Consiglio veneto approva sostegno a librerie indipendenti
25 Luglio 2023 14:01
Sono almeno 164 le librerie indipendenti presenti in Veneto, censite dall’Associazione Italiana Librai, e da oggi potranno contare su un sostegno specifico della Regione del Veneto. Lo stabilisce la legge approvata dal Consiglio regionale di palazzo Ferro Fini, che ha accolto con voto unanime la proposta presentata da Cristina Guarda (Europa Verde) – e sponsorizzata dall’intera commissione consiliare Cultura – di inserire nella legge quadro regionale sulla cultura un riconoscimento particolare per il ruolo progettuale, sociale, formativo e culturale svolto dai librai non affiliati alle grandi catene commerciali.
Nello specifico, la nuova legge finanzia con 100 mila euro (per il 2023) quattro azioni di valorizzazione e supporto al settore: il sostegno alle reti associative tra librerie indipendenti; interventi formativi per l’aggiornamento e la crescita professionale degli operatori del settore; contributi economici a fondo perduto per l’avvio di librerie indipendenti nei comuni montani e nelle aree periferiche del Veneto; e, infine, la collaborazione tra case editrici e istituti culturali veneti per la promozione e la distribuzione nelle librerie indipendenti di opere edite in Veneto.
“Le librerie non sono un mero esercizio commerciale, ma presidi culturali di un territorio, esperienze e spazi di socializzazione e di crescita umana e comunitaria – ha spiegato la relatrice Cristina Guarda – Poter avere un contatto diretto e personale con un libraio esperto, vivere la ricerca e l’acquisto del libro come occasione di incontro, di dialogo e di scoperta guidati da una persona esperta e di fiducia è un’esperienza ben diversa dall’acquisto on line o in un megastore delle grandi catene. L’intervento della Regione, che ora diventa elemento strutturale delle politiche culturali del Veneto, dovrà promuovere le librerie indipendenti come esercizio di vicinato e spazio di relazioni e scambi interpersonali, come strumento di valorizzazione di un tessuto sociale che si fa comunità e come esperienza culturale capace di proporre alternative alla spersonalizzazione degli acquisti online e all’alienante trasformazione del territorio. I librai indipendenti, con le loro proposte culturali e scaffali sempre personalizzati, sono custodi del patrimonio culturale locale, un aiuto a conservare e diffondere storia e tradizioni della Regione. Mi auguro che nei prossimi esercizi finanziari sia possibile reperire ulteriori risorse per sostenere questo settore”.
Nel corso del dibattito Francesca Scatto (Lega-Lv), presidente della commissione Cultura, ha sottolineato l’“importante servizio al territorio” svolto dalle librerie indipendenti, “presidio di cultura” specie nelle aree più periferiche.
“Se non metteremo risorse adeguate, non riusciremo a sostenere questo importante comparto culturale. Purtroppo continuano a mancare all’appello i finanziamenti previsti anche per gli altri settori della legge regionale per la cultura”, ha ammonito Elena Ostanel, vicepresidente della commissione Cultura.
Per Marzio Favero (Lega-Lv) le librerie indipendenti sono un presidio anche per l’editoria indipendente e quindi per il pluralismo culturale e una letteratura accessibile a tutti.
Stefano Valdegamberi, del gruppo misto, ha espresso un plauso per l’opera delle piccole librerie indipendenti che promuovono “i libri di carta”.
Arturo Lorenzoni, speaker dell’opposizione, ha messo l’accento sulla formazione dei librai indipendenti, che sono operatori specializzati nella promozione e mediazione culturale.
Per il capogruppo di FdI Enoch Soranzo “la passione e la professionalità dei librai sono un valore unico da tutelare e da incoraggiare”. Bene quindi questa legge “da condividere più per il messaggio che per la dimensione finanziaria”.
Per Erika Baldin (M5S) – che ha ricordato come ogni euro investito in cultura ne generi quattro di indotto – il comparto delle librerie merita una attenzione particolare e trasversale, come dimostrato con questa iniziativa legislativa.
Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia, si è detta “consapevole della prepotenza della dimensione telematica”, ma “la presenza fisica di librerie è un fattore positivo che favorisce la fruizione di libri e la lettura”.
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