Consiglio Veneto omaggia atleta paralimpica Francesca Porcellato di una targa con Leone San Marco

19 Settembre 2024 14:24

Il consigliere regionale di Veneta Autonomia, Tomas Piccinini, ha voluto, promosso e presentato oggi a palazzo Ferro Fini una cerimonia di riconoscimento per l’atleta paralimpica veneta Francesca Porcellato. Un omaggio a Francesca sentito da tutto il Consiglio regionale del Veneto, che ha riconosciuto i meriti sportivi e il valore sociale rappresentato dalla storia e dalla carriera dell’atleta.

“Francesca, in tutto il suo percorso di atleta, ha rappresentato al meglio la Regione del Veneto, mirevole esempio di coraggio, voglia di superare i limiti, inclusione. Nessun sportivo può vantare i suoi numeri: 12 paralimpiadi disputate (9 estive e 3 invernali), 14 medaglie vinte, di cui 3 ori, 4 argenti e 7 bronzi, in ben tre discipline diverse: atletica leggera, sci di fondo e handbike. Ciò rappresenta un valore aggiunto. Francesca Porcellato ha sfoderato una straordinaria capacità di convertire i propri limiti in opportunità di rinascita e questo è un esempio prezioso per tutte le persone che vivono momenti di difficoltà”.

Con queste parole, Piccinini ha introdotto la cerimonia in onore di Francesca Porcellato, ripercorrendo la carriera della plurimedagliata atleta, dalla sua prima partecipazione alle Paralimpiadi di Seul nel 1988 quando, da poco diciottenne, conquistò ben cinque medaglie nell’atletica leggera, fino agli ultimi risultati ottenuti a Parigi; il 5 settembre scorso, nel giorno del suo compleanno, ha gareggiato nella prova in linea di ciclismo, categoria H1-H4.

“Il valore di Francesca va ben oltre i pur grandi risultati sportivi ottenuti – ha messo in evidenza Tomas Piccinini – Il suo percorso di atleta professionista è stato senz’altro formidabile, avendo raggiunto il top in tre diverse discipline, ma Francesca ha dimostrato soprattutto la straordinaria capacità di convertire i limiti in opportunità di rinascita e riscatto, insegnando al mondo che si può correre senza avere più la possibilità di camminare, che si può volare anche da seduti. La donna dei record è diventata record di sé stessa: questo è il vero motivo per qui oggi siamo qui a celebrarla”.

“Francesca Porcellato rappresenta un meraviglioso esempio di resilienza e determinazione – ha aggiunto il consigliere di Veneta Autonomia – perché non si è fatta travolgere dal destino avverso, ma ha scelto la strada più difficile: si è fatta coraggio, scorgendo nella privazione subita la possibilità di una nuova vita. Mi ha profondamente colpito in Francesca il suo mettere sempre in evidenza che il successo passa necessariamente anche dai fallimenti e dalle sconfitte, e che sono proprio le battute d’arresto a darti la forza necessaria per reagire e andare avanti, per migliorarsi. E questo esempio può essere un prezioso spunto di riflessione per quanti vivono situazioni difficili. Non si tratta solo di sport, ma di vita vera”.

“Francesca è anche un importante esempio in ambito sociale, grazie al suo impegno nel promuovere il valore dello sport paralimpico e della disciplina sportiva come strumento di inclusione – ha concluso Piccinini – Con la sua storia e il suo spirito combattivo, la ‘Rossa volante’ ha ispirato milioni di persone, dimostrando che le barriere possono essere superate con passione e dedizione. Francesca costituisce un esempio luminoso di ciò che si può raggiungere grazie alla forza di volontà e allo spirito di sacrificio: anche dopo il suo ritiro, la storia e la carriera dell’atleta veneta continueranno a ispirare e a motivare generazioni di atleti e appassionati di tutto il mondo”.

Francesca Porcellato ha manifestato “enorme soddisfazione nel ricevere questo prestigioso riconoscimento da parte del Consiglio regionale: da veneta, e orgogliosa di esserlo, per me è un grandissimo onore”.

“La mia è stata una bella vita, e non solo in ambito sportivo – ha ammesso l’atleta paralimpica nativa di Riese Pio X – Sicuramente complicata, ma grazie al cielo, fin da bambina, ho sempre saputo cosa avrei voluto fare e la mia famiglia mi ha aiutata a credere nei sogni e a lavorare per vederli realizzati. E sono stata molto fortunata nell’aver incontrato, lungo il mio difficile percorso, tante persone che mi hanno aiutata, in primis Dino, marito e allenatore. Ho sempre cercato di fare del mio meglio per dimostrare, a me stessa e agli altri, che gli ostacoli vanno superati, che c’è sempre una speranza anche quando tutto sembra perduto. Nel mio DNA c’è tutto lo spirito che caratterizza la gente veneta: siamo forti, tenaci, non molliamo mai. Ripeto: sono molto orgogliosa di essere veneta e di ciò che ho fatto”.

“Sono affezionata a tutte le 14 medaglie conquistate – ha chiosato Porcellato – che raccontano storie e percorsi differenti ma ugualmente affascinanti. Sicuramente l’oro di Vancouver nella disciplina dello sci da fondo paralimpico, conquistato nel 2010 nella gara di sprint, ha un sapore particolare in quanto ha significato il mio rimettermi in gioco in una pratica sportiva che non conoscevo, dopo i successi mietuti nell’atletica leggera”.

Diversi i consiglieri regionali presenti alla cerimonia, a testimonianza della trasversalità del riconoscimento attribuito a Francesca Porcellato.

Anna Maria Bigon (Pd) ha sottolineato “la capacità di Francesca di trasmettere tutto quello che fa con il sorriso. Il suo positivo esempio, la forza dimostrata nel superare i limiti e i problemi della vita quotidiana, sono preziosi per la nostra società”.

“L’esempio fornito da Francesca Porcellato va portato ai nostri ragazzi”, ha affermato Enoch Soranzo (FdI), che ha anche posto l’accento sulla “capacità di Francesca di segnalare le cose che non vanno, che non funzionano bene”.

Elisa Venturini (FI) ha ricordato che “Francesca ha percorso tante strade padovane e ha dimostrato che le donne possono farcela pur dovendo attraversare grandi difficoltà in tanti campi: mi sono identificata in lei e ho chiesto al presidente Zaia e all’assessore Corazzari che a Francesca Porcellato venga dato un riconoscimento da parte della Regione per la sua lunga carriera agonistica e per i risultati ottenuti alle Olimpiadi”.

Arturo Lorenzoni (Portavoce opposizioni) ha espresso “grande orgoglio nei confronti di un’atleta, come Francesca Porcellato, che non solo ha vinto, ma ha continuato a farlo, con fatica e sacrificio, per tanti anni, nonostante ormai non avesse più nulla da dimostrare. Francesca ci ha aiutato a modificare la nostra idea di normalità, allargando la capacità di inclusione”.

Alessandro Gardoni, Sindaco di Valeggio sul Mincio, città in cui ha residenza Francesca Porcellato, ha riconosciuto che “l’atleta paralimpica è un esempio per il nostro territorio, rappresenta per l’intera comunità un faro di umiltà e determinazione”.

Dino Farinazzo, allenatore e marito di Francesca Porcellato, ha spiegato che il suo ruolo di coach è quello di “educare e insegnare, mentre un atleta deve apprendere. E Francesca è molto brava a imparare, offrendo sempre grande disponibilità. E io da lei ho imparato a comprendere le sue particolari esigenze. Ci ha sempre unito la grande passione per lo sport”.

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