Presentazione a palazzo Ferro Fini dei Vini Rossi Doc e Docg della Valpolicella
13 Giugno 2023 15:24
“Valorizzare un territorio, quello veronese, caratterizzato da numerosissime eccellenze enogastronomiche, tra le quali spicca in particolare quella rappresentata dai Vini Rossi Doc e Docg della Valpolicella, un’occasione per esplorare un territorio ricchissimo di storia e di tradizioni”. Alberto Bozza, Consigliere regionale di Forza Italia, ha illustrato con queste parole la presentazione dei Vini Rossi Doc e Docg della Valpolicella, assieme al Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella rappresentato dal Presidente Christian Marchesini, che si è svolta nella tarda mattinata di oggi a Venezia, nella sala stampa Oriana Fallaci di palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, alla presenza degli amministratori locali della zona interessata e degli Assessori regionali Elena Donazzan e Francesco Calzavara.
“La presenza della vite nel territorio veronese risale all’epoca preistorica – ha ricordato il Presidente dell’Assemblea legislativa veneta Roberto Ciambetti nel corso del proprio intervento introduttivo – mentre nell’età del ferro compare la Vitis vinifera sativa, e ad essa di accompagna l’introduzione delle tecniche di produzione del vino, testimoniate dai più importanti scrittori, poeti e geografi dell’età classica. Ma oltre alla storia, c’è soprattutto un’arte legata al vino e ai prodotti che caratterizzano questa particolare fascia pedemontana veronese formata da 19 comuni – 5 nella zona classica, 14 nella zona Doc – per un’estensione di circa 30mila ettari, tra il Lago di Garda e i Lessini. Si tratta di un bacino vitivinicolo tra i più importanti al mondo, al quale il Consiglio regionale ha l’occasione di rendere omaggio grazie all’iniziativa promossa dal Consigliere Bozza assieme al Consorzio, che dimostra essere al passo con i tempi e di saper ricercare nuove opportunità, nuovi mercati e nuovi consumatori con la ricerca di nuovi abbinamenti enogastronomici”.
“La presentazione dei Vini Rossi Doc e Docg della Valpolicella in Consiglio veneto – ha sottolineato il Consigliere Bozza – costituisce un passo importante nel percorso di ulteriore tutela e valorizzazione del nostro patrimonio vitivinicolo. I numeri di questo Consorzio sono elevati al punto da risultare traino strategico non solo per il Veneto, ma anche per l’Italia, e sono il frutto di un lavoro di squadra che ha saputo resistere anche ai recenti attacchi da parte di alcuni paesi appartenenti all’Unione Europea che non possiedono la nostra cultura del vino, un prodotto salutare che nel nostro caso ha nell’eccellenza il proprio leitmotiv e che adotta politiche di investimento dirette con costanza alla ricerca e all’innovazione. Il Consorzio, e i produttori, nello specifico, riescono a innovarsi e a rinnovarsi nel solco della tradizione, ma sempre al passo con la modernità. Il Consiglio regionale rimane al fianco del comparto vitivinicolo, e lo dimostrano la recente approvazione in Aula della legge sul Museo del Vino promossa dal collega Enrico Corsi, e l’attuale lavoro in Commissione che sta esaminando la legge regionale sui distretti del cibo”.
“Questa presentazione – ha aggiunto il Presidente del Consorzio Marchesini – è anche l’occasione per illustrare la terza edizione del Valpolicella Report che riassume tutti i dati di una delle Denominazioni di vini rossi più importanti d’Italia dal punto di vista della dimensione economica e produttiva, un giro d’affari complessivo di circa 650 milioni di euro e quasi 70 milioni di bottiglie prodotte. La zona, che punta al riconoscimento Unesco nel 2024, produce il Valpolicella, il Valpolicella Superiore, il Ripasso, l’Amarone e il Recioto ed è suddivisa in tre parti: la Classica, formata da cinque aree geografiche, ovvero l’areale di Sant’Ambrogio di Valpolicella e di San Pietro in Cariano, le vallate di Fumane, Marano di Valpolicella e Negrar di Valpolicella; la Valpantena; e la Doc con i comprensori del comune di Verona, il più vitato, e le valli di Illasi, Tramigna e Mezzane. Tra le prossime iniziative, quella di intraprendere un percorso che ‘sdogani’ l’associazione tra il Valpolicella, la cacciagione e i risotti che culminerà, tra il 5 e il 6 luglio prossimi, a Venezia, nella presentazione del Valpolicella superiore abbinato ad altri piatti, come il pesce, a testimonianza di una ricerca costante di nuove associazioni tra pietanze e vino”.
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