Consiglio Veneto difende l’insegnamento della Divina Commedia in classe
23 Luglio 2024 17:25
“Ferma condanna di ogni tentativo di censurare lo studio della Divina Commedia. E pieno sostegno a tutte le iniziative volte ad una corretta conoscenza della figura di Dante Alighieri, per lo straordinario ruolo che tutt’ora gli è riconosciuto nella cultura italiana ed europea”. E’ la posizione assunta dal Consiglio regionale del Veneto, che ha approvato con 8 astenuti (e consigliere che non ha partecipato al voto) la mozione presentata in aula da Sonia Brescacin (Lega-Lv), sottoscritta dai consiglieri leghisti Fabiano Barbisan, Elisa Cavinato, Milena Cecchetto, Laura Cestari, Nicola Ignazio Finco, Stefano Giacomin, Silvia Maino, Luciano Sandonà, Francesca Scatto, Alberto Villanova e da Stefano Valdegamberi del gruppo misto. La mozione è stata presentata a seguito dell’esonero di alcuni studenti di una scuola media del Trevigiano dallo studio della Divina Commedia, esonero motivato da ragioni di carattere religioso, come riportato dalla stampa locale del 24 maggio 2024. Il documento approvato auspica che “lo studio della Divina Commedia, universalmente considerata la più grande opera mai scritta in lingua italiana e capolavoro di cui tutto il mondo gode, sia una tappa fondamentale nel percorso scolastico, nella consapevolezza che trattasi sì di un poema allegorico-didascalico ma di fondamentale valore per la cultura italiana ed europea”. La conoscenza dell’opera di Dante Alighieri – si afferma – è fondamentale per il percorso di integrazione sociale di tutti gli alunni, alla base di ogni programma scolastico. Il Consiglio regionale invita, quindi, le amministrazioni pubbliche a promuovere la conoscenza della figura e dell’opera del sommo poeta, padre della lingua italiana.
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