CRV – A palazzo Ferro Fini, assemblea generale Rete Elisan, network europeo politiche sociali
02 Marzo 2023 14:55
Si è svolta questa mattina a Venezia, a palazzo Ferro Fini, nella sala stampa Oriana Fallaci del Consiglio regionale del Veneto, l’assemblea generale della Rete Elisan – European Local Institution and Social Action in Europe, la Rete Europea delle Istituzioni Locali e dell’Azione Sociale promossa e coordinata dall’associazione francese Unccas (Unione Nazionale dei Servizi Sociali dei Comuni di Francia), lanciata nell’ottobre del 2006 a Metz allo scopo di rappresentare gli Assessorati ai servizi sociali degli enti locali territoriali. All’evento, introdotto dal Presidente dell’Assemblea legislativa veneta Roberto Ciambetti e dall’Assessore regionale alla sanità e ai servizi sociali Manuela Lanzarin, hanno partecipato e sono intervenuti, con la Presidente di Elisan Sylvie Carrega, il Presidente del comitato di gestione Jean Max Trouillet e il direttore di IFFD (International Federation for Family Development) Ignacio Socias, anche i rappresentanti delle delegazioni di Polonia, Francia, Grecia, Austria, Italia, Spagna, e i membri del Comitato di esperti del Consiglio d’Europa; presenti anche l’Assemblea delle OING con i rappresentanti di 2 commissioni, la città di Rotterdam, il Polibienestar di Valencia, la rete Esan, e Israa Treviso.
“Mi fa estremamente piacere accogliere a Elisan – ha affermato il Presidente Ciambetti dopo i saluti e i ringraziamenti istituzionali – l’importante delegazione polacca di Kujawsko Pomorskie guidata dal suo presidente Piotr Calbecki, che oggi è il nostro ospite d’onore. Ringrazio in particolare Sylvie Carrega e Jean Max Trouillet per il grande lavoro che hanno svolto nella guida di Elisan in questi anni, permettendoci di crescere e portandoci al punto che ci permette oggi un salto di qualità. La crisi ucraino-russa rischia di degenerare e trascinare l’intera Europa verso il baratro di un conflitto in cui non possiamo escludere l’uso di bombe atomiche. Dobbiamo avere coscienza dell’emergenza umanitaria vissuta dal popolo ucraino, sopportata in grande parte dai voivodati polacchi che hanno risposto in maniera straordinaria. Dobbiamo essere pronti anche noi con la nostra rete anche a sostenere gli scenari peggiori così come, ed è questa la mia speranza, la rinascita dell’Ucraina nel processo di pace e nel pieno rispetto del diritto internazionale”.
“Ci attendono sfide epocali – ha ricordato il Presidente Ciambetti – dalla lotta ai cambiamenti climatici, la transizione all’uso di fonti energetiche rinnovabili, la questione demografica che nella nostra realtà coincide anche con il progressivo invecchiamento della popolazione, oltre alle tematiche sempre più gravi legate alle nuove povertà, l’impoverimento dei ceti medi accelerato dall’andamento congiunturale dell’economia con l’aumento dell’inflazione che colpisce soprattutto i più deboli. Non sottovalutiamo le potenziali e gravi tensioni sociali che il quadro generale può generare a breve, mentre l’esperienza ereditata dalla pandemia da Covid ha portato all’attenzione di tutti la necessità di sviluppare sempre più la telemedicina e quella e-Health pubblica, la sanità ad alta tecnologia, che permetterà di fornire assistenza qualitativamente elevata a costi relativamente contenuti. Nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile, i governi locali svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l’80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 è associato alle attività urbane. Promuovere la transizione verso un’economia circolare risulta essenziale in modo da programmare un piano d’azione per raggiungere un’economia sostenibile. Proprio ieri pomeriggio la Commissione consiliare competente del Parlamento veneto ha approvato il mio progetto di legge sul nuovo sistema di economia circolare in Veneto: rappresenta un modello fondato sullo sviluppo sostenibile che tende a mantenere in uso per il maggior tempo possibile prodotti, materiali e servizi, al fine di permettere ai sistemi naturali di rigenerarsi, minimizzando l’utilizzo di materie prime e la creazione di rifiuti e inquinamento, massimizzando nel contempo il valore di servizi, prodotti, materiali e risorse. Il mio Progetto di legge è strutturato in maniera da prevedere un Piano regionale per l’economia e lo sviluppo circolare, un Responsabile regionale per la transizione circolare e la creazione di una settimana dell’economia circolare che potrebbe essere parte di una iniziativa europea ed internazionale. In questo contesto vorrei sottolineare e ringraziare l’importante lavoro dell’IFFD, protagonista ieri del successo del lancio della Carta di Venezia attualizzata con l’impegno da parte dei suoi firmatari per la raccolta di buone pratiche da presentare all’ONU per l’implementazione dell’OSS 11. Ricordo la data di scadenza per il rapporto di monitoraggio del 31 marzo, ma anche il lancio del gruppo di lavoro da parte della città di San Paolo che include i temi della sicurezza alimentare, dell’energia e dell’economia circolare. Le proposte che riguardano i giovani giungono dal collega greco di South Aegean per la protezione dei minori e delle famiglie che include la Cybersecurity, materia che ho affrontato personalmente coinvolgendo in Veneto l’Agenzia di controllo delle Comunicazioni, il Corecom, con il quale abbiamo varato un piano di lavoro di concerto con l’Università di Padova, l’Ufficio scolastico regionale e la Polizia postale italiane sul Cyberbullismo. Forse il contesto del European Year of Skills e i programmi comunitari di riferimento potrebbero offrire una cornice interessante per lo sviluppo di queste iniziative”.
