CRV – Presentata manovra di bilancio regionale: Stabilità 2023, Collegato e previsione 2023/25
13 Dicembre 2022 15:29
In apertura di seduta, il Consiglio regionale del Veneto ha designato, con 30 voti, su indicazione della maggioranza, il Prefetto dott. Vittorio Zappalorto quale componente aggiuntivo della Sezione regionale di controllo per il Veneto della Corte dei Conti.
Di seguito, l’Assemblea ha approvato, con 36 voti favorevoli e 9 astenuti, la Proposta di legge n. 170, di iniziativa della Giunta, di variazione al bilancio di previsione 2022-24, illustrata dal Relatore Silvia Cestaro (Lega/LV). 700mila euro andranno al Programma ‘Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale’ per l’organizzazione di mostre, manifestazioni e convegni di interesse regionale. 1 milione aggiuntivo è stato stanziato per far fronte alla richiesta di borse di studio universitarie, di cui alla Legge regionale n. 8/1998 ‘Norme per l’attuazione del diritto allo studio universitario’. 558mila euro sono stati destinati al Programma ‘Viabilità e infrastrutture stradali’ per rifinanziare la Legge regionale 25 ottobre 2001, n. 29, ‘Costituzione di una società di capitali per la progettazione, esecuzione, manutenzione, gestione e vigilanza delle reti stradali’; 122mila sosterranno il Programma ‘Trasporto per vie d’acqua’ per rifinanziare la L. reg. 8/1982 ‘Interventi regionali per il potenziamento delle infrastrutture e delle attrezzature nel settore dei trasporti’. Contestualmente, sono state ridotte di euro 2.380.000, nel 2022, le disponibilità del Titolo ‘Spese correnti’ della Missione 10 ‘Trasporti e diritto alla mobilità’, Programma 5 ‘Viabilità e infrastrutture stradali’, stante la mancata corresponsione di parte del canone al concessionario di Superstrada Pedemontana Veneta, in considerazione della non ancora completa entrata in esercizio della stessa.
Il Correlatore Giacomo Possamai (Pd) ha evidenziato come lo stanziamento di 1 milione per le borse di studio rappresenti indubbiamente un fatto positivo ma non sufficiente a coprire il fabbisogno, e ha quindi auspicato che il prossimo anno venga risolta la situazione degli studenti idonei non beneficiari; alla luce della nuova legge sulla Cultura, ha chiesto che i relativi bandi di finanziamento vengano strutturati su base tematica. Elena Ostanel (VcV) ha sottolineato come in regione il diritto allo studio non venga garantito, dato che le borse di studio sono state finanziate in ritardo di un anno, costringendo molte famiglie ad anticipare rilevanti importi, senza peraltro la sicurezza del loro effettivo rimborso: alla luce dell’entrata in vigore della nuova legge sulla Cultura, ha chiesto certezza, trasparenza e oggettività nell’individuazione dei criteri di assegnazione dei finanziamenti per sostenere le diverse realtà culturali, presentando un apposito odg che è poi stato approvato dall’Aula, nonché la tempestiva soluzione del problema degli studenti idonei non beneficiari di borse di studio. Anche Andrea Zanoni (Pd) e Cristina Guarda (EV) hanno denunciato la scarsa attenzione della Regione per i giovani, soprattutto in considerazione della non tempestiva risposta data agli studenti idonei ma non beneficiari. L’esponente di Europa Verde, in particolare, ha auspicato “più concretezza nelle politiche regionali per alimentare la speranza delle giovani generazioni”. Zanoni invece ha rimarcato “come sia strano che le risorse aggiuntive derivino proprio dalla Pedemontana Veneta…”. Arturo Lorenzoni, Portavoce dell’Opposizione, ha definito la proposta normativa in esame “una legge-cerotto” che non cura le ferite, e soprattutto: “è inaccettabile il ritardo nel finanziare le borse di studio”. Tra gli emendamenti approvati, sono stati stanziati 50mila euro per sostenere la Biblioteca internazionale ‘La Vigna’ di Vicenza, Centro di Cultura e Civiltà Contadina, e altri 50mila euro per sostenere la partecipazione della Regione alla Fondazione per il nuovo Teatro Comunale di Vicenza. Entrambi gli emendamenti sono stati sostenuti in modo trasversale dai consiglieri.
