CRV – Il ritorno del lupo sulle montagne vicentine: presentato il libro di Jessica Peruzzo
07 Febbraio 2023 17:07
A palazzo Ferro Fini è stata ospitata la presentazione del libro di Jessica Peruzzo “Il ritorno del lupo sulle montagne vicentine: implicazioni sociali, turistiche ed economiche”. Sono intervenuti, oltre all’autrice, i consiglieri regionali Cristina Guarda (EV) e Andrea Zanoni (Pd).
Cristina Guarda ha sottolineato “l’approccio onesto e coraggioso dell’autrice, perché Jessica Peruzzo ha messo al centro non solo l’essere umano, e come esso debba interagire con il lupo, in particolare nei territori di montagna, ma ha attenzionato anche lo stesso lupo, senza alcuna speculazione. Questo metodo di lavoro ci deve servire da insegnamento: la Politica è chiamata a offrire risposte in ordine alla gestione del lupo, senza sostenere acriticamente abbattimenti e misure drastiche, ma affrontando scientificamente il tema. L’autrice, nelle proprie conclusioni, ci ha dato preziosi consigli, gli stessi peraltro che, anche grazie al suo testo di laurea e alla collaborazione con alcuni malghesi dell’Altopiano, disponibili a seguire un percorso di sperimentazione, avevamo proposto alla maggioranza e all’Assessore di allora, per cercare di risolvere la conflittualità tra il lupo, i malghesi, gli allevatori e, più in generale, coloro che vivono i territori di montagna”.
“E’ importante leggere questo libro – ha osservato la consigliera – innanzitutto per informarsi sul lupo, sulla sua storia, sulle strategie applicabili per rapportarsi correttamente con lo stesso; ma il volume può essere un utile supporto in particolare per i politici, della Regione Veneto e non solo, affinché affrontino questo tema non solo con la volontà di difendere le aree montane, i malghesi e chi vi abita, ma anche definendo strategie idonee e finanziare progettualità in grado di proporre soluzioni efficaci malga per malga; e serve anche una corretta informazione per vincere i timori e superare le esasperazioni che il lupo suscita. Quindi, auspico che vi sia una efficace comunicazione e una continua assistenza a tutti i malghesi e ai cittadini che abitano nei territori montani o che semplicemente si approcciano alla montagna. Sono convinta che dalla consapevolezza possa nascere la possibilità di trovare soluzioni e instaurare un clima corretto e sereno, per sentirci dentro la natura, non suoi padroni”.
“Le soluzioni che proponiamo per arrivare a una corretta convivenza tra uomo e lupo – ha concluso Cristina Guarda – sono quelle di avviare studi malga per malga, di declinare soluzioni di prevenzione all’interno dei singoli pascoli, pianificando assieme ai malghesi attività di informazione, assistenza e segnalazione; anche gestendo, eventualmente, casi di ‘lupo confidente’, vista la natura fortemente antropizzata dei nostri territori, per ovviare a comportamenti sbagliati dell’animale, causati sempre da nostre cattive abitudini, ricordiamocelo. E ribadisco come l’abbattimento, fino ad oggi, ha determinato, in alte percentuali, un aumento delle predazioni e non solo una situazione di stallo”.
Andrea Zanoni, componente della commissione consiliare Ambiente, ha sottolineato come “il testo di Jessica Peruzzo è molto importante perché offre un contributo tecnico scientifico che spiega in modo efficace gli effetti e le implicazioni innescati dal ritorno del lupo nella nostra Regione, analizzando gli impatti prodotti sul territorio, sui cittadini e anche sulla politica. Il libro è utile perché credo che in tutte le tematiche che investono i rapporti tra uomo e ambiente sia fondamentale il giusto approccio tecnico scientifico e la corretta conoscenza della materia. La fatica letteraria di Jessica Peruzzo approfondisce bene diversi aspetti e rappresenta un prezioso contributo anche per la politica, in quanto ci aiuta a comprendere come il lupo non sia solo predazioni e titoli sui giornali, ma possa soprattutto diventare opportunità economica per un settore strategico e in continua evoluzione come quello del turismo sostenibile. Grazie a questo libro, i turisti hanno l’occasione di conoscere le nostre montagne e i territori dove è tornato il lupo, dopo decenni di assenza”.