“Il Consiglio regionale – ha concluso Ciambetti – implementerà un nuovo sito web per la nostra rete in modo da valorizzare e rilanciare le nostre attività comuni, lo scambio di informazioni e il confronto anche con la vasta platea dei cittadini che sempre più usano la rete alla ricerca di informazioni”.
“Tra le priorità nel campo socio-sanitario della nostra regione sulle quali saremmo interessati a condividere, strategie, esperienze, progetti e risultati per affrontare le sfide attuali – ha ricordato l’Assessore Lanzarin – ci sono innanzitutto gli interventi a sostegno della famiglia e della natalità: è appena stato approvato il Programma triennale degli interventi 2022-24 e siamo quindi interessati a impegnarci a livello europeo e internazionale per operare e valorizzare la famiglia quale pilastro centrale del sistema sociale. A proposito dell’emergenza Covid, siamo interessati a condividere esperienze volte a indirizzare potenziare e garantire la prevenzione e la presa in carico multidisciplinare di pazienti e delle loro famiglie con adeguati interventi in ambito sanitario e socio-sanitario. Tra le ulteriori priorità, sulla base dei primi dati della sperimentazione svolta a livello territoriale, in particolare attraverso Unità Funzionale Distrettuale Adolescenti, l’iniziativa volta a tutelare la salute e il benessere psicologico individuale e collettivo, tenendo conto delle forme di disagio psicologico dei bambini e degli adolescenti conseguenti alla pandemia. Anche il tema dell’invecchiamento attivo, come dimostra la nostra legge, rappresenta una nostra priorità per superare le visioni settoriali ed entrare in un’ottica di sistema nell’affrontare le sfide legate all’invecchiamento; esperienze positive in tal senso sono quelle che promuovono e mettono in pratica una collaborazione interministeriale o, a livello regionale, interassessorile, superando la visione classica che demanda perlopiù ai soli responsabili delle politiche sociali e sanitarie la produzione e la gestione degli interventi in tale ambito”.
“Tra gli Obiettivi di breve termine – ha aggiunto l’Assessore Lanzarin – la Costituzione di un Osservatorio nazionale per l’invecchiamento attivo, la Costituzione di strumenti regionali come “Tavoli regionali permanenti sull’invecchiamento attivo”, o simili. Inoltre, come illustrato dal nostro piano socio sanitario regionale 2019-2023, l’obiettivo è porre il cittadino al centro delle politiche per la promozione e lo sviluppo della salute individuale e collettiva. La telemedicina è stata individuata come un pilastro del PNRR; un esempio è stato implementato dall’Ulss7 Pedemontana dal 2021, un modello sperimentale di telemedicina con un progetto di medicina di comunità che estende il campo di applicazione ai pazienti di farmacie o anziani residenti in case di riposo del territorio. Quest’esperienza è stata appena selezionata per un finanziamento europeo attraverso un programma Interreg Europe CARES il cui capofila è la regione Kujawsko-Pomorskie, qui presente. Nella lotta contro la povertà, il Veneto intende adottare un approccio che integri politiche sociali con altre tipologie di interventi che favoriscano l’occupabilità delle persone svantaggiate, attraverso percorsi di rafforzamento delle competenze e di inserimento lavorativo. Il Veneto, inoltre, ha tra gli obiettivi strategici il contrasto al fenomeno della tratta degli esseri umani: nel 2021 ha assunto la titolarità del progetto N.A.V.I.G.A.Re “Network Antitratta Veneto Intersezioni Governance Azioni Regionali”. In aggiunta, a livello europeo si è appena concluso il progetto N.E.x.T. TO YOU composto da un consorzio multi-stakeholder della società civile e dalle autorità governative locali di 4 Stati membri, Italia, Belgio, Francia e Spagna, finanziato dal programma AMIF. L’obiettivo è di fornire protezione e assistenza ai minori e ai giovani adulti vittime di tratta per un migliore recupero dalle loro esperienze traumatiche e per più rapida integrazione nella società”.
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