Il Relatore Luciano Sandonà (Lega/LV) ha poi illustrato la manovra di bilancio, ovvero i Progetti di Legge 154, 155 e 156: ‘Legge di Stabilità regionale 2023’; ‘Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2023’; ‘Bilancio di previsione 2023- 2025’. La Stabilità è adottata per far fronte a esigenze derivanti dallo sviluppo della fiscalità regionale, in corrispondenza dell’annuale approvazione della legge di bilancio. Contiene il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione e norme tese a realizzare esclusivamente effetti finanziari con decorrenza dal primo anno del triennio. Il Collegato contiene 3 articoli che innovano l’ordinamento regionale con disposizioni aventi riflessi sul bilancio per attuare il DEFR 2023-25: viene promossa l’attrattività territoriale degli investimenti e favorita l’operatività della Zona Logistica Semplificata (ZLS) Porto di Venezia, favorendo il rientro di investimenti da parte di imprese che in precedenza hanno delocalizzato le produzioni e l’arrivo sul territorio di nuovi investimenti di imprese attualmente non presenti; viene inserita nella L. reg. n. 12/2009 ‘Nuove norme per la bonifica e la tutela del territorio’ una norma finalizzata a studi e ricerche in materia di bonifica e di irrigazione che analizzino specifiche problematiche idrauliche del territorio classificato di bonifica, individuandone le relative soluzioni. Viene altresì modificato l’art. 75 della L. reg. 11/2001 ‘Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del D. lgs. n. 112/1998’, per disciplinare le modalità contabili di versamento delle tariffe per ispezioni già svolte da ARPAV, nelle attività di vigilanza e controllo, sul Sistema di Gestione della Sicurezza per le aziende definite di soglia inferiore. Il Bilancio di previsione 2023-25, che il Relatore ha definito “sostenibile, serio e che per il 13° anno consecutivo non mette mano nelle tasche dei veneti” si sostanzia in stati di previsione di entrata e di spesa per il triennio e in numerosi allegati. Gli stanziamenti di spesa di competenza sono determinati in relazione a esigenze funzionali e a obiettivi concretamente perseguibili nel periodo cui si riferisce il bilancio di previsione, escludendo quantificazioni basate sul criterio della spesa storica incrementale. Temi più rilevanti: la riconferma di 31 milioni annui nel triennio a favore delle scuole paritarie del Veneto; la riconferma dello stanziamento di quasi 6,2 milioni per le borse di studio, di 10 milioni per il rafforzamento degli ESU e di 3 milioni per il buono scuola; 78 milioni stanziati nel triennio per il sistema della formazione professionale; 16,5 milioni per ciascun esercizio del triennio per le opere di prevenzione e la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico; 17,3 milioni nel 2023 e 8,2 milioni nel 2024 per interventi a favore dei Comuni volti a migliorare la mobilità e la sicurezza stradale; 8,3 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 per l’adeguamento della rete viaria regionale; 10,3 mil. complessivi nel biennio 2023-2024 per completamento Treviso-Ostiglia (1 milione nel 2023 di risorse regionali e 9,3 mil. nel biennio di risorse statali); il finanziamento di 9,9 milioni nel 2023 per opere di bonifica ambientale; il finanziamento per lo svolgimento delle attività dei lavoratori forestali viene incrementato rispetto agli anni precedenti e portato a 22,3 mil. annui; 3,4 mil. nel 2023 per l’acquisto di convogli ferroviari per il trasporto regionale; oltre 14,2 milioni nel 2023 e 1,97 milioni nel 2024 e nel 2025 per il finanziamento dei livelli aggiuntivi di assistenza (extra-LEA), tra cui vanno annotate le azioni a favore dei soggetti afflitti dalla sindrome di Sjogren e l’attivazione del corso di laurea in medicina e chirurgia da parte dell’Università degli studi di Padova presso l’azienda Ulss n. 2; restano garantiti oltre 15 milioni annui per oneri del Tpl su rotaia; il finanziamento per oltre 15,5 milioni nel 2023 ed oltre 21 milioni nel 2024 e 2025 delle funzioni delegate alle Province, di cui 2 milioni annui per il ristoro dei canoni idrici; 5 milioni annui per gli alunni con disabilità, quasi 7 mil. annui per la polizia provinciale; 11 mil. nel biennio 2024-2025 per i centri per l’impiego e 1,65 mil. del fondo per le funzioni delegate; la conferma dei 2 mil. annui nel triennio 2023-2025 a disposizione per le coperture di spesa delle nuove leggi regionali di iniziativa del Consiglio regionale. Sul fronte della programmazione comunitaria, la quota complessiva di cofinanziamento regionale, pari a 38 milioni nel triennio, assieme ai finanziamenti statali e comunitari già allocati a bilancio, garantisce la conclusione della ‘vecchia’ programmazione 2014-2020. Per la nuova programmazione 2021-2027, al fine di garantire la piena ed efficiente operatività nella gestione delle risorse, in attesa dei piani di riparto delle risorse comunitarie e statali, sono stati stanziati nel bilancio 2023-2025 quasi 230 milioni complessivi.
Il Correlatore Vanessa Camani (Pd) ha affrontato in modo analitico, specifico e differenziato gli effetti prodotti dalla Legge di Stabilità, dal Collegato e dal Bilancio di previsione, e in particolare, soprattutto alla luce dei devastanti effetti prodotti sul nostro tessuto socio- economico dalla pandemia, dalla crisi energetica e dall’inflazione, ha chiesto politiche regionali di redistribuzione della ricchezza per ridurre le disuguaglianze sociali e rispondere in modo adeguato ai bisogni di tutte le persone, senza lasciare indietro i più vulnerabili. Per il Correlatore, “in questa situazione di grave disagio sociale, non ci sono le condizioni per un ‘Veneto tax free’. Servono investimenti sulle infrastrutture sociali, per avere una società veramente coesa e capace di affrontare il futuro. Ma per centrare questi obiettivi, non ci possiamo permettere di non applicare l’Addizionale Irpef”.
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