per il completamento della Treviso-Ostiglia, il finanziamento di 9,9 milioni nel 2023 per opere di bonifica ambientale, gli oltre 22,3 milioni annui per lo svolgimento delle attività dei lavoratori forestali, i 3,4 milioni nel 2023 per l’acquisto di convogli ferroviari per il trasporto regionale che ci consente di poter disporre di una flotta di eccellenza, moderna e funzionale”.
Luca Zaia ha anche affrontato la questione dei fondi comunitari, ricordando “la quota complessiva di cofinanziamento regionale di 38 milioni nel triennio. E siamo la Regione che investe meglio i fondi comunitari: spendiamo il 104 percento di quanto riceviamo”.
Il presidente ha poi toccato il tema dell’Addizionale Irpef. “Ricordo che non sono stato io a toglierla. Ma se ascoltiamo le molteplici sensibilità ed esigenze dei cittadini veneti, ci rendiamo conto che è molto controversa la questione se applicarla o meno, tenendo presente che comunque l’Addizionale non sarebbe certo sufficiente a risolvere tutte le nostre problematiche. Oggi, ad ogni modo, presentiamo un Bilancio senza Irpef: è una nostra scelta precisa. Non ci manca il coraggio, ma credo sia giusto anche valutare la manovra economica nazionale, che su 35 miliardi complessivi ne destina 21 per fare fronte alle emergenze sociali. E non deve passare il concetto che chi produce ricchezza debba essere penalizzato”.
Zaia ha fatto un passaggio sulla ‘fuga dei cervelli’. “Credo che se i giovani decidono di andare all’estero per arricchirsi dal punto di vista umano e professionale vadano incoraggiati. Ma è altrettanto giusto attenzionare anche i flussi in entrata, realizzando le giuste condizioni per rendere il Veneto attrattivo. Diversa è invece la questione di quei ragazzi che sono costretti a lasciare l’Italia: questo è un problema da risolvere”.
Il presidente ha quindi fatto il punto sulla Superstrada Pedemontana Veneta. “L’infrastruttura è in fase di conclusione: l’obiettivo è ultimarla entro il 2023. In dieci anni, avremo così realizzato un’opera assolutamente rilevante, di 94,5 chilometri, senza dimenticare i 68 chilometri di viabilità accessoria”.
“E sul fronte delle trivelle in Adriatico, indubbiamente rimangono diverse perplessità – ha ammesso Zaia – Ma ribadisco che non ci siamo piegati alla volontà del governo nazionale; ho chiesto ai ministri competenti che all’interno della commissione chiamata a fare le valutazioni tecniche necessarie vengano coinvolte le Università del Veneto”.
Luca Zaia ha concluso il suo intervento parlando di autonomia, “la sfida delle sfide, che rappresenta una assunzione di responsabilità, una scelta di modernità, culturale e organizzativa”.
“Siamo i portatori di un progetto dei padri costituenti che già allora immaginavano un Paese federalista – ha rivendicato con orgoglio Zaia – Oggi ci sono otto regioni che hanno chiesto l’autonomia; è stato avviato un dialogo con le regioni del Sud. Faccio presente che ‘l’Italia a due velocità’ è stata determinata dal centralismo, non certo dall’autonomia…”.
“Questo governo nazionale non ha alibi, perché è sostenuto da forze politiche che hanno sempre perorato l’autonomia – ha sentenziato il presidente della Regione – Nella manovra economica ho colto un segnale positivo: è stato stabilito un orizzonte temporale di 12 mesi; se entro il 2023 non venisse realizzata l’autonomia, sarebbe un fallimento nazionale”.
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