CRV – Approvato Programma triennale ed Elenco annuale dei lavori pubblici regionali
07 Marzo 2023 16:34
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato a maggioranza la PDA n. 58/2023 “Adozione del Programma triennale 2023-2025 ed Elenco annuale 2023 dei Lavori pubblici dell’Amministrazione Regione del Veneto”.
La Proposta di Deliberazione Amministrativa era stata licenziata a maggioranza dalla Seconda commissione consiliare permanente e oggi è stata presentata in Aula dal Relatore, il consigliere Giulio Centenaro (Lega/LV), e dal Correlatore, il consigliere Andrea Zanoni (Pd).
Come ha spiegato il Relatore Centenaro, l’art. 21 del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, “Programma degli acquisti e programmazione dei lavori pubblici”, dispone che ‘le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori adottino il programma biennale degli acquisti di beni e servizi e il programma triennale dei lavori pubblici, nonché i relativi aggiornamenti annuali, e che tali programmi siano approvati nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio’.
La Legge regionale n. 27 del 2003 “Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni in zone classificate sismiche”, all’articolo 4, comma 2, dispone che ‘il Programma triennale, i suoi aggiornamenti annuali e l’Elenco annuale dei lavori siano adottati dalla Giunta regionale, approvati dal Consiglio regionale e pubblicati, secondo le modalità e nei termini disciplinati con regolamento della Giunta regionale, nel rispetto dei principi stabiliti dalla normativa statale in materia di contratti pubblici di lavori’.
L’inserimento delle proposte di intervento nel Programma triennale dei lavori pubblici è avvenuto mediante la compilazione, da parte delle strutture regionali che hanno rilevato il fabbisogno, degli schemi-tipo, di cui al D.M. n. 14 del 16 gennaio 2018, attraverso le funzionalità dell’apposito applicativo informatico.
Con delibera n. 54 del 26.01.2023, la Giunta Regionale ha adottato lo schema di Programma triennale 2023-2025 e dell’Elenco annuale 2023 dei Lavori pubblici di competenza regionale, di cui all’art. 2, comma 2, lett. a) della L.R. 27/2003, che ricomprende interventi il cui valore superi i 100 mila euro.
Il Programma si compone dei seguenti documenti, al netto di quelli che risultano vuoti: Scheda A: Quadro delle risorse necessarie alla realizzazione del programma; Scheda D: Elenco degli interventi del Programma (nel quale, tra le altre cose, viene indicato il livello di priorità di ciascun intervento, massima, media, minima); Scheda E: Interventi ricompresi nell’Elenco annuale.
Le risorse stimate per la realizzazione di 96 interventi, previsti nelle annualità 2023, 2024 e 2025, sono state quantificate in euro 157,756,096.70.
Sono 48 gli interventi nuovi ricompresi nell’Elenco annuale 2023 (13 riproposti), di cui 28 interessano la difesa del suolo, per un importo complessivo di oltre 104 milioni.
Nel suo intervento, il Correlatore Zanoni ha osservato come “il Programma triennale e l’Elenco annuale dei lavori pubblici non danno nuovi impulsi e non rappresentano quel cambio di rotta che sarebbe auspicabile per affrontare le nuove emergenze, in primis quella idrica, con i nostri fiumi ormai a secco. Ci sarebbe l’estrema necessità di lavori pubblici che si occupino anche di questi aspetti emergenziali. E accusiamo gravi ritardi sul fronte della tutela della biodiversità in relazione all’Agenda europea 2030. Perché, ad esempio, non fare all’interno di ogni Parco regionale un ‘Centro- natura’?”. Zanoni ha anche denunciato che “mancano i finanziamenti del Sistema Ferroviario Metropolitano regionale (SFMR), che decongestionerebbe il traffico su gomma e diminuirebbe l’inquinamento dell’aria”, e che “mancano le opere complementari della Pedemontana Veneta”.
Il Correlatore avrebbe gradito “l’inserimento nei lavori pubblici di impianti di depurazione: in generale, mancano tutte le opere che servirebbero ora”.
Nel corso della discussione generale, Jonatan Montanariello (Pd) ha evidenziato come manchino interventi sulla ciclabilità, anche se questi trovano altre fonti di finanziamento, e nel settore Cultura. Il consigliere Dem ha invece apprezzato gli interventi legati alla difesa del suolo, anche se ha sottolineato la carenza di quelli collegati alla viabilità. Per Montanariello manca altresì la spiegazione politica in merito a interventi che non sono stati ancora completati o che sono addirittura scomparsi.
Cristina Guarda (EV) ha posto l’attenzione sulle grandi opere per il contenimento del rischio idrogeologico che devono essere interconnesse con la tutela degli ecosistemi.
Il Portavoce dell’opposizione, Arturo Lorenzoni, ha denunciato la mancanza di interventi che sappiano guardare al futuro, in particolare nel settore dell’energia. Per Lorenzoni la Regione manca di capacità di visione.
Silvia Rizzotto (Lega/LV), presidente della Seconda commissione, ha chiarito come nella PDA siano ricomprese solo opere pubbliche il cui committente è la Regione del Veneto. Per Rizzotto è importante che si sia data priorità di intervento per la tutela del rischio idrogeologico. Il presidente della Seconda commissione ha altresì ricordato che è stato presentato in commissione una proposta normativa, di sua iniziativa, che pone a carico della Giunta regionale l’onere di trasmettere al Consiglio, per ciascun intervento ricompreso nel Programma triennale e nell’Elenco annuale dei lavori pubblici, una Scheda che contenga informazioni sullo stato di avanzamento fisico e finanziario dell’intervento stesso.
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