CRV – ‘Non per coraggio ma per amore’ di Andrea Cisternino
15 Dicembre 2022 16:30
Alla presenza della Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Francesca Zottis, del presidente della commissione consiliare Legalità, Andrea Zanoni, e della consigliera di Europa Verde, Cristina Guarda, è stato presentato oggi a palazzo Ferro Fini il libro di Andrea Cisternino, fotografo e animalista, ‘Non per coraggio ma per amore – la mia storia sotto le bombe con 400 animali da salvare’; un volume che l’autore ha scritto all’interno del rifugio per animali gestito dalla sua associazione, distante pochi chilometri da Kiev, durante l’invasione russa dell’Ucraina.
La Vicepresidente Zottis ha portato i saluti istituzionali e ha ringraziato l’autore “per aver portato qui, nella sede del Consiglio regionale, un messaggio di amore universale, positivo, che si è tradotto in dedizione totale per salvare gli animali maltrattati, prima in Italia e poi in Ucraina. Mi ha colpito molto la citazione ‘non per coraggio ma per amore’, un sentimento forte nei confronti degli animali, testimoniato anche a costo di mettere a repentaglio la propria vita. Ascoltare oggi la sua esperienza è stato un grande onore e un importante insegnamento per chi sta fuori e per noi consiglieri regionali che, tra i compiti istituzionali, abbiamo anche quello di tutelare il mondo animale”.
“Un libro che vuole lanciare un messaggio di amore universale, non solo per gli animali ma anche per le persone”, ha esordito l’autore.
“Sono appunti che ho scritto di notte, al buio, sotto i bombardamenti russi e ai meno 20 gradi dell’inverno ucraino – ha spiegato Cisternino – In un contesto drammatico, di guerra. La scrittura per me ha rappresentato uno sfogo, visto che non potevo parlare con nessuno, impossibilitato ad uscire dal rifugio. Ho raccontato quello che succedeva quotidianamente, per 40 giorni, l’orrore della guerra, le fatiche e le sofferenze degli animali e delle persone. Anche per far sopravvivere almeno i miei scritti, nel caso avessi perso la vita…Ho poi inviato gli appunti alla Mondadori, sono piaciuti… ed è nato il libro”.
“Già il 24 febbraio 2022, giorno dell’inizio dell’invasione, abbiamo subito il primo bombardamento, estremamente violento, da parte di caccia ed elicotteri russi provenienti dalla Bielorussia – ha ricordato l’autore – Non avevo mai creduto a Putin quando aveva dichiarato che non avrebbe mai invaso l’Ucraina: per fortuna, perché così ho potuto fare in anticipo scorte di fieno e crocchette, che sono serviti a sfamare i miei animali per circa tre settimane. Le esplosioni si sono susseguite per circa 40 giorni, di giorno e di notte, di notte e di giorno…Abbiamo dovuto affrontare due grandi problemi: la carenza di cibo, soprattutto la difficoltà di procurarci le crocchette per i 160 cani ospitati; e la difficile gestione di tre donne, bloccate con noi dalle bombe russe, che erano in grandi ambasce per la sorte dei propri figli che non potevano contattare. Ho dovuto farmi coraggio per infondere loro forza, anche cercando di sdrammatizzare in un contesto estremamente drammatico”.
“Siamo fortunatamente scampati a molti pericoli – ha confessato Cisternino – In più occasioni ho avuto un incontro ravvicinato con la morte e spesso mi sono chiesto se fossi ancora presente, futuro o…già passato! Fino ad inizio aprile, con la liberazione di quei territori e la fine dell’incubo, a cui avrei potuto sottrarmi prima, grazie all’aiuto offertomi dall’intelligence italiana. Ma ho rifiutato perché avrei dovuto abbandonare i miei animali, i miei amici”.
Andrea Cisternino ha ricordato che nel 2013 è stato insignito del premio nazionale ‘Agenda rossa Paolo Borsellino’, proprio per la sua battaglia contro i dog hunters che, in vista dell’Europeo 2012 di calcio, ‘ripulivano’ le strade uccidendo centinaia di cani randagi con metodi raccapriccianti. “‘Un riconoscimento per l’impegno profuso nel contrastare una mafia diversa da quelle tradizionali, ma pur sempre una mafia’: questa la motivazione del premio – ha aggiunto l’autore – La cosa mi ha ovviamente riempito di orgoglio”.
Andrea Zanoni, che ha voluto fortemente questa presentazione, è da molti anni, dal 2011, amico di Andrea Cisternino.
“Ho seguito ed appoggiato tutte le battaglie condotte da Andrea – ha esordito il consigliere regionale – Soprattutto, ricordo il suo impegno per combattere, in una città straniera, i dog hunters, gruppi organizzati malavitosi di Kiev che, in vista dei campionati europei di calcio del 2012, hanno compiuto cruenti stragi di cani randagi, di grandi dimensioni; esseri intelligenti, amati dalla popolazione locale. Andai a trovare Andrea a Kiev, in contatto con tanti cittadini e associazioni animaliste italiani. Ho interessato il Parlamento e la Commissione europea, denunciando queste deprecabili mattanze che hanno indignato l’opinione pubblica. Abbiamo ottenuto l’appoggio delle istituzioni, del sindaco di Kiev e del console italiano presso la capitale ucraina, per fermare queste attività illegali. Ho anche ottenuto l’appoggio dell’allora Premier Mario Draghi, del ministro degli Esteri Di Maio e del ministro della Difesa Guerini”.
“Ricordo che durante il mio viaggio in Ucraina ho avuto la fortuna di conoscere tantissimi attivisti, animalisti e associazioni che hanno appoggiato e difeso Andrea – ha concluso Zanoni – Ho visitato tanti rifugi privati provvisori, costruiti per cercare di sottrarre i cani all’uccisione. Fino a quando Cisternino ha aperto il suo rifugio, offrendo ospitalità non solo ai cani, ma anche ad animali da cortile, ad asini, cavalli, maiali, mucche, capre, pecore…Rammento ancora con dolore quando, nel 2015, venne appiccato un incendio al rifugio. Credo che solo una persona forte e coraggiosa come Andrea avrebbe potuto resistere in contesti così drammatici, senza fuggire via. E oggi sono contento che Andrea Cisternino sia qui a presentare il suo libro. Ho avuto il piacere, in passato, di partecipare a incontri con lui, sempre molto frequentati, a San Donà, Mestre e Treviso. E proprio a Treviso avremo un altro appuntamento con l’autore, nella serata di martedì prossimo, 20 dicembre”.
Cristina Guarda ha infine sottolineato come Cisternino porti “un forte messaggio di solidarietà, un sentimento universale che non fa distinzione di volti, ma parte dagli animali per arrivare alle persone; che ci invita ad amare e a rispettare ogni essere vivente”.
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