Inaugurata mostra “Venezia: dal primo Lazzaretto al controllo delle pandemie1423 – 2023”
05 Settembre 2023 15:49
È stata inaugurata oggi a palazzo Ferro Fini la mostra “Venezia: dal primo Lazzaretto al controllo delle pandemie 1423 – 2023”, realizzata con la partecipazione del ‘Venice Office’ del Consiglio d’Europa, dell’Istituto Superiore di Sanità, della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e Trentino-Alto Adige, della VIU e del CISO Veneto, nell’ambito delle Celebrazioni dei 600 anni dalla Fondazione del primo Lazzaretto della Storia. Si potrà visitare la mostra fino al 30 novembre, con ingresso libero dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 17, escluse le giornate di mercoledì 1° novembre e di martedì 21 novembre.
Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha fatto gli onori di casa porgendo “un ringraziamento speciale a Luisella Pavan Wolf che ricordiamo tutti con sincero affetto e riconoscenza per l’impegno profuso come direttrice dell’Ufficio Italia del Consiglio d’Europa qui a Venezia, e all’ambasciatore Umberto Vattani, già Segretario generale del ministero degli Affari Esteri e attuale presidente della prestigiosa ‘Venice International University’. Benvenuto anche al presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. Un ringraziamento speciale va infine a Nelli Elena Vanzan Marchini, curatrice di questa esposizione che s’appresta, tra un paio di settimane, nella prestigiosa sede della Biblioteca Marciana, a presentare al pubblico la sua ultima fatica, il suo studio sulla Nave dei Folli nel Bacino di piazza San Marco, volume che arricchisce la sua vasta e articolata bibliografia, sintesi di un impegno profondo nella ricerca e studio dei sistema sanitari nella storia, con particolare riguardo a Venezia, per altro protagonista della nostra esposizione qui a palazzo Ferro Fini. Anche il ministro della Sanità, Orazio Schillaci, ha voluto fare i propri complimenti alla nostra curatrice con una lettera di cui cito due passaggi: ‘Sapientemente curata dalla Professoressa Nelli-Elena Vanzan Marchini alla quale esprimo il mio apprezzamento, la mostra che viene inaugurata oggi celebra un evento cruciale non solo per la città di Venezia ma per la storia della sanità nazionale e internazionale. Come testimonia questa preziosa esposizione, la scelta del Senato della Repubblica di Venezia di istituire il primo Lazzaretto della Storia, in piena epidemia di peste, ha segnato l’avvio di un modello di politica sanitaria che avrebbe inciso profondamente sulla nascita della sanità moderna, ponendo la tutela del benessere della popolazione sopra ogni altra cosa. Un principio che, come medico e ministro della Salute, sono impegnato a difendere e valorizzare’. Parole importanti, quelle del ministro Schillaci, che dimostrano una cosa, innanzitutto, il valore della Cultura nella definizione delle scelte della Politica”.
“Nella prima seduta del Consiglio regionale del Veneto, il 6 luglio 1970 – ha ricordato Ciambetti – più di una voce sottolineò come la neonata Regione fosse erede della grande storia Repubblicana di Venezia e in effetti, e non senza ragione per quanto riguarda la sanità, per molti aspetti noi continuiamo l’impegno che già fu della Serenissima per la promozione e la tutela della salute pubblica, forse come mai era avvenuto nella Storia. Una Veneta, Tina Anselmi, fu il ministro che istituì il Sistema Sanitario Nazionale e il Veneto fu la prima Regione ad avviare l’applicazione di quella rivoluzione. La sanità veneta da allora è stata un esempio positivo, e non solo a livello nazionale, esempio rimarcato proprio nell’ultima pandemia, grazie all’impegno straordinario profuso da tutto il sistema sociosanitario – e per questo colgo l’occasione di ringraziare l’assessore Lanzarin – e anche dal Consiglio regionale che non chiuse mai i suoi battenti, anzi, continuò i suoi lavori: la pandemia non sconfisse né fermò la democrazia. L’intero Consiglio affiancò attivamente la struttura sociosanitaria collaborando con l’assessorato e le varie Asl. È giusto, dunque, che questa mostra sia ospitata qui oggi, nella casa dei veneti, nella sede dell’assemblea legislativa regionale. Ecco perché idealmente e nel mio cuore dedico questa mostra incentrata sulla lotta alle pandemie alla figura di Claudio Sinigaglia, cattolico democratico padovano, consigliere regionale del Pd, da sempre impegnato sul tema della Sanità, che nonostante il male che lo stava minando, durante la pandemia non si è mai risparmiato e ha sempre svolto il proprio lavoro. Il 12 ottobre saranno tre anni da quando Sinigaglia ci ha lasciato, ma la sua memora, la sua lezione, sono ben vive, come viva e di straordinaria attualità è la storia del rapporto tra salute pubblica e Serenissima, di cui questa mostra offre un saggio inestimabile. Troverete analogie impressionanti con i nostri giorni, con editti che anticipano, ma con molto più buon senso, i nostri urgenti Dpcm, o l’invenzione del Green Pass, oppure il distanziamento fisico, la logica dei lazzaretti, ma soprattutto quel ruolo di informazione e divulgazione per allertare anche nazioni o stati non esattamente amici, ben sapendo che davanti ai morbi mortali o ci si protegge tutti oppure tutti rischiano di essere travolti. Pensate a quante vite forse si sarebbero potute salvare se solo la Cina avesse condiviso i dati e la realtà del fenomeno in atto. Guardati da chi non si guarda, per rammentare un motto che la nostra Nelli Vanza Marchini ha scelto come titolo di un suo studio straordinario che sta alla base di questa mostra”.
“Un tempo – ha concluso Roberto Ciambetti – i visitatori che arrivavano a Venezia entravano in città dalla sua vera porta, il Bacino di San Marco, che il genio del Palladio avrebbe trasformato in una grande piazza acquea; si trovavano davanti, oltre all’immancabile ‘Nave dei folli’, di cui la nostra autrice ha approfondito la storia con il suo ultimo libro, Palazzo Ducale, simbolo della politica; di fronte a questo, la Biblioteca Marciana, simbolo della cultura, quindi palazzo Sansoviniano della Zecca, di solido impianto, simbolo della moneta veneziana, e infine l’edificio forse più d’impatto visivo, il palazzo delle magistratura della Salute, pilastro dello stato veneziano. Ecco, oggi Elena Nelli Vanzan Marchini ci dà le chiavi per entrare in quel palazzo che per secoli ha diretto la salute pubblica non solo di Venezia ma del Mediterraneo, e oltre e da quel palazzo guardare al domani con l’impegno a difendere sempre e al meglio la salute di tutti”.
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