Boron (FI-GM): “PGT Unit, nuove frontiere per la procreazione medicalmente assistita”

30 Luglio 2024 15:53

Il consigliere regionale Fabrizio Boron (FI- GM) ha presentato oggi a palazzo Ferro Fini il Centro PGT Unit di Padova, nuove frontiere per la procreazione medicalmente assistita.

“Oggi in Consiglio regionale ho voluto creare un momento di condivisione su un tema importante come quello dell’apertura del centro di PGT Unit di Padova, dove manca soltanto l’assegnazione del personale – ha esordito Fabrizio Boron – Tale nuova struttura garantirebbe ai pazienti l’accesso alla tecnica di diagnosi genetica preimpianto con costi a carico del SSN”.

“Sono partito dal depositare in Consiglio un’interrogazione chiedendo alla Giunta perché si attivi affinché la responsabilità della PGT Unit di Padova venga affidata a un professionista qualificato – ha spiegato Boron – con specifiche competenze ed esperienze nella diagnosi. La sanità pubblica veneta è il faro per molte altre sanità e vorremmo tutti che rimanesse tale”.

“L’obiettivo della conferenza stampa – ha chiarito il consigliere regionale – è quello di dare voce all’appello delle oltre 40 Associazioni di Pazienti per l’apertura della PGT Unit di Padova e rendere tutti edotti su questo problema che coinvolge l’intera comunità”.

“E’ tempo di dare risposte a realtà come la PGT Unit di Padova in attesa soltanto di poter iniziare a lavorare, struttura già realizzata con macchinari e attrezzature altamente innovative grazie ad uno stanziamento di 1.240.000 euro di fondi regionali e ad un finanziamento PNRR pari a 1.000.000 euro – ha rimarcato in conclusione Fabrizio Boron – Realtà uniche che hanno lo scopo di migliorare la vita, di dare speranze al nostro futuro e alle nuove generazioni: è nostro dovere contribuire affinché questo sia possibile”.

Elena Ostanel (VcV), sottoscrittrice dell’interrogazione di Boron, ha ricordato l’esistenza di “una deliberazione della Giunta che prevede che gli HUB regionali debbano garantire la diagnosi genetica preimpianto, assolutamente necessaria anche alla luce dell’età sempre più avanzata delle donne che decidono di avere un figlio. Sicuramente è una battaglia di giustizia e civiltà”.

Ha offerto il proprio contributo Cindy Barrot, in rappresentanza dell’associazione ‘La Mano di Stella’ e di tante associazioni di pazienti affetti da malattie genetiche.

“Mia figlia Stella – ha spiegato Cindy – è nata con una malattia genetica rara, purtroppo ancora senza cure, scoperta solo al sesto mese di gravidanza: il rene policistico. Dopo una strenua lotta di 35 giorni contro il male, la mia bambina è volata via. Mio marito ed io abbiamo scoperto di essere portatori della malattia e da allora stiamo lottando per dare completa attuazione a un diritto previsto dalla legge: la diagnosi preimpianto (PGT), attualmente regolamentata da sentenze della Corte costituzionale, un esame genetico molto costoso (diecimila euro) e non ancora garantito dal servizio sanitario pubblico. E vogliamo dare operatività al Centro PGT Unit di Padova per rendere accessibile a tutti questo esame fondamentale per realizzare il sogno di tante famiglie”.

L’integrazione tra PGT e PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) previene gravidanze che potrebbero successivamente essere interrotte per la presenza di gravi alterazioni genetiche.

La PGT Unit prevede: un Laboratorio di Genetica molecolare per realizzare la PGT sugli embrioni; un Centro PMA di III livello per eseguire i cicli di PMA e le biopsie sugli embrioni.

Le associazioni di pazienti innanzitutto chiedono di permettere l’inizio dell’attività della PGT UNIT assegnando le risorse umane necessarie. Inoltre, chiedono di assegnare la responsabilità della PGT UNIT a un professionista qualificato con specifiche competenze ed esperienze nella PGT, con curriculum scientifico e clinico di assoluto rilievo in tale ambito, con un solido network di rapporti con Centri PMA nazionali, con associazioni di pazienti e altri stakeholder istituzionali.

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