Come garantire alti livelli di sicurezza nei cantieri
27 Dicembre 2022 10:10
Si parla spesso di sicurezza nei cantieri, facendo riferimento alla necessità di dover garantire elevati livelli di prevenzione e protezione in ambienti di lavoro che purtroppo sono a volte caratterizzati da eventi infortunistici che possono essere anche di significativa gravità. Approfondiamo queste tematiche in un’intervista con l’Arch. Silvano Barani, dell’Area Tecnica Cantieri e Prevenzione Incendi di Teco S.r.l., che ci illustra le caratteristiche di questi ambienti di lavoro e le modalità per gestire la sicurezza in conformità alle leggi vigenti.
Come mai i cantieri possono essere ambienti di lavoro così critici?
“Il cantiere è un luogo di lavoro caratterizzato da una continua evoluzione nel tempo, molto spesso anche davvero molto rapida, delle caratteristiche dell’ambiente, delle lavorazioni svolte e dell’organizzazione, sia spaziale che temporale. Questo continuo cambiamento di situazioni determina quindi difficoltà maggiori nel definire e nel mantenere le corrette procedure di lavoro in sicurezza.”
Tra l’altro le attività che vengono svolte nei cantieri possono anche essere particolarmente pericolose?
“Certamente. Si pensi per esempio che nella maggior parte dei cantieri sono presenti lavori in quota, uso di ponteggi e operazioni di sollevamento e movimentazione di carichi ad opera di gru, così come operazioni di scavo con mezzi speciali di movimento terra e lavorazioni ancora più particolari come lavori nei cosiddetti spazi confinati.
Si pensi poi al fatto che molto spesso nei cantieri si trovano ad operare imprese esecutrici differenti. Si è quindi di fronte ad una molteplicità di rischi lavorativi e di attori che deve essere adeguatamente gestita, con competenza e responsabilità.”
Quali sono le modalità che la legislazione vigente prevede per la corretta gestione della sicurezza nei cantieri?
“Il D.Lgs. 81/08, che è il Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, prevede una specifica parte espressamente dedicata al mondo dei cantieri: è il suo Titolo IV. È importante sottolineare il fatto che la legge prevede che il committente, nel momento in cui ha la necessità di aprire un cantiere, debba nominare figure dedicate alla gestione della sicurezza nei cantieri. Tali figure sono il Responsabile dei Lavori, il Coordinatore per la Progettazione ed il Coordinatore per l’Esecuzione. Queste figure hanno compiti differenti e di fatto rappresentano il braccio operativo che, per conto del committente, gestisce la sicurezza sul cantiere, già a partire dalla fase progettuale.”
Quindi si deve pensare in sicurezza già prima che il cantiere abbia inizio?
“La ratio della legge è proprio questa. Non a caso una delle figure principali è proprio il Coordinatore in Fase di Progettazione, il cui compito principale è quello di redigere il cosiddetto Piano di Sicurezza e Coordinamento. Si tratta di un documento che analizza le diverse fasi lavorative che l’attività in progetto dovrà prevedere.
Per ogni fase lavorativa vengono valutati tutti i rischi presenti, considerando tutte le eventuali sovrapposizioni spaziali e temporali. Nella gestione del cantiere possono infatti emergere problematiche quando si hanno più imprese che lavorano nelle stesse aree di cantiere, creando quindi interferenze tra le loro attività che possono comportare pericoli. Lo scopo di questo Piano è quello di prevedere quindi già in fase progettuale queste eventuali criticità e gestirle prescrivendo misure di prevenzione e protezione che le imprese esecutrici dovranno mettere in atto, sotto il diretto controllo del Coordinatore in Fase di Esecuzione.”
Il Coordinatore in Fase di Esecuzione è una figura aggiuntiva prevista durante l’esecuzione delle opere?
“È una figura che può coincidere con il Coordinatore in Fase di Progettazione, ma non necessariamente. Possono essere anche figure distinte. Diciamo che il compito del Coordinatore in Fase di Progettazione è ovviamente più progettuale, come lascia intendere la definizione del ruolo; tanto prima viene nominato e coinvolto, tanto più può partecipare in modo incisivo alla fase progettuale vera e propria, condividendo con i progettisti dell’opera soluzioni costruttive più sicure.
Il Coordinatore in Fase di Esecuzione invece è una figura che interviene in campo, con una vigilanza attenta e costante delle fasi lavorative, con una continua cooperazione con le imprese esecutrici, con cui occorre fare frequenti riunioni di coordinamento, in quanto tutto passa sempre attraverso una buona progettualità dei singoli step lavorativi, mettendo sullo stesso piano le esigenze lavorative e le esigenze di sicurezza. Ci vuole molta sinergia, molto senso di responsabilità e molta competenza da parte di tutti.”
Occorre avere requisiti specifici per poter ricoprire questi ruoli?
“Sì, la legge prevede che la persona che ricopre questo incarico sia una persona diplomata o laureata in discipline tecniche, che abbia anche un certo numero di anni di esperienza lavorativa e che abbia frequentato un opportuno corso di formazione della durata di 120 ore con aggiornamenti periodici di 40 ore ogni cinque anni. Questo perché occorre sempre tenersi al passo con le tecnologie sempre più moderne che si possono proporre in cantiere come misure di miglioramento della sicurezza.”
Ci può fare qualche esempio?
“Certamente. Sono possibili per esempio sistemi di controllo di accesso al cantiere, che praticamente garantiscono il fatto che possa entrare solo il personale autorizzato per cui l’impresa ha prodotto tutta la documentazione corretta ed in corso di validità, dalla regolarità di assunzione alla completezza della formazione per esempio. Esistono poi strumenti di smart safety che, ricorrendo alla digitalizzazione ed all’innovazione tecnologica permettono di rendere il cantiere più sicuro, ad esempio rilevatori di gas o sostanze tossiche, DPI dotati di sensori, airbag da cantiere contro le cadute dall’alto.”
Deve essere estremamente gratificante aver contribuito a finire un’opera salvaguardando la sicurezza di tutti coloro che ci hanno lavorato
“Sì, perché come Coordinatore hai modo di vivere il cantiere in tutte le sue fasi, di conoscere da vicino lavorazioni anche sempre tecnologicamente nuove, hai modo di confrontarti con i progettisti, con i direttori dei lavori, con le imprese e le maestranze. Ogni cantiere è un’esperienza tecnica e umana unica, che permette anche di creare rapporti consolidati nel tempo.
Negli anni ho avuto la fortuna di seguire anche cantieri di una certa rilevanza, sia dal punto di vista tecnico che artistico ma, indipendentemente dall’opera realizzata, in tutti i cantieri la gratificazione maggiore è quella di vedere nel corso dei lavori quanto una corretta gestione e comunicazione degli aspetti della sicurezza riesca a modificare e a migliorare in positivo il comportamento nelle persone e la loro percezione dei rischi e dei pericoli presenti.”
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