Seconda commissione – Contributi annuali Parchi veneti per spese impianto e funzionamento
03 Ottobre 2024 17:12
La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega- LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), alla presenza dell’assessore regionale Cristiano Corazzari, ha espresso all’unanimità il parere alla Giunta regionale – PAGR n. 430 – “Contributi annuali agli Enti Gestori di Parchi regionali per spese di impianto e di funzionamento, esercizio 2024”.
La L.R. 16 agosto 1984, n. 40, “Nuove norme per l’istituzione di Parchi e riserve regionali” prevede, all’art. 28, che la Regione del Veneto eroghi contributi annuali per spese di impianto e di funzionamento agli Enti gestori delle aree protette. Parte dei contributi ai Parchi è destinata alla copertura delle spese per i Direttori. La medesima norma prevede che tali contributi siano erogati con delibera di Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente.
Nello specifico, il contributo per l’anno 2024 sarà di euro 4.097.000,00 complessivi, così ripartito: Ente Parco Regionale dei Colli Euganei: euro 1.607.428,20; Ente Parco Naturale Regionale del Delta del Po: euro 862.871,20; Ente Parco Naturale Regionale della Lessinia: euro 651.870,80; Regole d’Ampezzo (Ente gestore del Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo): euro 518.263,20; Ente Parco Naturale Regionale del Fiume Sile: euro 456.566,60.
Alla presenza dell’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, è stato espresso a maggioranza il parere alla Giunta regionale – PAGR n. 426 – “Determinazioni dei canoni di concessione delle grandi derivazioni idroelettriche, anno 2024, ai sensi della L.R. n. 24/2022, che ha approvato le disposizioni concernenti le concessioni di grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico, in attuazione dell’art. 12 del Decreto Legislativo 16 marzo 1999, n. 79, ‘Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica’. In particolare, con l’art. 13 della normativa regionale sono stati definiti i canoni di concessione delle grandi derivazioni d’acqua ad uso idroelettrico.
Con Deliberazione n. 889 del 18 luglio 2023 la Giunta regionale ha assunto le determinazioni in merito alla quantificazione della componente fissa e della componente variabile del canone di concessione dovuto dalle grandi derivazioni idroelettriche per l’anno 2023. Con il provvedimento della Giunta oggetto del parere si provvede ad aggiornare, per l’anno 2024, la componente fissa e quella variabile del canone.
Nel parere, la commissione ha invitato la Giunta regionale a valutare la possibilità di aumentare dal 5 al 6 percento dei ricavi la componente variabile del canone.
Sempre alla presenza dell’assessore Bottacin, sono quindi stati illustrati i Progetti di legge n. 283 e 291 della Giunta regionale che propongono modifiche all’articolo 4 della L.R. 27/2020, mediante l’introduzione di un nuovo comma 1 bis che demanda all’Esecutivo di consentire nuovi termini per la prosecuzione dell’esercizio delle grandi derivazioni idroelettriche, in scadenza e scadute, per il tempo strettamente necessario al completamento delle procedure di attribuzione di cui all’articolo 12 del d.lgs. 79/1999, e comunque entro il termine ivi previsto.
Il Pdl n. 291 propone inoltre di posticipare di cinque anni il termine per la prosecuzione dell’esercizio delle piccole derivazioni idroelettriche, di cui al comma 1 dell’art. 4 della L.R. n. 27/2020, fino al 31 luglio 2029, termine ritenuto tecnicamente sufficiente affinché lo Stato possa stabilire una adeguata disciplina regolatoria delle assegnazioni delle piccole derivazioni idroelettriche.
È stato di seguito votato l’abbinamento tra i due Pdl della Giunta e il Progetto di legge regionale affine, il n. 221, con primo firmatario il presidente Silvia Rizzotto, sempre di modifica della L.R. 27/2020 (testo base di riferimento il Pdl 291).
Alla presenza degli assessori regionali Bottacin e Corazzari, la commissione ha iniziato l’esame dell’articolato del Progetto di legge regionale n. 290 della Giunta regionale “Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2024 in materia di navigazione interna, trasporti, edilizia residenziale pubblica, ambiente, difesa del suolo e acque minerali e termali”, che contiene norme finalizzate alla semplificazione, alla manutenzione e all’adeguamento dell’ordinamento regionale vigente, prive di impatto sul bilancio regionale e raggruppate per gruppi omogenei di materie.
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