CRV – Guarda (EV) presenta Pdl per istituire anche in Veneto guardie ecologiche volontarie
19 Luglio 2023 14:22
Si intitola “Disposizioni in materia di servizio volontario di vigilanza ecologica” il nuovo progetto di legge presentato da Cristina Guarda, consigliera di Europa Verde, all’attenzione dell’assemblea legislativa del Veneto.
Una iniziativa legislativa per dare dignità, regole e tutela al volontariato ambientale e alla nuova figura delle guardie ecologiche su base volontaria.
“La proposta di legge va a colmare un vuoto legislativo del Veneto, unica regione del Nord Italia a non aver disciplinato questa forma di cittadinanza attiva“, spiega la prima firmataria anticipando agli operatori dell’informazione contenuto e obiettivi della sua proposta di legge. “Il volontariato ambientale è una presenza sempre più diffusa tra i nostri cittadini, abbiamo bisogno di valorizzarlo, promuoverlo e tutelarlo anche con forme assicurative, in modo da rispondere in modo positivo alla domanda di partecipazione delle persone e di coinvolgerle in modo attivo nel dialogo tra istituzioni e associazionismo, valorizzando l’apporto di tutti al contrasto della crisi climatica”. “I volontari per l’ambiente sono già una presenza attiva nel territorio – confermano Luigi Lazzaro ed Ermes Bolzon, rispettivamente presidente regionale e socio volontario di Legambiente – Ci interessa un intervento normativo che valorizzi la nostra azione di supporto all’operato delle istituzioni, in particolare nel monitoraggio del territorio, nella prevenzione, nell’informazione, nell’educazione e nella repressione dei comportamenti scorretti e dei reati ambientali. Serve una legge che organizzi in maniera omogenea nel territorio la presenza di tante associazioni e tanti cittadini interessati all’ambiente e alla sua tutela”.
Il testo di legge depositato prende spunto dalle legislazioni presenti in quasi tutte le altre regioni che, dalla Lombardia alla Calabria, hanno già istituito la figura della guardia ecologica su base volontaria e mette a sistema iniziative e realtà già presenti in Veneto, come le guardie ecologiche volontarie del Parco dei Colli euganei o i corsi per le guardie venatorie volontarie: il risultato è un testo unico di 19 articoli, che impegna circa 500 mila euro l’anno tra spesa corrente e spese di investimento, e che definisce diritti e doveri, compiti, organizzazione, formazione e possibilità di intervento, rappresentanza, rapporti di collaborazione istituzionale e copertura assicurativa per fare degli aspiranti volontari ‘guardiani dell’ambiente’ dei pubblici ufficiali autorizzati ad intervenire per conto e in collaborazione con le istituzioni e i corpi di vigilanza dello Stato.
Le guardie ecologiche volontarie – secondo la proposta di legge – saranno quindi agenti di pubblica sicurezza, investiti di poteri di vigilanza, di controllo e di sanzione per far rispettare le norme ambientali, l’applicazione dei regolamenti comunali e delle ordinanze dei sindaci in materia di tutela dell’ambiente, salvaguardia della flora e della fauna; potranno organizzare momenti formativi di educazione ecologica con le scuole e con la cittadinanza; dovranno collaborare con vigili, carabinieri, guardie forestali, vigili del fuoco, protezione civile e l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente per il rispetto della disciplina su parchi e riserve, sugli scarichi nei corsi d’acqua, sullo smaltimento e abbandono dei rifiuti, per esempio accertando eventuali violazioni amministrative su abbandono e combustione rifiuti. Avranno un ruolo di ‘guardia giurata’’, su incarico prefettizio, e dovranno essere dotati di tesserini, divise e mezzi, e svolgere un servizio di monitoraggio, vigilanza e prevenzione di almeno 168 ore annue e, soprattutto essere adeguatamente formati sul piano normativo, amministrativo, deontologico e di conoscenza dell’ambiente e degli habitat naturali con corsi ‘certificati’.
A supporto dell’iniziativa dei Verdi del Veneto c’è l’esperienza delle guardie ecologiche della vicina Emilia Romagna. “Siamo in oltre 600, presenti in tutte le provincie del territorio regionale – ha spiegato Luca Saponaro di Adria, guardia ecologica volontaria in provincia di Ferrara, portando la propria esperienza – Il nostro primo compito è intervenire nelle scuole e nelle assemblee dei cittadini per spiegare l’importanza di un corretto rapporto tra uomo e natura. Ma siamo anche sentinelle del territorio per segnalare bracconaggi, sversamenti inquinanti nei fiumi, scarichi abusivi di rifiuti. E abbiamo dato una mano a vigili del fuoco e squadre della protezione civile nelle varie emergenze ambientali, dal terremoto all’alluvione. Siamo accanto a vigili, carabinieri, forze di polizia, guardie forestali, pronti a dare una mano con le nostre segnalazioni e il nostro intervento volontario. Lo facciamo gratuitamente per passione e senso di responsabilità, senza clamori o esigenze di attestati e visibilità”.
La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
© Copyright 2024 Editoriale Libertà