Prima commissione – Illustrati il Pdls su integrazione funzioni di Polizia Locale e Polizia Stato
28 Febbraio 2024 13:38
Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, in qualità di primo firmatario, ha illustrato oggi nella Prima commissione presieduta da Luciano Sandonà
(Lega-LV), vicepresidente Chiara Luisetto (Partito Democratico), il Progetto di legge statale n. 43 che mira ad attribuire una delega al Governo per la progressiva integrazione di funzioni tra i corpi di Polizia Locale e le Forze di Polizia dello Stato, e per la definizione, nell’ambito del comparto funzioni locali, di un’apposita sezione negoziale per il personale della polizia locale. In estrema sintesi, il Pdls in questione muove dalla considerazione che gli operatori di polizia locale sono sempre più spesso coinvolti in specifiche operazioni di sicurezza e ordine pubblico, eseguite dalle altre Forze di polizia, senza che a ciò corrispondesse un riscontro in sede normativa, anche al fine di un giusto riconoscimento delle aspettative dei lavoratori coinvolti. Il Pdls n. 43, quindi, contiene una delega al Governo finalizzata all’adozione di decreti legislativi per rendere più efficienti le politiche integrate in materia di sicurezza tra lo Stato, le Regioni e gli enti locali e a valorizzare il ruolo svolto dai corpi di polizia locale. L’esame dettagliato della proposta in questione proseguirà nel corso delle prossime sedute della Commissione, nel corso delle quali saranno sentiti in audizione i portatori d’interesse.
Di seguito, è stata presentata la Rendicontazione n. 201 sull’attività svolta nel 2023 dal Garante regionale dei diritti della persona, l’avvocato Mario Caramel, insediatosi il 28 luglio 2021. Il Garante regionale dei diritti della persona è una figura prevista dallo Statuto del Veneto e disciplinata dalla L. Reg. n. 37/2013 che riunisce in un’unica figura le tre funzioni di difensore civico, di garante per l’infanzia e l’adolescenza, e di garante dei diritti delle persone private della libertà personale. Il Garante opera principalmente con attività di moral suasion, non avendo poteri autoritativi e sanzionatori, e partecipa a numerosi tavoli, coordinamenti, comitati e protocolli, con il supporto dei dipendenti del Consiglio regionale e di staff specializzati, a seguito delle stipule di un accordo di cooperazione con l’Ulss 3 e di un Protocollo con l’Avvocatura regionale. In sintesi, per quanto riguarda la difesa civica, nel 2023 sono pervenute al Garante 380 istanze, di cui 91 riguardanti il diritto di accesso. Per le attività relative alla tutela dei minori, sono state rivolte all’Ufficio 431 richieste di indicazione di nominativi di persone disponibili ad essere nominati tutore (421 dal Tribunale dei minorenni e 10 dai Tribunali ordinari) e sono state fornite 60 consulenze alle tutele in atto; nell’ambito dell’attività di ascolto istituzionale volta alla consulenza, mediazione e orientamento, sono stati 132 i fascicoli aperti nel corso del 2023 e hanno interessato 123 minori. Per quanto riguarda i detenuti, il Garante ha dato continuità all’azione di monitoraggio dei nove Istituti Penitenziari del Veneto, nel particolare contesto della nuova stagione dell’emergenza carceri, e ha incontrato i Direttori, i Comandanti e gli operatori sanitari. Gli accessi agli istituti penitenziari sono finalizzati anche alla effettuazione dei colloqui che i detenuti richiedono al Garante regionale, tenuto conto peraltro che le richieste di incontro sono rivolte principalmente ai Garanti comunali riuniti nel Coordinamento Veneto dei Garanti dei diritti delle persone detenute, coordinato dal Garante regionale, composto dai Garanti istituiti e nominati dai Comuni nel cui territorio è presente un istituto penitenziario: a fine 2023 risultano nominati e operativi tutti e sette i Garanti comunali. L’esame della Rendicontazione proseguirà nel corso delle prossime sedute.
Approvate all’unanimità, infine, le proposte di candidatura in ordine alla nomina di due componenti del consiglio di amministrazione di Veneto Sviluppo.
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