Jessica Peruzzo, autrice del libro, ha spiegato che “il lupo è arrivato nel vicentino circa una decina d’anni fa, con l’espansione del primo branco nato in Lessinia, i cui discendenti sono arrivati fino a noi. Ma ci sono lupi che provengono dal resto d’Italia e dall’Europa. Dobbiamo capire che ormai questo animale sarà una presenza stabile nei nostri territori, in quanto le zone montane venete sono ricchissime di ungulati selvatici, la loro preda preferita; e inoltre c’è minore pressione antropica rispetto alla pianura e tantissimo bosco, insomma qui il lupo ha proprio trovato il proprio habitat ideale. Pertanto, è necessario tornare a proteggersi, tutelando gli animali da reddito, con l’utilizzo di efficaci protezioni, anche elettrificate, e di dissuasori acustici. Mentre l’uomo non deve avere timori particolari di camminare attraverso i boschi, dato che il lupo non attacca le persone. Chi ha cani e gatti deve tenerli sotto custodia di notte e usare il guinzaglio durante il giorno. Ed è importante effettuare una corretta gestione dei rifiuti, dato che i lupi, come d’altra parte un po’ tutti gli animali, ne sono attratti”.
“Bisogna favorire la convivenza del lupo con il mondo dell’allevamento e con quello venatorio – ha chiosato l’autrice – Sottolineo come le principali implicazioni sociali innescate dal ritorno del lupo vanno individuate nei conflitti provocati con gli allevatori. Mentre sotto l’aspetto turistico la figura del lupo è bivalente: da una parte, la sua presenza favorisce l’afflusso di visitatori in quanto è indice di un ambiente molto sano ed equilibrato; dall’altra, può suscitare timori e scoraggiare quindi i turisti. Sotto l’aspetto economico, invece, la mia ricerca ha dimostrato come non sia stato rilevato alcun significativo calo degli indotti”.
Il libro di Jessica Peruzzo si suddivide in quattro capitoli: il primo, spiega le principali caratteristiche, morfologiche e di comportamento del lupo, la sua storia; il secondo, cala l’animale nella dimensione umana, individuando le implicazioni sociali del suo ritorno; il terzo, affronta l’impatto turistico, mentre l’ultimo capitolo dà spazio alle ricerche svolte dall’autrice sul campo e all’analisi dei risultati prodotti.
Il lupo vive in un branco composto di 7/8 esemplari, con una densità demografica di 2/4 animali per 100 km quadrati. Il branco presenta una rigida struttura gerarchica, comunque in continua evoluzione, con al centro la coppia ‘alfa’.
Dal 1974 è stata predisposta, in Italia, la protezione legale del lupo, sceso in quegli anni a una esigua consistenza numerica.
Il volume evidenzia la difficile convivenza con gli allevatori e individua alcune soluzioni per monitorare la presenza dei lupi: l’uso di collari GPS, di foto- trappole, dello snow- tracking, del tracking, del wolf- howling (ascolto degli ungulati), l’effettuazione di analisi genetiche.
Mentre i principali pericoli per i lupi sono rappresentati dall’ibridazione con i cani, che determina la perdita della loro purezza genetica e li espone a un concreto rischio di estinzione, le malattie canine, il bracconaggio, la perdita del loro habitat, la frammentazione con le infrastrutture e gli investimenti stradali.
La ricerca di Jessica Peruzzo è stata effettuata a Campogrosso di Recoaro, sull’Altopiano di Asiago e sul Massiccio del Grappa. L’autrice ha intervistato operatori economici ed allevatori. Alcuni risultati della sua indagine: il 70% dei quasi 200 intervistati, in 4 anni di lavoro, ritiene che non vi sia alcun rischio causato dal ritorno del lupo, mentre il 74% si è detto incuriosito ed attratto da questo animale. Il 95% ritiene possibile la convivenza con l’uomo.
La maggior parte degli allevatori ha invece espresso forte preoccupazione per la presenza del lupo, dicendosi non preparata al ritorno di questi animali, che secondo loro è stato mal gestito, anche a fronte di insufficienti risarcimenti dei danni provocati e a recinzioni non idonee.
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