CRV – Infortuni sul lavoro e malattie professionali in Veneto
18 Maggio 2023 16:42
Nel corso della seduta odierna della Quarta commissione consiliare permanente, presieduta da Andrea Zanoni (Pd), vicepresidente Roberto Bet (Lega/LV), è stata presentata la Relazione relativa al percorso conoscitivo, iniziato a marzo 2022 e concluso un anno dopo, della commissione sul tema degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in Veneto.
La Relazione evidenzia le criticità e le opportunità che potrebbero contribuire a mitigare il fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, con il fine di calibrare le future iniziative politiche, nel rispetto dei limiti alle competenze riconosciute alle Regioni dall’Ordinamento.
Il percorso conoscitivo si è articolato in 21 sedute, durante le quali sono stati consultati circa cinquanta interlocutori, tra cui esponenti di istituzioni come INAIL, Ispettorato interregionale del Lavoro e SPISAL. Queste istituzioni, unite a rappresentanti sindacali, esponenti datoriali e settori produttivi specifici, come l’edilizia e l’agricoltura, hanno fornito un quadro trasversale delle questioni legate agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali.
La Relazione si articola in cinque sezioni, che riportano una sintesi tematica delle risultanze, il quadro normativo sulla sicurezza sul lavoro, dati statistici sugli infortuni e le malattie professionali, le relazioni sulle singole audizioni svolte e le conclusioni dell’indagine, oltre a vari approfondimenti tematici specifici.
La Relazione si pone come strumento di lavoro per l’elaborazione di iniziative politiche mirate a fronteggiare gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali nel Veneto. Nel redigere il documento, si è prestata particolare attenzione alla ‘navigabilità’ delle informazioni: infatti, la prima sezione offre una panoramica generale delle problematiche affrontate, permettendo una comprensione immediata dei temi centrali; prossimamente, per chi desiderasse approfondire, sono disponibili sia le relazioni dettagliate delle singole audizioni, sia una documentazione più ampia e specifica, raccolta in un volume allegato separato.
Tra i temi ricorrenti, vi sono la formazione e la promozione della cultura della sicurezza del lavoro: trasversalmente accettata è la tesi che sia cruciale che già a scuola vengano trattati questi temi e sia importante investire soprattutto nei lavoratori più giovani, con una formazione adeguata ai rischi specifici. In generale, è emersa la necessità di superare atteggiamenti di mero rispetto formale delle norme, che comunque andrebbero adattate a un contesto produttivo fatto di piccole imprese, a favore di azioni realmente in grado di mitigare i rischi per i lavoratori. La necessità di pensare a una formazione specifica per lavoratori stranieri con scarsa padronanza della lingua italiana è altresì emersa con chiarezza.
Pure il ricorso ad affidamenti irregolari è stato segnalato come fattore di criticità, in quanto proprio i subappalti nasconderebbero casi di mancato rispetto dei contratti nazionali, con la conseguenza di mettere a rischio i lavoratori e, al contempo, di inquinare la leale concorrenza. In tale ambito, il ruolo degli enti di controllo è stato riconosciuto come di fondamentale importanza, non solo in funzione sanzionatoria, ma anche di accompagnamento alle imprese in un percorso di adozione di pratiche di lavoro salubri.
Infine, si è riscontrato un atteggiamento di fiducia sulle potenzialità del nuovo Piano strategico 2021-2023 per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, promosso dalla Giunta regionale.
Specifici approfondimenti tematici hanno riguardato il settore sanitario, al fine di comprendere le sfide emergenti in un contesto lavorativo già sotto pressione a causa della pandemia, le condizioni di lavoro delle Forze di sicurezza, il tema dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), con particolare attenzione alla tutela della sicurezza e della salute degli studenti coinvolti.
A margine della seduta, il presidente Zanoni ha sottolineato come “si è trattato di un lavoro di mesi, impegnativo, che ci ha visto confrontarci con un gran numero di soggetti, sentiti in rappresentanza di istituzioni, associazioni di categoria e Forze dell’ordine; un lavoro che ci ha permesso di arrivare a questo importante e corposo documento, che mette chiaramente in evidenza le criticità che troppo spesso portano agli infortuni sul lavoro, anche purtroppo fatali. Il lavoro realizzato deve diventare un punto di partenza per rimediare alle lacune emerse durante le audizioni, con l’auspicio di ridurre al massimo questo drammatico fenomeno”.
Il vicepresidente Bet, nel fare proprie le considerazioni espresse dal presidente Zanoni, ha ringraziato “tutti i soggetti intervenuti nel corso delle audizioni, che hanno offerto il proprio prezioso contributo; il mio ringraziamento va anche alle Strutture regionali coinvolte e in particolare all’Assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, che è stata ospite in commissione. Tutto questo, dimostra come la Regione del Veneto sia sempre molto attenta al tema della sicurezza sul lavoro e impegnata ad aumentare l’attenzione sui controlli e sulle procedure finalizzate a garantire ai lavoratori del Veneto, in tutti i settori, la giusta tutela. Il documento che è stato elaborato servirà per rendere più efficaci le politiche regionali in tema di sicurezza sul lavoro, per quanto di competenza della Regione”.
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