“La voce del cuore, Incanto”, l’armonia di un’anima tra musica, amore e spiritualità
30 Agosto 2024 13:44
La musica è uno strumento potente che permette all’uomo di entrare in connessione profonda con l’altro. Che si tratti del concerto del proprio artista preferito, in cui centinaia e migliaia di voci intonano la stessa melodia, o di un canto sconosciuto, appreso durante un viaggio o un’esperienza di scambio con una cultura lontana dalla nostra, la musica ci avvolge e ci avvicina, illuminando gli angoli più bui della nostra anima. Essa è
catarsi e ispirazione, in grado di trasformare il dolore in bellezza e di dar voce a ciò che le parole, da sole, non possono esprimere, ed è così che l’autore Fabio Polsinelli
ha voluto affidare alla musica le tappe più importanti del viaggio di crescita e rinascita che traccia nel suo libro, “La voce del cuore, Incanto” (Gruppo Albatros il Filo, giugno 2024). Attraverso un mosaico di citazioni musicali e riflessioni personali, l’autore ci guida in un viaggio interiore al centro del quale, insieme alla musica, ci sono l’amore, i legami e la speranza nella vita.
Il punto di partenza di Fabio Polsinelli, classe 1963, è quello che per molti altri avrebbe potuto rappresentare un vicolo cieco senza uscita: il momento in cui, a cinquant’anni, perde il lavoro. Ha tre figli e il mondo del lavoro offre poche speranze, ma sceglie di non darsi per vinto e sceglie di reinventarsi. Diventa un lettore affamato di conoscenza, allarga i suoi orizzonti e trova nuove opportunità di lavoro, poi arriva il momento di guardarsi indietro e di fare un bilancio di quanto vissuto. È da questa necessità che nasce il suo libro, un viaggio nell’anima, a ritmo di musica.
Ogni capitolo è intriso di citazioni musicali, che spaziano da artisti italiani come
Renato Zero, Vasco Rossi, Giorgia e persino la rivelazione del momento, i
Maneskin, fino a icone internazionali come John Lennon e Leonard Cohen. Non sono semplici riferimenti, ma veri e propri pilastri su cui l’autore costruisce le sue riflessioni sulla vita, l’amore e la spiritualità. La musica diventa una guida, un mezzo attraverso il quale Polsinelli riesce a dare voce alle proprie emozioni e a condividere con il lettore il suo percorso di trasformazione.
La spiritualità è uno dei fili conduttori del libro. Polsinelli sfida l’assioma tradizionale “Dio è amore” e lo capovolge, affermando che “Amore è Dio”. Quella dell’autore è una profonda riflessione sul ruolo dell’amore nella nostra vita: non solo un sentimento umano, ma una forza divina che permea tutto l’universo. È l’amore il vero punto cardine dell’esistenza, il motore immobile che guida ogni nostra azione e che dà senso alla nostra vita. Un amore universale che abbraccia l’intero creato e nel quale si creano connessioni e sinergie nuove, quasi sempre imprevedibili. La musica, in questo contesto, diventa il veicolo privilegiato attraverso cui questa forza si manifesta, toccando l’anima di chi ascolta e risvegliando la consapevolezza del divino che risiede in ciascuno di noi.
Ad emergere con la sua forza travolgente è la forza della vita, capace di sorprenderci anche nei momenti più bui. Polsinelli racconta come, nei momenti di crisi, sia stata la fiducia nella vita e nel prossimo a permettergli di superare le difficoltà. La fiducia si trasforma quindi in un atto di fede, un messaggio di speranza e una scommessa sulla bontà intrinseca della vita, che non delude mai.
Fabio Polsinelli propone una visione della musica come espressione diretta del divino. È il veicolo privilegiato per esprimere e comprendere l’amore in tutte le sue forme, dalla sua manifestazione più sacra a quella più profana. L’autore suggerisce che molte canzoni, pur non essendo esplicitamente religiose, contengano riferimenti profondi e impliciti a temi spirituali, legati a tutte le religioni. Attraverso l’analisi dei testi, infatti, rivela come esse possano riflettere insegnamenti simili a quelli contenuti nei libri sacri. Questa connessione è particolarmente evidente nelle sue riflessioni su capolavori come “Hallelujah” di Leonard Cohen, che interpreta non solo come una celebrazione dell’amore terreno, ma come una celebrazione della divinità connaturata all’essere umano.
L’autore dedica un intero capitolo all’importanza dell’immaginazione, per vivere la propria vita da protagonisti, a “immagine e somiglianza di Dio”. È necessaria la citazione della monumentale Imagine di John Lennon, ma tra gli artisti chiamati ad avvalorare le tesi di Polsinelli ci sono anche tanti cantautori e artisti italiani, come Vasco Rossi, Marco Mengoni, Emma Marrone e Ligabue. Per l’autore, immaginare un mondo migliore è il promo passo per costruirlo, così l’immaginazione diventa uno strumento capace di modellare la realtà secondo i nostri desideri più profondi. Con l’immaginazione ci riporta al grande capolavoro della Cappella Sistina e indaga, ancora una volta, l’essenza stessa di Dio.
Lo stile di Fabio Polsinelli mescola abilmente il linguaggio poetico della musica alla
narrazione autobiografica, che si intreccia con riflessioni filosofiche e spirituali. L’opera si sviluppa attraverso una continua alternanza tra la citazione di testi musicali e l’interpretazione personale, un dialogo tra l’autore e le canzoni che hanno maggiormente segnato la sua vita. La scelta delle citazioni musicali, poi, riflette un attento lavoro di selezione che mira a connettere il lettore con le emozioni e i significati nascosti nei testi delle canzoni. Questa scrittura riflette una visione olistica dell’esistenza, dove ogni elemento, dalle note di una canzone, ai versi di un poeta, alle idee di filosofi o scienziati, contribuisce ad aggiungere tasselli al mosaico di significati che l’autore esplora con curiosità e passione. Il suo è un tono sincero e diretto, coinvolgente e in grado di costruire subito un legame empatico con il lettore, con il quale instaura un dialogo intimo e confidenziale.
Non manca mai, nel racconto di Polsinelli, un profondo senso di gratitudine. Esso si estende alle figure artistiche e intellettuali che hanno ispirato il suo viaggio interiore, ma diventano ancora più affettuosi e sentiti quando si rivolge alla famiglia, agli amici e a tutte quelle persone che, in vario modo, hanno contribuito ad arricchire la sua vita di significato. Non meno importanti sono i ringraziamenti riservati a coloro che hanno contribuito alla realizzazione del libro stesso: Polsinelli dedica parole di affetto e stima a Valeria Berti, che ha curato la prefazione, e a Cinzia Baldazzi – nota saggista e critica letteraria, oltre che stretta collaboratrice di Raffaella Carrà –, autrice della postfazione.
In ogni pagina, parola e dettaglio, “La voce del cuore, incanto” dimostra quanto le
relazioni, l’arte e la spiritualità appartengano al macrocosmo dell’amore, il sentimento che più di qualunque altro è in grado di trasformare la nostra vita. È un’opera autentica e sincera che ci guida verso la rinascita che in molti auspicano, ma nella quale sembra sempre più difficile credere davvero. Fabio Polsinelli ci chiede di fermarci, di ascoltare il silenzio che solo la musica può colmare e di lasciarci avvolgere da quella melodia che unisce anche le anime più distanti e ci invita a cantare con il cuore, a vivere con gratitudine e a lasciare che la musica ci guidi verso una vita piena di significato e bellezza.
La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di NEW LIFE BOOK
© Copyright 2024 Editoriale Libertà