CRV – Consiglio Veneto, via libera alla legge sulla Via della Seta veneta
05 Marzo 2024 18:13
Nel corso della seduta odierna, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il progetto di legge n. 193 d’iniziativa del consigliere dell’intergruppo Lega-LV Giuseppe Pan, relatore d’Aula della proposta – correlatore, il consigliere del Partito Democratico Jonatan Montanariello – che detta disposizioni sulla ‘Via della Seta veneta’ mirate alla salvaguardia e alla valorizzazione del gelso nell’ambito delle politiche di sostenibilità ambientale e di tutela del patrimonio arboreo, alla promozione e al sostegno della gelsibachicoltura, nonché alla valorizzazione di un itinerario turistico-culturale regionale.
La legge, nel dettaglio e in sintesi, come ricordato anche dal consigliere Pan, promuove la salvaguardia di antichi filari, di porzioni di filare e di singole piante di gelso, detto ‘moraro’, nelle diverse specie e varietà – tra gli elementi fondanti della civiltà contadina veneta – nell’ambito di azioni di miglioramento della qualità dell’aria, di prevenzione del dissesto idrogeologico, di protezione del suolo e dell’ambiente naturale e di conservazione delle biodiversità, anche mediante la stipula di appositi accordi o protocolli con gli Enti locali o statali competenti in materia agroforestale. Altre disposizioni sono dirette a promuovere le tradizioni locali favorendo iniziative storiche, gastronomiche, turistiche e culturali collegate al gelso o alla gelsibachicoltura, definendo modalità e criteri per la concessione di contributi, allo scopo di valorizzare un itinerario denominato “Via della Seta veneta”, per motivi storici, culturali e turistici. Viene istituito, inoltre, il ‘Registro dei gelsi’, promossa la rete regionale dei musei bacologici in interazione con le scuole, definita una serie di criteri volti al sostegno della gelsibachicoltura e alla creazione di impianti di filatura. Viene promossa nelle scuole, tra l’altro, nell’ambito della “Giornata nazionale degli alberi”, la conoscenza dell’importanza ambientale, paesaggistica, culturale, storica e gastronomica dei gelsi e delle attività gelsibachisericole.
Il correlatore Montanariello ha rilevato la necessità di rendere coerente la proposta legislativa con l’ordinamento europeo, posto in particolare dal Consiglio d’Europa, e la rete di commercio del continente, e di prevedere la promozione di legami e di attività condivise con altre città dell’Europa e con l’Oriente che continuano a svolgere in ruolo di rilievo nel settore con musei, centri di studi e ricerca relativi alla storia, alla tutela e alle applicazioni della seta. La sericultura, inoltre, rappresenta una filiera agroindustriale che in Europa ha subìto un declino alla fine del secolo scorso, a causa della supremazia della Cina, che detiene l’85% del mercato mondiale della seta. L’Italia rappresenta l’80% dei consumatori di seta in tutta Europa; a oggi le aziende italiane stanno tornando a reinvestire nei prodotti tessili della seta attraverso metodi più specializzati e tornando anche a credere su questo tipo di segmento economico.
Anche il consigliere di Fratelli d’Italia Tommaso Razzolini ha condiviso e sottolineato la bontà del progetto legislativo, con particolare riferimento ai rapporti con le scuole e dal punto di vista della coerenza con i progetti europei di settore (ad esempio, Horizon). La consigliera del Pd Chiara Luisetto, infine, ha ricordato che “L’unica filiera serica italiana certificata è veneta e la produzione avviene proprio a Nove, in provincia di Vicenza, la città da cui provengo, grazie a un’iniziativa imprenditoriale all’insegna della sostenibilità”.
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