Consiglio Veneto dedica un minuto di silenzio alla memoria di Silvio Berlusconi
13 Giugno 2023 14:13
In apertura dei propri lavori odierni il Consiglio regionale del veneto ha dedicato un minuto di silenzio per commemorare la “scomparsa di Silvio Berlusconi, fondatore e anima di Forza Italia, partito politico che ha avuto la fiducia di molti Veneti” ha detto il presidente Ciambetti prima di ricordare oil legame tra l’uomo politico e imprenditore con il Veneto, citando quindi l’omaggio reso dal presidente della Repubblica Mattarella. “Egli ha cambiato innovandola, anche come imprenditore e non solo nello sport o nei mass media, l’Italia – ha proseguito Ciambetti – aprendo la strada in politica ad una cultura laica e liberale di un nuovo centro-destra che senza di lui avrebbe faticato molto ad esprimersi ma che è stato determinante nel bipolarismo che ha caratterizzato gli ultimi 25 anni della nostra vita politica. Circa 36 i processi che dovette affrontare, sparsi in tutta Italia, che, eccetto uno in cui è stato condannato, si chiusero o con il non doversi procedere per prescrizione o con l’assoluzione, con l’archiviazione o il proscioglimento in fase di indagine o udienza preliminare. Numeri e casi su cui dobbiamo pensare. Riflettere sulla sua figura, la sua storia e la sua complessità non sarà un esercizio inutile ma compito necessario. Ora è il momento dell’estremo saluto nel silenzio rispettoso verso un uomo che ha segnato la nostra vita”. Alle parole del presidente dell’assemblea legislativa veneta hanno fatto eco quelle della consigliera Elisa Venturini, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia “Non vi nascondo che a 24 ore da un evento che per noi è stato traumatico, come comunità di Forza Italia, gli animi sono ancora scossi, perché l’impatto emotivo naturalmente è forte quando si viene a perdere il proprio leader di riferimento. Noi siamo ed eravamo consapevoli della caducità umana, però è altrettanto vero, è un’esperienza che penso chi ha perso un genitore sappia, che si prova un momento di stordimento velato da una nostalgia profonda, che si sente nei confronti di una persona che ha occupato uno spazio importante in termini di personalità carismatica, ed è riuscita a suscitare un grande entusiasmo nelle persone. Quest’uomo ha avuto delle grandi intuizioni, è stato un visionario, è riuscito però a realizzare anche concretamente tanto, come è stato detto è un innovatore, ha innovato nel campo della politica, dell’imprenditoria, dello sport, ed è stato l’inventore del Centrodestra, perché ha avuto questa capacità di mettere insieme sensibilità diverse e di fungere da collante. Questo – ha proseguito Venturini – è l’intento: portare avanti questa eredità come Centrodestra unito, che è chiaro che si evolve nel tempo. Cambiano le persone, cambiano i contesti di riferimento, però resta sempre l’idea di fondo, che è stata quella di Berlusconi di riunirlo. L’impegno è anche quello di portare avanti quella che è la cultura liberale moderata, i valori cristiani, l’europeismo, la libertà di impresa. Lui era un combattente, un coraggioso, però non era un agitatore delle paure delle persone, anzi spronava le persone a realizzare i propri sogni. Chiudo quindi con un pensiero, con una riflessione che ripeteva spesso e ha ripetuto anche in quest’ultimo periodo: chi crede combatte, chi crede supera gli ostacoli, chi crede vince. Al di là della finitezza umana, dei limiti umani, delle fragilità umane, quello che resta è il proprio credo e quello che attraverso il proprio credo si riesce a realizza”.
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